mercoledì, Gennaio 15, 2025

San Pancrazio e i figli di un dio (politico) minore | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 19 ottobre 2023

Ieri mattina sono stato al cimitero di Ischia e ho notato il frenetico andirivieni di un elicottero che, con una rapidità inconsueta, agganciava ad un cavo una pedana carica di materie prime, la issava alzandosi in volo e la portava via. Dopo neppure due o tre minuti, tornava e ripeteva l’operazione, coadiuvato da operai a terra che nel parcheggio dove era depositato tale materiale si occupavano di legare il cavo alla pedana successiva e favorire un nuovo trasporto.

Da informazioni assunte in loco, venivo a conoscenza che quel materiale era destinato alla vicina Cartaromana, laddove stanno per iniziare (o magari sono già cominciati) i lavori di messa in sicurezza del costone sovrastante le fonti d’acqua termale: una zona, quella, da lungo tempo interdetta al passaggio e alla balneazione nelle magiche conche che sin dal secolo scorso hanno stupito e fatto innamorare milioni di turisti da ogni parte del mondo, sebbene gli abitanti del luogo (e non solo) non abbiano mai smesso di frequentarla.

Ricordo a me stesso e, soprattutto, a chi mi legge, che tali opere sono frutto di un finanziamento regionale procurato da me sin dall’epoca della Giunta Caldoro, quando concordai con l’allora Assessore Cosenza gli stanziamenti per due progetti ad opera di Arcadis, seguiti per me in seno alla partecipata dall’ottimo Filippo Silvestre: uno per Cartaromana (quello, appunto, di cui Vi sto appena parlando) e uno per la baia di San Pancrazio, che avrebbe restituito fruibilità in sicurezza all’omonima baia/spiaggia e anche al ristorante ivi ubicato, appartenente ai fratelli Antonio e Gennaro Di Meglio “tuscariello”.

L’avvento dell’amministrazione De Luca ha dapprima confermato tali progetti e i relativi stanziamenti (all’epoca fu Maria Grazia Di Scala, su mia richiesta, a caldeggiare con successo la cosa al vice-presidente della Giunta, Bonavitacola), per poi trasferire al Comune di Ischia la progettualità e i relativi fondi, affinché ne diventasse soggetto attuatore.

A distanza di diversi anni, però, oggi cominciano solo i lavori di Cartaromana. Come mai? Giulio Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Non vorrei, pertanto, che i fratelli Di Meglio e la loro famiglia stiano ancora pagando il fatto di essere amici, clienti ed elettori di Ottorino Mattera, che come ben sapete, da tempo non è più del “bottone” di Enzo Ferrandino. 

Se così fosse, Vi sembrerebbe giusto?

3 COMMENTS

  1. e certo …milioni dineuro in opere per proteggere un ristoranre abusivo sul demanio….tanto paga pantalone. Poi vi lamentate che Ischia sia additata per l’abusivismo?

    • I sindaci hanno aiutato tanti loro parenti e amici in situazioni simili e continuano a farlo. Perché non farlo per loro? Non è quello il giochino della nostra politica isolano? “ tu mi voti? Bene! Non mi voti? A quel posto te e la tua famiglia “

  2. La chiave di lettura del direttore è corretta.
    D’altronde con il sindaco che ci ritroviamo non potrebbe essere diversamente.

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