venerdì, Dicembre 27, 2024

“Romantica”, il violoncello e il piano incantano Ischia

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Gerardo Calise | Martedì 27 ottobre si è tenuto , a Forio, sull’Isola d’Ischia, il secondo concerto organizzato dalla cultural-manager Dott.ssa  Karine Trotel, che ha voluto fare un importante investimento donando alla nostra comunità due concerti di altissimo livello, di raro riscontro sulla nostra Isola. Già al primo concerto, malgrado una serata non clemente dal punto di vista meteo, si era avuto un buon riscontro di critica e pubblico, ma nella seconda serata, la famosa sala concerti cara al grande compositore inglese Sir William Walton era gremitissima, con un pubblico entusiasta delle esecuzioni dei due grandi virtuosi musicisti. I maestri Suzanne Ramon al violoncello, ed Andrea Carcano al piano, hanno eseguito pezzi di famosissimi compositori tra i quali: E.Grieg con” Sonata per violoncello e piano “nei movimenti Allegro agitato,Andante molto  tranquillo, Allegro-Allegro molto marcato. Di Robert Schumann “3 Fantasiesstuecke Op.36, nei movimenti Zart und mit Ausdruck,Lebhart leight, Rasch un mit Feuer. Di Johanes Brahms: “Sonata per violoncello e piano” in Mi min.Op.38, nei movimenti Allegro non troppo, Allegretto quasi Minuetto ed Allegro. Di Felix Mendelssohn: “Romanza senza parole” Op.109, ed infine la  la conosciutissima “Vocalise” Op.34 n.14 per cello e piano di Sergej Rachmaninoff. Alla fine del graditissimo concerto si sono levati applausi ininterrotti per circa 5 minuti, ed ho avuto modo di constatarlo, essendomi intrattenuto anche oltre la fine del concerto stesso, in tanti ci siamo sentiti un po’ più ricchi e soddisfatti con una bella sensazione positiva,come quando ci viene fatto un regalo gradito ed inaspettato, che ci procura un piacere ancora più intenso. Ma ciò che mi ha colpito ancora di più, è stato l’incontro con la star della serata/e, la Maestra Suzanne Ramon, che è una delle migliori violoncelliste al mondo, basta dare un’occhiatina al suo curriculum che tutti possono consultare in rete, per rendersi conto di quale portata è stato il suo concerto/i nella nostra piccola realtà, concerti che ci sono stati donati dalla già citata Karine Trotel, che vive e lavora tra Parigi, Venezia,  Ischia e Palermo, che con il suo intenso e qualificato lavoro, che io reputo Interessantissimo,sta cercando di curare la valorizzazione e la fruizione dei beni Culturali ed i relativi legami con il territorio, con la sua storia, le sue tradizioni e le sue Specifiche peculiarità, In questo contesto vanno visti questi eventi di qualità superiore onde poter  intercettare flussi turistici culturalmente evoluti, ridando nuovo appeal  alla nostra già famosissima Isola. Grazie alla Trotel abbiamo avuto la possibilità di colloquiare con la affabilissima Suzanne Ramon, che attraverso una breve e partecipata intervista, ha saputo mettere in luce la sua straordinaria cultura, unita ad una semplicità e dolcezza unica. Ci ha descritto in pochi minuti la sua eccellente carriera, che sin da giovanissima l’ha vista esibirsi in centinaia di concerti, a partire dalla sua amata Ungheria e poi in seguito, in tutto il mondo. Ci ha descritto di quando , a New York, dopo aver provato una trentina di violoncelli, ha scelto il suo, uno splendido Guarneri del 1690! Ci ha parlato dei concerti con i più grandi artisti mondiali da Paolo Casals a Isaac Stern,Yehudi Menuhin, e del suo rapporto di lavoro speciale con il più grande dei violoncellisti Mstislav Rostropovitch, di cui conserva un ottimo ricordo. Abbiamo ricordato di quando ha registrato quasi tutto il repertorio dedicato al Violoncello con la famosa casa Arkes Records. Ho chiesto come faceva ad instaurare con il pubblico, sempre attento, una specie di simbiosi, una intimità con la sua musica, e lei candidamente, mi ha fatto capire che non c’è ne un segreto né un merito, è una percezione naturale Che un certo modo di eseguire i pezzi riesce a creare. Meraviglioso, semplicemente meraviglioso, poter sentire certe sensazioni che provengono da esecuzioni di musiche eterne. La grande Ramon, sembra essere nata violoncellista, in quanto alla domanda: quale altro strumento avrebbe voluto imparare a suonare, non ha avuto alcuna esitazione a confermare il suo amore ancestrale per questo strumento prestigioso e  simpatico. Ci siamo lasciati con non poca tristezza,ma con la promessa di poterla ancora rivedere con il suo amatissimo uomo, al quale è legata da oltre 40 anni, e riassaporare il piacere delle sue dolcissime suonate al Violoncello.

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