Nel giorno in cui era prevista la trattazione del ricorso al Tar dei Lombardi, è stata scongiurata la chiusura del Decò di via degli Abruzzi a Fiaiano. Il legale del Comune di Barano, che aveva emanato un’ordinanza di chiusura per lo scorso agosto, si è presentato dai giudici nella mattinata di oggi sospendendo di fatto l’efficacia del provvedimento di chiusura fino alla trattazione del merito, che non dovrebbe comunque svolgersi prima dell’inizio del 2016. Intanto, il disgelo tra la proprietà e il Comune di Barano potrebbe partorire una soluzione in grado di risolvere una questione che sarebbe divenuta scottante.
Per quanto riguarda la struttura di via Corrado Buono a Barano, la fumata bianca era già arrivata nei giorni scorsi con la proroga di due mesi per l’attività. Sessanta giorni entro i quali la proprietà dovrebbe mettere a norma alcuni degli aspetti contestati. Con modalità sulle quali vige ancora il più stretto riserbo.
Benché provvisorio, è l’esito auspicato per la querelle che aveva portato sull’orlo del licenziamento, lo scorso Ferragosto, i 51 dipendenti delle due strutture baranesi.
la vicenda dei decò di barano d’ischia – per le conseguenze che potrebbero ricadere sui lavoratori dipendenti in uno sul diritto all’iniziativa commerciale – non può essere legata ad una sentenza del Tar; stesso discorso vale per il diritto alla prima casa! L’incertezza amministrativa, e non mi riferisco al caso in esame, può essere letta anche come strumento di pressione per ottenere cose inconfessabili. Occorre evitare l’inciucio e pratiche poco trasparenti dando credibilità e forza alle istituzioni che vanno sottratte al gioco degli avvocati e della politica. Occorre, pertanto, agire a livello legislativo, sia regionale che nazionale per quanto di rispettiva competenza, per trasferire la Costituzione negli atti; per incidere sulla realtà che viviamo e che siamo costretti a subire senza il bisogno di interpretazioni e/o di mediazioni. Discutiamone!