martedì, Marzo 18, 2025

Rondini senza nido, il libro-aiuto per i giovani adulti autistici dell’Ischia di Maurizio Orlacchio

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Il testo di Maurizio Orlacchio è una racconta di ricordi ischitani in italiano e inglese. Il libro potrà essere richiesto via mail, scrivendo a maurizio.orlacchio@gmail.com e facendo poi una donazione libera con un versamento sul conto corrente bancario dell'associazione INCLUDIMONDO a.p.s.

Mamma coraggio. Nel mondo del lavoro e della rincorsa alla carriera a tutti i costi quando un imprenditore di successo incontra una mamma che rinuncia a tutto per l’amore di suo figlio può succedere di tutto. Davvero di tutto. È questo l’inizio di una storia di solidarietà e sensibilità che vede come protagonista Maurizio Orlacchio che, svestito l’abito del manager, indossa quello dello scrittore.
Il libro è un omaggio all’isola d’Ischia, raccontata attraverso la sensibilità di chi la ama profondamente e ne apprezza le piccole e grandi bellezze, le storie importanti e quelle dimenticate, i panorami più celebrati e gli scorci segreti. Nelle sue pagine c’è la visita ad Ischia del grande scrittore americano Truman Capote del 1948 e la storia della regata raid Napoli/Roma del 1934, a cui presero parte 20 equipaggi di canottieri reclutati tra i pescatori delle località marinare del golfo di Napoli e della Costiera Amalfitana ed a cui parteciparono ben 4 equipaggi ischitani e che fu vinto da quello di Sant’Angelo, una vicenda epica che pochi ischitani conoscono.

Benvenuto a Maurizio Orlacchio. Qui ad Ischia lo conosciamo come direttore d’albergo, anche se questa qualifica è molto, molto riduttiva. Dal San Montano di Lacco Ameno fino al Borgo di Sant’Andrea di Amalfi, insieme alle famiglie De Siano e Orlacchio, Orlacchio ha costruito una storia imprenditoriale di successo. Questo incontro, però, ci permette di scoprire una versione inedita del direttore Orlacchio. “Rondini senza nido” è una raccolta di racconti ischitani con un cuore nascosto proprio come in un nido. E se pensiamo al nido, è proprio l’immagine perfetta di come si possa voler bene ai propri figli e non solo. Partiamo da questo aspetto, quello benefico, e poi approfondiamo il libro.
“Rondini senza nido nasce con l’obiettivo di mettere in risalto, prima di tutto, il suo scopo benefico. Le due cose si sono intrecciate quest’anno, quando ho riscoperto questi articoli in una delle tante “cartelle” che si accumulano nel tempo e che si riordinano durante una pulizia. È stato un vero e proprio flashback, e da lì è nata l’idea di raccoglierli e metterli insieme. È stato un progetto che mi ha tenuto impegnato per alcuni mesi o, meglio, un piacevole hobby durante le pause dal lavoro in Costiera. Il titolo richiama un romanzo scritto nel 1936 da mio nonno Salvatore, un’opera bellissima che consegnò a tutti i suoi figli e a noi nipoti che abbiamo avuto la fortuna di leggerlo durante l’infanzia, poiché era presente in tutte le case dei miei zii. Come dicevi, il libro è una raccolta di articoli che scrissi 15 anni fa per il lancio di Ischia News, un mensile dedicato ai nostri ospiti, nato quasi per gioco insieme a mia sorella Graziella e Massimo Pilato. Fu un’esperienza molto divertente. Oggi sono felice di aver dato nuova vita a questi scritti, soprattutto per il loro fine benefico. Vedere me stesso in questa veste è insolito, dato che il mio lavoro è tutt’altro, ma è un hobby che mi appassiona e che ha acquisito un significato ancora più profondo.”

I ricavi del libro sono destinati a un’associazione di genitori di ragazzi autistici, con una particolare attenzione a coloro che sono fuori dal circuito scolastico. Sappiamo che, in generale, i disabili adulti, una volta terminato il percorso scolastico, si trovano esclusi dal coinvolgimento sociale e incontrano grandi difficoltà nell’interagire con il mondo. Se in giovinezza la scuola può offrire supporto e inclusione, in età adulta i genitori si ritrovano ancora più soli. Come nasce questa attenzione verso questa specifica attività?
“Tutto è iniziato perché era collegato al mio lavoro. Nel 2020, quando abbiamo intrapreso questa avventura in Costiera, ero al Sam Montano e mi occupavo dell’organizzazione interna, che includeva anche la selezione e la formazione di alcune figure professionali per un nuovo progetto. Tra le persone che avevo individuato c’era una donna con cui avevo lavorato per cinque anni, una mamma con grandi capacità, perfetta per quel ruolo. Tuttavia, quando le proposi di iniziare questo nuovo percorso, mi disse chiaramente che doveva rinunciare e interrompere il nostro rapporto di collaborazione. Suo figlio, appena terminata la scuola, non aveva alcuna possibilità di proseguire con attività extrascolastiche o formative. Da quel momento, lei ha dovuto occuparsi interamente di lui, mettendo da parte la propria carriera, che sono convinto le avrebbe dato grandi soddisfazioni all’interno del progetto che avevo in mente. Quell’episodio fu per me un momento di presa di coscienza. Mi resi conto di quanto fosse difficile per le famiglie con figli autistici affrontare la vita dopo il percorso scolastico. Sull’isola ci sono molte associazioni che avrebbero bisogno di visibilità e sostegno, proprio come quello che mi stai dedicando oggi.

