Ida Trofa | La Soget ancora nel mirino di Cantone, la società che gestisce la riscossione dei tributi a Casamicciola Terme assurge nuovamente agli onori delle cronache.
In particolare l’ANAC di Raffaele Cantone censura il Comune di Benevento per la riscossione dei tributi affidata alla SOGET dal 2005 al 2018. La stessa società che ha ramificazioni e rapporti pesanti con i politici di mezza isola verde. La società ha perso la gara d’appalto ad agosto scorso ma ad Ottobre è stata incaricata di riscuotere dai contribuenti altri 2,5 milioni di euro.
Una questione che pone ancora l’accento sulla situazione casamicciolese dell’azienda con sede al numero 23 del Rione Alcide De Gasperi di Perrone.
La SOGET che nel 2017 ha messo le mani sui tributi di Casamicciola proprio dopo una serie di eccezioni e contrasti di legittimità con l’ANAC di Cantone ottenendo l’affidamento dopo un lungo iter fatto anche di ricorsi all’Anticorruzione.
Dopo circa due anni di contesa l’unica proposta di affidamento del servizio tributi locale ad essere presa in considerazione per l’appalto fu, appunto, quella dell’azienda succhia sangue che lo stesso Cantone aveva bloccato!
Fatto l’apparato, pronte le assunzioni politiche per il riconoscimento delle cambiali elettorali, anche quelle di ex assessori ed avvocaticchini candidatisi in questa ultima tornata elettorale con la principale antagonista della compagine vincitrice di GiBI Castagna.
Appalto cucito su misura
L’allora responsabile dell’Area V, Entrate Tributarie Antonio Iaccarino ha dovuto approvare ben quattro verbali di gara (Verbale n.1 del 07/06/2017; Verbale n.2 del 16/06/2017;Verbale n.3 del 03/08/2017;Verbale n. 4 del 08/08/2017) per passare all’ aggiudicazione in concessione del servizio di “Gestione ordinaria, gestione straordinaria e riscossione coattiva della TARI, di gestione straordinaria e riscossione coattiva di tutte le altre entrate tributarie ed extra tributarie dell’ Ente, della gestione del contenzioso tributario, della riscossione coattiva dei crediti tributari dell’AMCA s.r.l. (società municipalizzata dell’Ente) per cinque anni, alla Società S.O.G.E.T. s.p.a., con sede a PESCARA. Importo a base d’asta di €. 1.600.000. Un Bando sostanzioso il cui esito a ben vedere era ed è scontato sin dall’inizio di questa farsa burocratica.
Cantone per Casamicciola non ha risposto alla segnalazione di illeciti e procedure poco chiare inoltrate dalla Novares spa. Per la società del monopolio di stato il bando made in Casamicciola è stato scontatamente cucito addosso alla SOGET.
Una galassia stranamente vicina ad una certa politica che ama usare la SOGET come un bancomat
La Soget, nota tra l’altro sull’isola per l’affaire milionario (oltre un 1milione di euro) delle multe foriane e i suoi collegamenti politici di ogni schieramento, ha fama di società di riscossione “gradita ai sindaci” e, negli ultimi anni piace ancora di più ai sindaci degli Enti in predissesto. Una galassia stranamente vicina ad una certa politica che ama usare la SOGET come un bancomat per i propri favoretti politici.
La SOGET non potrebbe occuparsi di appalti pubblici?
Ma non c’era bisogno di disturbare l’ANAC di Raffaele Cantone per sapere che la SOGET non può più occuparsi di appalti pubblici e, meno che mai, della riscossione dei tributi: le leggi mai rispettate di questo Stato sono chiare nel dire che l’azienda pescarese deve essere cancellata d’ufficio dall’Albo ministeriale delle società di riscossione per aver commesso “gravi irregolarità o reiterati abusi commessi nell’acquisizione o nella conduzione dei servizi” e “per il venir meno dei requisiti… di onorabilità”. (art. 11 comma 2 lett. e) ed f) del D.M. 11 settembre 2000, n. 289). Anzi deve essere dichiarata proprio decaduta dall’Albo ministeriale delle società di riscossione “per inosservanza degli obblighi previsti dall’atto di affidamento e dal relativo capitolato d’oneri” e “per aver commesso gravi abusi o irregolarità nella gestione” (art. 13 comma 1 lett. c) e) e comma 2 del D.M. 11 settembre 2000, n. 289) e “la decadenza può essere richiesta dall’ente locale interessato” (art. 13 comma 2 del D.M. 11 settembre 2000, n. 289).
In ogni modo, una cosa è certa: i politicanti possono dormire sonni tranquilli perché possono contare sull’inefficienza dello Stato che non riesce a perseguire giganteschi sistemi illegali di riscossione coattiva dei tributi dai quali vengono stranamente salvati i politici che siedono proprio negli Enti pubblici convenzionati con la SOGET S.p.A., Enti che continuano a prorogare o affidare appalti in dispregio delle norme nonostante lo stato di illegalità dell’azienda pescarese sia ormai fatto notorio di portata nazionale (basti pensare alle sentenze di condanna di cui è già stata destinataria parte della dirigenza SOGET).
Le ultime contestazioni Anac
Nello specifico, l’Autorità Nazionale Anticorruzione considera inadeguate le giustificazioni fornite a novembre scorso dal Comune di Benevento per giustificare l’incarico di riscossione dei tributi comunali affidato alla Soget per sei mesi e poi prorogato per oltre due anni fino ad agosto 2018. Segnalate diverse anomalie nel rapporto tra il Comune e la società di Pescara che sono esattamente i rilievi contestati dall’ANAC. La “tela di Penelope” nelle sospensioni, la riattivazione, la contorta nomina dei commissari di gara, le valutazioni sui requisiti delle società partecipanti. Il Comune non ha voluto verificare durante l’incarico i requisiti della Soget nonostante diverse segnalazioni sulle contestazioni ricevute in altre città; gli utenti hanno pagato utilizzando un conto corrente non autorizzato dall’ente. Queste ed altre “anomalie” erano contenute in un dossier che presentammo a marzo 2018.
Sarebbe quanto mai opportuno che anche a Casamicciola si chieda all’Autorità Anticorruzione di verificare la legittimità degli incarichi alla Soget per la riscossione dei tributi, le assunzioni e le locazioni delle varie sedi destinate ad uffici; l’ammontare dei versamenti effettuati dai cittadini a favore della Soget; i pagamenti della società pescarese a favore del Comune di Casamicciola.
Ciò appare quanto mai indispensabile per cercare di capire finalmente cosa accade nel mondo della riscossione coattiva di multe e tasse non pagate dai cittadini allorquando si innesca un insana commistione, rapporti con politici e notabili tesi a favorire taluni soggetti piuttosto che altri con un grave nocumento per le casse pubbliche. Soprattutto allorquando a beneficiare di trattamenti di favore ed una certa morbidezza per non pagare quanto dovuto sono i soliti raccomandati dello stesso sistema che potrebbero aver ottenuto un trattamento di favore provocando ammanchi di soldi pubblici.
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