Gaetano Di Meglio | Il 3 aprile 2024, presso il tribunale di Napoli si terrà la prima udienza di comparizione predibattimentale presso il Tribunale di Napoli, per gli indagati Castagna Giuseppina, Castagna Rosa, Cenatiempo Caterina, Di Meglio Piero, Di Meglio Simona e Trani Silvio tutti accusati secondo i reati dell’art. 640 comma 2 cp, ovvero truffa aggravata.
La storia è quella che vede protagonista l’avvocato Silvio Trani e 5 suoi clienti che negli anni hanno rimesso in pagamento alcune procedure esecutive già saldate dallo Stato e che sono stati beccati prima dall’Agenzia delle Entrate di Napoli e poi dai militari della Guardia di Finanza di Ischia che, coordinati dal capitano Antonio Giglio, hanno collezionato le accuse che hanno portato prima al sequestro di 597 mila euro e poi, come abbiamo letto, al processo che partirà il prossimo aprile.
POSIZIONE AVVOCATO SILVIO TRANI
Per comprendere meglio i ruoli, tuttavia, ecco un estratto dove viene fotografato, in particolare, la posizione dell’avv. Trani.
“Le indagini – si legge – hanno evidenziato che anche l’avv. Silvio Trani ha indebitamente attivato per conto dei suoi assistiti Cenatiempo Caterina, Di Meglio Piero, Di Meglio Simona, quattro procedure esecutive sulla base di un titolo esecutivo già integralmente riscosso e dall’altro è illegittimamente intervenuto nelle predette procedure esecutive per crediti personali asseritamente maturati nei confronti dell’ADER e che conseguentemente abbia illecitamente incassato la somma di € 138.829,83.
In effetti I’ADER nelle diffide formulate considera le procedure di intervento illegittime, in quanto attivate attraverso procedure che sono risultate irregolari per cui ne richiede restituzione complessiva delle somme indicate nell’intervento e liquidate. Successivamente in data 19/04/2023 la Pg operante ha preso contatti con il Direttore Regionale Campania dell’ADER dott. Piergiorgio Ridella, al fine di conoscere gli esiti degli ulteriori sviluppi da parte dell’ufficio legale incaricato per il recupero delle somme indebitamente percepite.
In relazione alle predette procedure sono stati eseguiti da parte dell’ADER i relativi riscontri alla luce della documentazione che è stata reperita presso il Tribunale a cura del settore legale e contenzioso, peraltro, nell’ambito di tali acquisizioni e riscontri eseguiti con la documentazione agli atti dell’Ufficio è stato possibile accertare altresì, che vi sono state duplicazioni di richieste di liquidazioni da parte dell’avv. Trani Silvio per le procedure, oggetto d’imputazione. Inoltre, da un ulteriore controllo a ritroso I’ADER ha potuto accertare che il predetto avv. Trani aveva posto in essere analoga condotta anche in altre procedure, in relazione ad altre sentenze. In particolare quest’ulteriore circostanza è stata appurata dall’ADER, attraverso il riscontro della documentazione agli atti dell’ufficio estratta sia dai fascicoli dell’esecuzione che dal terzo debitore, presso cui sono stati rilevati i pagamenti eseguiti spontaneamente a seguito della notifica delle sentenze per le quali l’amministrazione (ADER) risultava soccombente nonché le successive indebite richieste di liquidazione per le medesime sentenze, procedure poste in essere dall’avv. Trani Silvio.
Infatti, è emerso che le stesse sentenze venivano attivate ripetutamente negli anni dall’avv. Trani Silvio, attraverso varie procedure esecutive promosse dallo stesso nella sua qualità di procedente per conto proprio che come interventore e le stesse sono state liquidate ripetutamente sempre a favore di quest’ultimo.
L’esito di questa ulteriore attività è stato evidenziato dall’ADER in vari prospetti riepilogativi e documentazione di seguito evidenziata: prospetto riepilogativo delle liquidazioni su base volontaria delle sentenze a favore di Trani Silvio; prospetto riepilogativo delle singole procedure esecutive presso terzi attivate nel corso degli anni per le medesime sentenze dall’avv. Silvio Trani nella qualità di procedente e/o interventore; elenco riepilogativo delle procedure con le quali sono state attivate le menzionate sentenze; documentazione in formato digitale estratta dai fascicoli dell’esecuzione e dal terzo debitore, relative alle procedure per le quali sono state reiterate le richieste di pagamento per la medesima sentenza ed i prospetti in formato digitale dalla disamina della predetta documentazione, non sempre si è potuto riscontrare l’effettivo pagamento di alcune sentenze sia perché alcune di esse si riferiscono a periodi temporali che vanno ben oltre i dieci anni dall’annualità corrente, sia perché alle volte, pur essendo presente la rilevazione contabile dell’avvenuta liquidazione non si è potuto risalire alle modalità di pagamento e quindi riscontrare effettivamente che le somme sia state effettivamente accreditate.
Pertanto, relativamente alle sentenze, per le quali risultano documenti a supporto dell’effettivo pagamento, si è proceduto al riscontro effettivo dell’accredito attraverso l’esame della documentazione bancaria acquisita nei confronti del Trani Silvio.
Relativamente alle contestazioni degli indebiti pagamenti percepiti dall’avv. Trani Silvio diversamente dalla posizione assunta dall’ufficio legale dell’ADER nelle diffide formulate nelle quali considera i ricorsi per intervento illegittimi. in quanto attivati in procedure risultate irregolari per cui ne richiede la sua intera restituzione. la P.G. operante ha proceduto alla ricostruzione analitica delle liquidazioni delle singole sentenze attivate “ripetutamente” nei ricorsi per intervento e nelle procedure attivate per suo conto.
Al riguardo al fine di una prudente ricostruzione delle somme indebitamente percepite si evidenzia quanto segue: nei casi in cui è stato possibile riscontrare il pagamento spontaneo da parte dell’ADER della sentenza, le successive procedure esecutive in cui vengono richiamate e liquidate le sentenze sono state considerate come indebite percezioni: nei casi in cui non è stato possibile riscontrare il pagamento spontaneo è stata valutata regolare la prima procedura esecutiva liquidata per la medesima sentenza, mentre le successive sono state considerate come indebite percezioni; Per quanto concerne la quantificazione degli importi relativi ad ogni sentenza gli stessi sono stati determinati attraverso il dispositivo contenuto nella sentenza, ovvero in alcuni casi, ove presente, dai ricorsi per intervento o dall’atto di precetto di pagamento dove erano analiticamente riportate le sentenze e le relative spese e/o esborsi per cui veniva richiesto il pagamento. La ricostruzione delle somme indebitamente percepite dal Trani è stata calcolata dalla Compagnia GdF di Ischia e riportate in apposito prospetto riepilogativo, dove sono state indicate per ogni sentenza la relativa procedura con la quale è stata reiterata la richiesta di pagamento, le modalità di pagamento, data dell’operazione nonché il relativo riscontro dell’accredito delle somme.”
In questi tempi di vacche magre almeno le persone interessate avranno risparmiato la carta igienica…