lunedì, Settembre 16, 2024

Rinuncia alla cautelare, il comune di Forio “salva” i giovedì foriani e l’esproprio al Casale

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Due giorni di udienza, due giorni di “causa” per il comune di Forio. Come vi avevamo già annunciato nei giorni scorsi, il comune di Forio era chiamato a difendere due degli atti amministrativi più caratterizzanti l’azione politica di Stani Verde.

Il primo è quello relativo ai famosi “giovedì foriani”. All’udienza che si è volta ieri mattina dinanzi al TAR Campania, Assunta Florio, Marina e Isabella Corretti, Giovanni Carlo Quercia e Nicoletta Loiudice hanno comunicato al Tribunale di rinunciare alla richiesta cautelare presentata contro l’ordinanza emessa dal sindaco di Forio che autorizzava la movida del giovedì a Forio. Almeno che non si prevedano altre strategie di “attacco”, per quest’anno i giovedì foriani sono salvi e l’ordinanza del sindaco non verrà sospesa anche se, quando si andrà nel merito (se si andrà), il comune aveva difeso la propria determinazione con una puntuale memoria rappresentata dal Prof. Bruno De Maria.

L’altra storia, che si concluderà con l’udienza di questa mattina, sempre dopo che le parti hanno comunicato al TAR di voler rinunciare alla cautelare riguarda l’esproprio dell’area del Casale dove il comune di Forio vuole creare un parco urbano e un centro operativo comunali con i fondi dell’emergenza e con la gestione dei famosi fanghi.

I Capuano (nonostante siano divisi e portano avanti due linee difensive) hanno comunicato al TAR di rinunciare alla richiesta cautelare richiesta e questo significa che l’amministrazione, fatta salva la validità della propria azione, potrà procedere con la gara per l’affidamento dei lavori e per la realizzazione dell’opera. Anche in questo, tuttavia, va ricordato che il comune di Forio, con gli avvocati Prof Bruno De Mario e Vito Trofa si era difeso con puntualità e con una serie di argomenti molto motivati.

Per la questione “Casale”, il prossimo 19 dicembre si discuterà l’altro ricorso presentato dai Capuano, quello relativo all’occupazione dell’area e, molto probabilmente, la difesa delle parti chiederà di unificare entrambi i ricorsi.

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