domenica, Novembre 24, 2024

Riecco i balletti del Divieto di Sbarco: Forio dal 29 marzo al 31 ottobre. Lacco Ameno dal 15 aprile al 15 ottobre

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Ma Lacco Ameno si supera nella delibera: “provo a richiederlo ma non viene mai inserito nel decreto”

Torna il vecchio, obsoleto, inadeguato e superato divieto di sbarco. Una zavorra totale sulla nostra economia che viene ripresentata, senza nessun accenno ad una rivisitazione e ad una valutazione più attente della misura, di anno in anno, di copia e incolla in copia e incolla.

La cecità amministrativa e l’incapacità politica vanno di pari passo con l’assenza di una voce critica che riesca a veicolare un messaggio chiaro: il divieto di sbarco pensato 40 anni fa è superato. Serve una nuova e diversa formulazione dello stesso e, soprattutto, serve una nuova e diversa “premessa” nella gestione del fenomeno che va a regolare questo, ormai, arcaico divieto.

Una scelta, questa, che mostra ancora come ogni amministrazione vada per conto suo. Scelte poco credibili, quelle che vengono espresse nelle sei delibere di giunta comunali e che, oltre a metterci in ridicolo come ha fatto Lacco Ameno, ci rendono meno credibili agli occhi di chi, al Ministero, deve decidere.

Iniziamo con Forio. La giunta comunale di Forio ha deliberato di “Di richiedere al Ministero dei Trasporti l’adozione di un provvedimento che preveda, ai fini dell’applicazione, nell’isola d’Ischia per la stagione turistica 2024, dell’art. 8 del C.d.S. concernente la limitazione della circolazione stradale nelle piccole isole, stabilendo la data del divieto dal 25-03- 2024 al 02-05-2024, in considerazione dei maggiori afflussi in occasione delle festività pasquali, 25 aprile e 1° maggio, e dal 01-06-2024 al 31-08-2024, periodo estivo le seguenti proposte.

Articolo1: “Dal 29-03-2024 al 31-10-2024 è vietato il trasporto e la circolazione sull’isola d’Ischia (comuni di Forio, Casamicciola Terme, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana, Barano d’Ischia) degli autoveicoli motoveicoli e ciclomotori, appartenenti a persone residenti nel territorio della regione Campania o condotti da persone residenti sul territorio della regione Campania, con esclusione di quelli appartenenti a persone facenti parte della popolazione stabile dell’isola.”

All’articolo 2, quello che in realtà interessa più degli altri, si legge che “Nel medesimo periodo è altresì vietato l’imbarco, lo sbarco e la circolazione sull’Isola d’Ischia di automezzi con portata superiore ai 260 ql. anche se circolanti a vuoto, nonché ai veicoli di lunghezza superiore a mt.10, con esclusione di quelli intestati a persone residenti o ad aziende aventi sede nell’Isola.”. Una previsione, questa, che va incontro alle richieste degli autotrasportatori isolani e mitigano quella sorta di concorrenza della terraferma che, poi, però, altera e infetta la nostra economica in altri periodi dell’anno.

La deroga per panza. Come ogni anno, viene ripetuta la deroga specifica per i “Veiicoli, nel numero di uno per ciascun nucleo familiare, di persone residenti nella Regione Campania che dimostrino di soggiornare per almeno 15 giorni in una casa privata, o per sette giorni in un albergo situato nella frazione Panza in Forio, ovvero il territorio corrispondente alle sezioni elettorali della Frazione Panza, ai quali sarà rilasciato apposito contrassegno dalla Polizia Municipale”.

Per Lacco Ameno, invece, il divieto di sbarco deve avere una valenza diversa. Per Pascale e i suoi assessori, infatti, il decreto deve avere vigore “Dal 15 aprile al 15 Ottobre 2024”

L’articolo 1, diverso da quello di Forio recita che “è vietato l’afflusso e la circolazione sull’Isola d’Ischia (Comuni di Barano d’Ischia, Casamicciola Tenne, Forio, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana) degli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori: appartenenti a persone residenti nel territorio della Regione Campania o condotti da persone residenti sul territorio della Regione Campania con esclusione di quelli appartenenti a persone facenti parte della popolazione stabile dell’Isola.

Inoltre, Lacco Ameno aggiunge una nuova integrazione che potrebbe avere una valenza di non poco conto. Per Lacco Ameno, infatti, il divieto dovrà essere valido anche per i veicoli: “in locazione con contratto di noleggio a lungo termine o con contratto di leasing presso società operanti con sedi all’estero con veicoli immatricolati con targa straniera o con sede in Italia con veicoli immatricolati con targa italiana da persone residenti nel territorio della Regione Campania con esclusione di quelli appartenenti a persone facenti parte della popolazione stabile dell’Isola”.

L’articolo 2, come per Forio, prevede che “Nel medesimo periodo è altresì vietato l’imbarco, lo sbarco e la circolazione sull’Isola d’Ischia di automezzi con portata superiore ai 26 t. anche se circolanti a vuoto, appartenenti a persone non residenti nel territorio della Regione Campania.” Anche in questo caso è stata recepita la norma a favore dei trasportatori isolani.

All’articolo 3, come ciliegina sulla torta, quelli di Lacco Ameno riescono a rendere ridicola una norma che potrebbe avere una grande rilevanza.

Secondo la giunta di Lacco Ameno, infatti, il divieto non dovrebbe bloccare gli “autoveicoli al servizio delle persone invalide purché muniti dell’apposito contrassegno previsto dall’art. 381 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, rilasciato da una competente autorità italiana o estera integrato dall’autorizzazione preventiva rilasciata dal Comune dell’isola d’Ischia dove l’invalido andrà a soggiornare”

Ma l’aspetto che merita evidenza, purtroppo, non è la richiesta in sé per se, bensì la parentesi che si legge nella delibera di giunta: “provo a richiederlo ma non viene mai inserito nel decreto”. Magra figura inviata, ufficialmente, al Ministero.

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