domenica, Settembre 8, 2024

Sagra del Mare 2024: l’isola scalda i motori. Venerdì la presentazione delle Grazielle

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Si scaldano i motori sull’isola di Graziella per la 74 esima edizione della Sagra del Mare. L’evento a oltre settanta anni celebra la bellezza e l’importanza del mare. In questa edizione complice anche il cambio della direzione artistica la manifestazione promette di essere una straordinaria esperienza che coinvolgerà artisti di fama nazionale. Deus ex machina come da quattro anni l’assessore al Turismo Leonardo Costagliola, che con spirito di abnegazione e professionalità, sta limando ogni particolare perché nulla deve essere lasciato al caso. Ad iniziare dalla scelta del cantante che la sera dopo l’elezione della Graziella omaggia la stessa con un concerto. Quest’anno toccherà al mitico RAF a Piazza Marina Grande far rivivere le indimenticabili melodie degli anni 90.

Ovviamente ci sarà lo spazio dedicato al mare e che ha già avuto il primo appuntamento la settimana scorsa con il convegno “Vivere di Mare” e che ha visto grande partecipazione di cluster marittimi, armatori, sindacati, tutti riuniti per discutere di blue economy. Come ci sarà il ricordo della gente di mare morta a bordo delle navi e il lancio della corona a mare. Ma come ogni anno il momento clou è rappresentato dalla elezione della Graziella, la fanciulla isolana che incarnerà al meglio il mito descritto da Lamartine. Venerdì’ prossimo, infatti, nel borgo più alto dell’isola a Terra Murata verranno svelate le partecipanti a Graziella 2024. “Un giorno dell’anno 1830, entrando di sera in una chiesa di Parigi, vidi la bara d’una giovinetta, coperta da una coltre bianca.

Questa bara mi ricordò Graziella. Mi nascosi all’ombra di un pilastro e pensai a Procida, piangendo a lungo. Le mie lagrime si asciugarono, ma le nubi che avevano attraversato il mio pensiero durante la tristezza del funerale non dileguarono. Rientrai silenzioso nella mia camera, svolsi i ricordi che sono tracciatid’un sentimento che fece zampillare la prima sorgente del mio cuore. Ma vi si sente ancora la lacerazione d’una fibra intima che non guarirà mai. Quelle strofe, balsamo d’una ferita, sboccio di un cuore, profumano ancora di un fiore sepolcrale: Non vi mancava che il nome di Graziella. Ve lo incastonerei in una strofa, se vi fosse quaggiù un cristallo abbastanza puro per rinchiudere questa lagrima, questo ricordo, questo nome!“. Una di quelle era Graziella di cui Alphonse de Lamartine s’innamorò perdutamente trasponendola nel personaggio del suo celeberrimo romanzo che ispira da ben 74 anni l’elezione di Graziella.

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