sabato, Febbraio 22, 2025

Rosa Iacono: «Niente case popolari e condoni fermi». La terza lettera alla Premier Giorgia Meloni

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Rosa Iacono interviene per la terza volta sul dramma delle demolizioni, chiedendo che siano fermati gli abbattimenti per l’abusivismo di necessità. Rivolgendosi come sempre al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e per conoscenza al Presidente della Repubblica, Al Presidente regione Campania, al Prefetto di Napoli, ai Sindaci dell’isola d’Ischia, al Commissariato di Polizia di Stato, al Comando Carabinieri, al Comando Guardia di Finanza, al Comando Circomare e al Vescovo di Ischia.
Tuttavia in questa terza lettera pone in evidenza due “nodi” fondamentali: la mancata realizzazione di alloggi di edilizia popolare e l’“affidamento” che i cittadini bisognosi di un tetto avevano fatto nei condoni. Due interrogativi senza risposta, due situazioni che hanno responsabilità peraltro facilmente individuabili nella politica.

La missiva esordisce: «Sono Rosa Iacono, presidente e fondatrice di due associazioni di volontariato, A.D.I. (Associazione Disabili Ischia) e Croce Rosa Ischia Soccorso, associazioni che sono nate da oltre 25 anni con il principale scopo di dare una mano allo sviluppo sociale dell’isola d’Ischia e dare solidarietà e assistenza soprattutto a quella parte di popolazione più povera ed indifesa che, da sempre, non per sua colpa, è rimasta indietro nella lotta per la sopravvivenza e per il raggiungimento di un livello di vita dignitoso, soddisfacente e più umano così come è giusto che sia per tutti noi.
Per quanto riguarda il problema degli abbattimenti, ho già scritto ed inviato alle varie Autorità competenti due lettere con la speranza che possano indurre chi di competenza a riflettere e fermare le ruspe.

A questo punto, però, sento il bisogno di scrivere questa terza lettera, per sollecitare una risposta che fino ad ora non è ancora arrivata ma che è diventata urgente visto che si sta procedendo sulla strada delle demolizioni in tutta la regione Campania.
Fermare gli abbattimenti per gli abusivismi di necessità non significa stare dalla parte degli speculatori che hanno lucrato e si sono fatti i soldi, né significa stare dalla parte di coloro che hanno devastato con il cemento il nostro territorio isolano.
Per queste persone, chiaramente colpevoli e che hanno sbagliato, sarà giusta la condanna e la relativa pena. Ma, per i poveri cristi, per quelle famiglie che sono riuscite a realizzare una casa dove avevano un pezzo di terra ci deve essere una giustizia umana che deve salvaguardare quella che è stata una loro aspirazione a vivere una vita decente.

PRATICHE DI CONDONO PENDENTI
La Repubblica Italiana che, come dice la Costituzione, è fondata sul lavoro e sulla solidarietà verso i più deboli, nel passato ha tentato di risolvere il problema della casa: negli anni ’50 e ’60, quando io ero piccola, si costruivano le case popolari e in tal modo tante famiglie hanno trovato una loro sistemazione. Ma da allora, nessun Governo si è preoccupato di agevolare l’edilizia popolare. Intanto la popolazione è cresciuta e con essa anche i bisogni primari di tutti i cittadini, tra cui, quello più importante di avere un tetto sulla testa. Sulla nostra isola ci sono tante famiglie che hanno cercato da sole di risolversi il problema della casa credendo nei vari condoni, del 1985, del 1994 e del 2003, hanno fatto richiesta di sanatoria e con molti sacrifici, anche indebitandosi, hanno pagato le varie ammende che le leggi richiedevano pensando in tal modo di avere ottenuto la sanatoria, ma purtroppo si sbagliavano.

Queste richieste giacciono presso gli Uffici Tecnici dei sei comuni isolani e anche presso molti comuni della nostra Provincia senza mai essere state esaminate. Perché, di chi è la colpa? Non lo so, non so dare una risposta precisa, ma sicuramente la colpa non può essere di quelle famiglie che hanno tentato, sia pure abusivamente, di assicurarsi una decorosa sistemazione. Si faccia pagare una ulteriore multa, una ammenda accettabile, ma non l’abbattimento. Sabato ad Ischia si terrà una manifestazione contro gli abbattimenti, io ci sarò e spero che ci sia tutta la popolazione isolana per dare un segnale forte a tutte le Istituzioni e fermare gli abbattimenti. Che il Signore ci protegga sempre e ci illumini».

1 COMMENT

  1. Di lettere alla Meloni se ne potranno scrivere ancora e ancora ma la risposta non arriverà mai. La Meloni è troppo occupata a girare il mondo che vuole lei. Può mai perdere tempo con una piccola isola? È una donna intelligente ma in certe situazioni non lo dimostra. Gli ischitani la stanno ancora aspettando come da lei promesso. Qualcuno l’ha vista ad Ischia? Fa solo chiacchiere.

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