Un detto popolare dice che da cosa nasce cosa e non ha importanza se da cosa a cosa si cambia argomento o se si resta sullo stesso. Così è avvenuto in questa settimana ad Ischia, e forse in pochi se ne saranno accorti, ma tutti si sono lasciati trascinare e sono rimasti coinvolti. Lo spunto è stato purtroppo la morte di Manuel in uno scontro stradale. Uno scontro che ha lati oscuri e sul quale si sono sussurrate tante cose ma non tutte alla luce del sole. Si sa tutto su Manuel, si sa come viveva, si sa delle sue capacità intellettive e delle sue passioni sportive, ma dell’altro onestamente si è detto poco, quasi niente.
Come se non esistesse, ma improvvisamente si sono risvegliati gli studenti dei licei e del Mattei. I giovani hanno improvvisamente scoperto di esistere e di farsi sentire. Chiedono a gran voce di sentirsi protetti, di sentirsi tutelati e di poter chiedere in prima persona. Una reazione che inizialmente non si aspettava nessuno ma che c’è stata.
E questo è piaciuto a molti, forse a quasi tutti. Quello che non è piaciuto ai tanti è stato il modo del come hanno alzato la voce. Qualcuno ha sostenuto che il loro modo di protestare è stato antico, poco efficace e fatto solo sulla spinta di qualcuno politicamente interessato. In pratica accusando i ragazzi di essere manipolati e di farsi deviare. Altri invece hanno commentato favorevolmente la cosa per il semplice fatto che non avendo mai visto reazioni in questi ragazzi, hanno intravisto uno scossone necessario per calarsi in una società viva che si interessi ai problemi attuali e non solo ad un mondo esclusivo di loro giovani che i cosiddetti adulti non capiscono. Da cosa nasce cose dicevamo all’inizio e così è stato. I giovani hanno aperto il loro mondo e hanno co0minciato a dialogare con gli adulti, anche se inizialmente più che dialogare sembra che stiano litigando. Ma fra i giovani e gli adulti non mancano i ”saggi”, si anche fra gli studenti ci sono quelli che sono pacati ed analizzano le cose con raziocinio.
Da soli i giovani non vanno e non possono andare da nessuna parte, così come gli adulti quando erano giovani senza i loro adulti non andarono da nessuna parte. Da questo, si traggono conseguenze su cui discutere. Il motivo della protesta è di non far passare inutile la morte di Manuel, i giovani chiedono strade sicure per non piangere più morti sull’asfalto isolano. Ma chi non ha cultura in tal senso non farà mai passi in avanti. Basti dire che al corteo dimostrativo per le strade, non c’è stato il rispetto degli automobilisti che transitavano. In molti hanno notato automobilisti che guidavano parlando al telefonino, scooteristi che sorpassavano senza responsabilità e senza capire cosa facevano. Gaetano Di Meglio, direttore del Dispari, si è scontrato su molti punti con i giovani e da questi è stato attaccato ferocemente, ma alla fine è l’unico che si avvicina di più a questi ragazzi, lui, eterno Peeter Pan, è l’unico che li difende nel momento del bisogno anche da chi fingendosi loro avvocato difensore, cerca di sfruttarli a scopi politici. Gaetano di Meglio, massimo casinista da studente, non si piega in nessuna occasione, quando ritiene di essere nel giusto non guarda in faccia a nessuno. Ecco perché, dopo le prime schermaglie feroci, ora in tanti fra gli studenti lo vedono come colui che può aiutarli a raggiungere lo scopo della protesta e non solamente a far sega a scuola sotto natale.
DE LUCA LE CHIUSURE ED I SOPRUSI
Lo ammetto, non ho ancora le idee chiare, eppure è trascorso tanto di quel tempo che avrei dovuto comprendere da che parte c’è la ragione e da che parte c’è il torto. Forse, visto che proprio stupido non mi ritengo, è probabile che non ci sia la parte della ragione e la parte del torto. O meglio non vi è un netto confine fra i due schieramenti opposti, anche se non siamo proprio a metà e metà, la minoranza non è poi così inconsistente. Di cosa parlo?
Parlo dei novax o provax. Ho fatto tre vaccini, ho il green pass, ma non sono convinto del tutto di stare dalla parte della ragione. Non ho deciso di vaccinarmi, mi sono vaccinato e basta. Perché così hanno detto di fare e l’ho fatto. Quasi sempre ho fatto quello che dicevano di fare, tranne nelle cose strettamente personali., anche se questa è proprio una cosa personale. Da qui si sono create le fazioni, senza saperne molto sull’argomento. Ci porteremo appreso questo stato di cose per molto tempo, ma quello che fa male è che in nome della democrazia si fanno soprusi in quantità. Sembra quasi una presa di posizione e una prevaricazione contro chi volontariamente non si vaccina.
Io sono vaccinato ed ho il green pass, ma onestamente spesso mi verrebbe voglia di non esibirlo per protesta, perché nemmeno mi sembra giusto quello che si sta facendo, in mancanza di idee chiare da parte di chi ci comanda, perché schierarsi con una fazione contro un’altra? De Luca chiude quanto più possibile, lo farà anche a fin di bene per proteggere la popolazione della sua regione, ma non credo sia questo il modo migliore per proteggere. Il governo centrale lascia la gente libera di comportarsi come meglio crede, ma chi è novax di libertà non ne ha già più, nemmeno di tornare a casa, visto che sul traghetto se non hai il lascia passare non ti fanno nemmeno salire e noi, abitiamo su un’’isola.