domenica, Dicembre 29, 2024

Salvatore Pisani: “Bisogna puntare su Cultura e Sostenibilità”

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Elena Mazzella | Arriva in pieno periodo post pandemia la nomina dell’ischitano Salvatore Pisani come Presidente della Sezione turismo e servizi di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo.

Eletto dall’Assemblea di Sezione riunitasi nella sede dell’Associazione, a Marghera, Pisani succede a François Droulers, eletto Vicepresidente.

Posizionamento, alleanza con l’offerta culturale e sostenibilità sono le parole d’ordine del suo mandato con le quali Venezia, così come tutta l’area metropolitana di Venezia e Rovigo, uscirà profondamente trasformata dall’impatto di Covid-19. La pandemia, secondo il Presidente neoeletto, sarà l’occasione per riallineare e ripensare la destinazione turistica, guardando a nuovi trend e categorie di consumatori.

Originario di Casamicciola Terme, Salvatore Pisani ha maturato la propria esperienza in Europa. Prima di accettare il ruolo di Direttore Generale presso lo Splendid Venice Hotel a Venezia ha infatti ricoperto posizioni in prestigiose strutture ricettive italiane ed estere: The Westin Excelsior a Venezia, Hotel Villa Cipriani ad Asolo, Hotel Danieli a Venezia, The West Excelsior a Firenze, Sheraton Park Tower Hotel a Londra, Prince de Galles a Parigi e Hotel Bayerischer Hof a Monaco. Ha inoltre conseguito il General Manager Program (GMP) alla Cornell University, ottenendo il Faculty Choice Award.

Con il supporto del Vicepresidente François Droulers (D Hotels Srl – Double Tree by Hilton Venice North) e dei componenti del Consiglio di Sezione, i nuovi rappresentanti in carica nel biennio 2020-2022 con possibilità di conferma per i due anni successivi, avranno il compito di rafforzare lo spirito di solidarietà delle imprese appartenenti al medesimo settore produttivo. Esprimeranno, inoltre, le esigenze di quest’ultime negli organi statutari dell’Associazione, nelle istanze locali e nazionali del Sistema confederale.

Nel congratularci di persona con il neo presidente, figlio di un’isola che da sempre vive di turismo, gli chiediamo di raccontarci la sua esperienza e la sua ascesa nel campo dell’accoglienza turistica.

Lei è originario di Ischia precisamente di Casamicciola Terme.

Da quanto tempo è andato via? 

“A 18 anni, dopo il diploma, spinto dalla passione per l’hôtellerie e dalla voglia di imparare sono andato via per approfondire le conoscenze nel campo.  

Iniziai il mio percorso formativo all’estero ed in particolare in Germania, poiché in quegli anni ad Ischia si parlava tedesco (era la nostra seconda lingua) per poi trasferirmi dalla Germania in Inghilterra, dall’Inghilterra in Francia per poi ritornare dopo 9 anni in Italia”.

Ormai vive stabilmente a Venezia, lontano dall’isola. Riesce a tornarci spesso? 

“Si ogni anno per le occasioni importanti ed in estate ritorno sempre non solo per trascorrere qualche giorno con la mia famiglia ma anche perché è un’isola bellissima. Ho ancora tanti amici e dopo 30 anni quando ci rivediamo sembra che il tempo non sia mai passato”. 

Arriviamo agli obiettivi che si è preposto a seguito della sua nomina.

Posizionamento, alleanza con l’offerta culturale e sostenibilità sono le parole d’ordine del suo mandato. Come inizierete a lavorare?

“Creeremo rete tra aziende, enti locali, musei, fondazioni. Punteremo molto sulla cultura per elevare il turismo in generale, organizzeremo più eventi che aiuteranno non solo a destagionalizzare ma anche ad allungare la durata media del soggiorno per permettere cosi ai visitatori di scoprire tutto il territorio.

Puntiamo a riallineare e ripensare la destinazione turistica, guardando a nuovi trend e categorie di consumatori.  La Baby Boomer Generation sta lasciando il posto alla Generation X , ai Millennials e alla Gen Z –  sono consumatori diversi con esigenze diverse”.

Si parla tanto di turismo sostenibile, ambientale e responsabile, pensa sia il futuro? 

“Si il futuro è sostenibilità e l’ambiente. Le scelte di oggi saranno propedeutiche per il futuro”.

Mirate, tra l’altro, a rafforzare lo spirito di solidarietà delle imprese appartenenti al medesimo settore produttivo. In che modo? 

“Il turismo è l’insieme di tante componenti oggi si parla di “Bleisure” che sta per business leisure; puntare sulla moda ad esempio può portare valore aggiunto alle aziende tessili e alle attività turistiche”.

La sua isola d’origine vive di turismo. Come vede la situazione del turismo ischitano? E quali secondo lei gli sbocchi possibili? 

“Da manager, per dare un giudizio avrei bisogno di vedere dati e fatti, non posso basarmi su sensazioni, tutto è migliorabile”.

Ha mai pensato di mettere al servizio del turismo isolano la sua eccellente esperienza?

“Sinceramente non ci avevo mai pensato… ma mai dire mai nella vita…”.

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