mercoledì, Gennaio 15, 2025

Salvi Monti: L’esempio di Paolo Mosè per guardare l’isola con gli occhi aperti

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Tutto il giornalismo locale ha ricordato la morte di Paolo Mosè. Una morte, quella del nostro vicedirettore che, purtroppo, ci riporta alla mente – troppo presto – il ricordo di quella di Domenico.

Salvi Monti, corrispondente ANSA per le isola, ne ha sintetizzato il lavoro con un focus importante: “Quando negli anni novanta scrivevo per il Golfo mi chiedevano, spesso, a cosa servisse un quotidiano ad Ischia. Serviva e serve a raccontare il posto in cui viviamo, con gli occhi bene aperti e senza illudersi che questa sia l’isola che non c’è. Come ha fatto per quarant’anni Paolo Mosè.” Già, raccontare il posto in cui viviamo, con gli occhi bene aperti e senza illusioni è, davvero, l’esempio e l’insegnamento che conserviamo gelosamente.

Gaetano Ferrandino, coordinatore del Golfo ne traccia un profilo più personale: “Ero un ragazzino alle prime armi quando guardavo a te come a un modello da emulare. Ciao Paolo, e grazie per tutto quello che hai saputo trasmettermi.”

I colleghi di IschiaPress, fanno un racconto più ampio: “Ci sono giorni che non vorresti mai venissero, la notizia della morte di Paolo Mosè ha infranto i cuori di chi lo ha conosciuto nella vita e nel lavoro. Paolo era la penna storica de “Il Golfo” nell’era di Domenico Di Meglio e successivamente ne “Il Dispari” con il figlio Gaetano Di Meglio. Si occupava della cronaca giudiziaria, la sua vita lavorativa era tra i tribunali della Campania e la redazione con la sua spalla Maira Majello. Ho avuto modo di conoscerlo molto bene e per circa vent’anni abbiamo lavorato assieme, lui scriveva gli articoli ed io li impaginavo, tutti i giorni, tutti i mesi e tutti gli anni. Paolo era un brav’uomo, stimato da tutti i professionisti del Foro e dalle Forze dell’ordine, era sempre presente nei casi più delicati o nei processi importanti, aveva la capacità di trascrivere su un foglietto tutti i passaggi di una udienza, sapeva fare bene il suo mestiere. Ora lui è in Paradiso ed ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia, alla moglie Ersilia ed ai figli Alessandra, Francesco e Ilaria vanno le mie più sentite condoglianze e la promessa che Paolo avrà un posto nelle mie preghiere. Marcello de Rosa unitamente alla redazione di Ischia Press partecipa al dolore della famiglia Mosè. Ciao Paolo”

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