La Giemme Ambiente Srl ci ha inviato una nota per chiarire la sua posizione in merito alla questione che la vede protagonista in quel di Serrara Fontana.
“La presente – ci scrivono – per le opportune dovute precisazioni sia in merito all’articolo che qui si commenta (Serrara, Caruso alza la voce e caccia la GM Ambiente, pubblicato l’11 maggio 2016, ndr), sia in merito agli articoli datati 09.05.2016 sempre in argomento:
Non corrisponde a verità che il servizio di igiene urbana non è stato svolto nei giorni 09.05.2016 e 10.05.2016, in quanto lo stesso, come ben noto all’amministrazione, è stato parzialmente eseguito a causa dell’interruzione dei trasporti rifiuti per il mancato pagamento delle spettanze arretrate.
Se è vero, come è vero, che i pagamenti arretrati in favore della Giemme riguardano esclusivamente la fattura di aprile 2016, è anche vero, come è ben noto all’amministrazione, che tale pagamento, così come concordato nei tempi richiesti ed accettati dall’amm.ne, era importante e vitale per l’azienda, dal momento che, sempre come ben noto all’amministrazione, il pagamento delle fatture precedenti di FEBBRAIO e MARZO 2016 è avvenuto AGLI INIZI DEL MESE DI MAGGIO DELL’ANNO 2016, con l’ovvia conseguenza che l’azienda si è trovata ad anticipare delle somme ed attingere al proprio capitale per far fronte ai “costi fissi” di cantiere già precisati nel precedente nostro commento. Per dovere di cronaca, e per amore di giustizia e verità (che quest’azienda difende ad oltranza) non va sottaciuto che, seppur il ritardo nella corresponsione di tali canoni da parte dell’amministrazione sia derivato dalle lungaggini burocratiche legate al mancato rilascio del DURC da parte degli enti preposti risultante “in lavorazione” dopo la sua naturale scadenza, è anche vero, che l’amministrazione era consapevole, stante il fatto che questa società lo aveva ripetutamente propinato ed annunciato, che il DURC sarebbe scaduto in data 10.03.2016 e che il rinnovo avrebbe portato via, tempo “burocratico” e ciò nonostante, pur avendo verbalmente promesso il pagamento, si è perduto tempo, in modo da far sì che la Giemme anticipasse le “ingenti somme” per tre mesi, per poi trovarsi in difficoltà oggi e richiedere, come poi del resto era stato promesso, il pagamento del mese di aprile nella prima decade di maggio 2016. Ma questa giustamente è altra storia, quando i rapporti umani e le promesse contavano ancora qualcosa!
Quello che conta oggi è che NON CORRISPONDE A VERITA’ che il Sindaco Caruso ha provveduto a “cacciare” la Giemme, bensì è la stessa che a mezzo PEC, come è facile riscontrare per tabulas, in data 10.05.2016 ha richiesto la RISOLUZIONE PER ECCESSIVA ONEROSITA’ SOPRAVVENUTA DEL CONTRATTO AI SENSI DEGLI ARTT. 1467 E SS C.C. stante il fatto che, in base all’evolversi degli eventi, rebus sic stantibus, la Giemme si vedrebbe costretta ad assumere ben 4 lavoratori non contemplati economicamente nel canone corrisposto ed a corrispondersi dal Comune di Serrara Fontana: nelle more dell’esecuzione del servizio, difatti, la Giemme Ambiente srl Unipersonale veniva convenuta in giudizio da un lavoratore, che assumeva ed assume di aver diritto alla cantierizzazione ex art 6 del CCNL di categoria presso il comune di Serrara Fontana. Tale causa, che la Giemme sta affrontando, caricandosi ovviamente degli oneri di difesa giudiziale, in caso di esito positivo per il ricorrente (esito presumibilmente a verificarsi stante la proposta del Giudice in tal senso formulata in udienza in data 05.05.2016, a contraddittorio integro), vedrebbe tale lavoratore, coordinatore di 5° livello, confluire tra le maestranze addette al cantiere di igiene urbana del Comune di Serrara Fontana, in danno economico all’azienda che si vedrebbe costretta ad assumere detto dipendente oltre che ad anticipare le somme maturate per il lavoratore dal dicembre 2014 fino all’effettivo soddisfo, somme queste ovviamente non riconosciute dal Comune di Serrara Fontana nel canone contrattuale erogato; ed ancora in data 09.05.2016, un avvocato, nell’interesse di altri tre lavoratori, inviava a mezzo PEC alla Giemme, sentenza emessa dal Tribunale di Napoli sez. Lavoro, con la quale si dichiarava l’illegittimità del termine apposto ai contratti di lavoro di detti tre lavoratori con la conseguente dichiarazione di sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Tale avvocato diffidava, quindi, la Giemme, in qualità di nuovo affidatario del servizio di igiene urbana dopo la Balga, alla reintegra di questi tre lavoratori nel posto di lavoro con contratto a tempo indeterminato entro 7 gg.
La Giemme quindi nel comunicare tali situazioni, diffidava come detto in data 10.05.2016 l’amm.ne ad un adeguamento contrattuale pena la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta a far data dal 01.06.2016, chiedendo un riscontro entro 5 giorni. Ebbene, il riscontro è arrivato… e quest’azienda lo ha appreso a mezzo stampa, ed a mezzo PEC in data 11.05.2016, nel momento in cui l’amm.ne ha deciso di chiamare a svolgere il servizio la Teknoservice, seconda classificata in gara. Questa è la pura verità ed è giusto che tutti la conoscano: è la Giemme a voler abbandonare il servizio di igiene urbana, non il sindaco a cacciarla!!!!”