Così, da allora, ho iniziato a dare una mano, seppur in modo discreto e dietro le quinte. Il mio obiettivo è far emergere l’importanza di questa realtà e sensibilizzare sempre più persone. Sono certo che anche chi ci legge avrà avuto modo di partecipare o sostenere iniziative simili. Questa, però, ha un aspetto particolare: fortunatamente, negli ultimi anni, l’associazione Includi Mondo è riuscita, grazie al supporto delle amministrazioni locali, a ottenere uno dei beni confiscati alla camorra. In questo edificio, ora, possono organizzare attività ludiche per i ragazzi, ma queste hanno dei costi. È proprio da qui che nasce l’idea del libro. Non ho voluto realizzare una grande tiratura, ma ho scelto di stamparne un numero limitato, destinato a persone sensibili alla causa. Ancora oggi continuo a consegnare copie a chi ritengo possa apprezzarne il valore e invito chi lo riceve a fare una donazione libera. Sono molto soddisfatto, e lo dicevo poco fa: sono appena rientrato da un lungo viaggio in America, dove ho consegnato alcune copie ad amici e clienti. Sono rimasti entusiasti, in parte per il contenuto del libro, ma soprattutto per il concetto di charity, che negli Stati Uniti è molto radicato. Grazie a questo, ora abbiamo anche un budget più ampio per sostenere l’iniziativa.”

Cosa c’entra un libro di storie ischitane in America? Il libro Rondini senza nido è scritto in due lingue, italiano e inglese. Oltre al suo apprezzabile scopo benefico, questo lo rende uno strumento per avvicinarsi in modo diverso alla clientela e, al tempo stesso, un mezzo per condividere le nostre radici e le esperienze del luogo da cui proveniamo
“Diversi articoli richiamano quelle che noi definiamo escursioni “consigliate” agli ospiti durante l’estate, come la raccolta dei funghi, il periodo della vendemmia, le visite ai vigneti o la pesca dei totani. Tutte queste esperienze sono parte di un percorso che affascina in particolare l’ospite straniero, soprattutto quello americano, che in questo momento rappresenta una fetta importante del turismo sull’isola. I numeri lo confermano chiaramente: molte persone che sono già state a Ischia ritrovano nei racconti del libro il ricordo delle escursioni vissute, arricchito da un cenno storico.”

Questo legame richiama, soprattutto, le nostre attrattive e le storie raccontate nel libro. Sfogliandolo, saltano subito agli occhi diversi racconti, come quello sulla realizzazione delle Parracine, che oggi rappresentano una ricchezza e un elemento distintivo della nostra isola. Ad esempio, viene narrata la nascita dei microtaxi. Tra queste storie, ce n’è una che ti piace ricordare in particolare?
“Ce ne sono molte, ma una a cui sono particolarmente legato è quella che richiama la pesca dei totani, perché mi riporta alla mia infanzia. Ricordo le volte in cui andavo in mare aperto con mio padre, mio zio e mio cugino: momenti indelebili che rivivo grazie a questo racconto. È un po’ come quando si sente un profumo e si viene catapultati indietro nel tempo: per me è stato un vero flashback. Un altro episodio a cui tengo molto è quello della regata affrontata dai sette marinai di Sant’Angelo, che nel 1934, alla Roma-Napoli vinsero contro 16 imbarcazioni nazionali. Ho scoperto questa storia grazie ad amici di Sant’Angelo, ed è stata una grandissima soddisfazione per noi isolani. Ci sono poi altri racconti che richiamano personaggi e tradizioni locali, come l’andare per funghi, con un’intervista al compianto Renato D’Ambra, o la storia delle Parracine, e l’intervista ad Aniello Regine, uno dei pochi che sa cosa significhi costruire una buona o una cattiva paraccina. Un altro aneddoto interessante riguarda la nascita dei microtaxi, un’invenzione ischitana che, però, è stata poi presentata e resa famosa dai cugini capresi in collaborazione con la Piaggio. Sono molto contento di questa raccolta, anche se ho dovuto eliminare alcuni racconti. Tuttavia, quelli selezionati seguono un filo conduttore che attraversa i diversi periodi storici dell’isola, rendendo la lettura piacevole e coinvolgente”

Dicevi che si tratta di una tiratura limitata e accuratamente selezionata, un aspetto che caratterizza in modo particolare questa produzione editoriale. Tuttavia, per chi volesse entrarne in possesso o, soprattutto, contribuire alla raccolta fondi a sostegno dell’iniziativa, magari con un gesto di solidarietà, quali sono i canali attraverso cui è possibile procedere?
“Oltre a questo, da oggi sei ufficialmente un nuovo ambasciatore dell’iniziativa”,

Ne sono onorato
“Grazie anche alla visibilità che mi stai dando. Chiunque, anche persone che non mi conoscono personalmente, possono contribuire, contattandomi attraverso quella che definirei una rete diffusa di amici e conoscenti. Infatti, il successo di questo progetto è stato proprio questo: molte persone mi hanno chiamato per chiedere il libro o, in alcuni casi, semplicemente per fare una donazione. Non esiste un canale di distribuzione dedicato, perché tutto è nato dal basso, in modo spontaneo. Tuttavia, chiunque voglia contribuire può tranquillamente mettersi in contatto con me in modo indiretto”. Certo volte è proprio vero: una rondine può fare primavera.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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