venerdì, Ottobre 18, 2024

Sanchez: “Alleno da 24 anni, mi prendo le responsabilità delle decisioni. Qui non ci sono rincalzi, ma solo prime scelte”

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Nuovo impegno di campionato alle porte per il Real Forio, reduce da un momento piuttosto positivo. La squadra biancoverde, che ha collezionato tre vittorie nelle ultime uscite, sta ultimando la preparazione in vista del match sul rettangolo verde del Sant’Anastasia. Dopo qualche ora un po’ animata, è tornato il sereno e mister Carlo Sanchez in conferenza stampa ha fatto il punto sulla situazione.

Mister è stato un inizio di settimana abbastanza movimentato. Che cosa è successo?
“Abbiamo vinto una partita importante, sabato scorso, in casa contro la Virtus Afragola. Ci siamo ripresi con un buon lavoro settimanale. Le chiacchiere le porta via il vento. Dopo ogni situazione, ci sta un po’ di calore, di tensione, di adrenalina, fattori che fanno parte della gara. Non è accaduto nulla di particolare”.

L’esperimento di sabato, che ti ha dato ragione, ha colpito di sorpresa qualcuno? Non è stato proprio letto nella dimensione in cui l’avevi pensato in qualche modo?
“Se ti metti a pensare a tutte le persone che possono avere dubbi sulle scelte, non fai l’allenatore ma l’accompagnatore alle feste. Siamo una squadra, sono il responsabile tecnico del gruppo, mi prendo la responsabilità di quello che faccio e di quello che dico. La squadra sta rispondendo bene. Alleno un gruppo di ragazzi straordinari, al di là delle loro qualità come calciatori. Al netto delle scelte, in base anche alle esigenze di gara, con qualcuno fuori ruolo, questo Forio risponde sempre bene. I ragazzi possono farlo. Sono ventiquattro anni che alleno, sono un tecnico abilitato professionista, ho vinto dei campionati e ho fatto bene altri anni. Non credo di essere l’ultimo arrivato. Ognuno poi la pensa e la vede come vuole. Meglio chiuderla qui e parlare a livello tecnico. Sono contento di allenare questo gruppo, non c’è cosa più bella per me di guidare questa squadra durante la settimana. Dall’esterno non ci si può rendere conto della bellezza di lavorare con questi ragazzi”.

Esclusa questa parentesi, contro la Virtus Afragola si è visto un Real Forio che ha svoltato. Forse sarebbe stato meglio chiudere la partita prima, dobbiamo registrare la parata importante di Mazzella nel finale. Quel gesto tecnico ha consegnato una buona percentuale di vittoria.
“Tutti vogliamo vincere le gare con sicurezza e con scioltezza, ma nel calcio non è possibile. C’è sacrificio, c’è equilibrio e ci sono gli avversari, al di là della posizione in classifica. Le partite sono tutte complicate. Puoi giocare contro una squadra giovane che è capace di metterti in difficoltà con la voglia, con la fame e con la corsa, anche davanti ad una differenza di qualità tra le formazioni. Sì, sono d’accordo quando si dice che le partite vanno chiuse prima. Faccio l’esempio di una gara e torno allo scorso anno. Contro il Savoia in casa facemmo una prestazione esagerata, importante, ma al 90’ prendemmo l’1-1. Quel pareggio condizionò le gare successive e ci salvammo attraverso i playout. Se avessimo vinto quella gara, saremmo stati fuori dalla lotta salvezza. L’esperienza alcune volte è fondamentale. In alcuni momenti devi essere bravo a sacrificarti e a sopperire alle mancanze che possono esserci all’interno di una partita. Vincere con sacrificio e con l’assist di Verde, un ragazzo 2006 che ha debuttato in campionato, è una grossa soddisfazione”.

Un gol tutto foriano quello segnato al 94’, Verde che serve l’assist a Castagna. Abbiamo aspettato l’esordio di un altro giovane. È un nuovo indizio rispetto alla strada da seguire.
“Assolutamente. I ragazzi sono stati tutti decisivi. Entra Iaccarino e fa gol contro il Gladiator, entra Peluso e fa benissimo, così come Aniceto. Abbiamo Di Meglio che già conosciamo. Lo stesso discorso può essere fatto per Verde e Buono. Mancano ancora alcuni ragazzi, ma avranno il loro spazio, lo sanno, basta allenarsi. Ho la fortuna di allenare questo gruppo fantastico. Iacono non giocava due partite consecutive da tanto tempo, ha fatto benissimo e mi ha dato delle garanzie. Mi dite, in maniera molto schietta, chi è il rincalzo in questa squadra? Non riesco a trovarlo. Per me non ci sono riserve, ma sono tutti giocatori che mi danno la piena fiducia di giocare dal primo minuto”.

Veniamo all’insidia di sabato. Si va su un campo particolare, lunga tradizione. C’è bisogno di essere preparati per questa gara.
“Sarà una partita difficile e complicata. Il Sant’Anastasia è una squadra giovane, ma è allenata da un tecnico navigato, esperto e carismatico. È un avversario che viene da un buon momento. Troveremo una bella struttura in un ambiente importante, in più parliamo di una piazza con tradizione. È una piazza che fa calcio, ci sono persone competenti, tra cui Di Costanzo che è una bandiera. Sono tutte indicazioni che ci fanno capire che sarà una gara difficile. Come ripeto sempre, noi siamo pronti perché siamo una squadra forte e dobbiamo continuare su questa scia”.

Quale passo avanti è stato fatto durante la settimana?
“Sono gli step che facciamo ogni settimana. Durante gli allenamenti i ragazzi vanno al massimo, sono motivati e carichi, questo grazie anche e soprattutto ad una società che non ci fa mancare nulla. Siamo tranquilli e in un buon momento, possiamo contare su giocatori che fanno questo per attività. Dobbiamo navigare su queste situazioni. Sono estremamente contento di come mi trovo qui, di come mi hanno accolto la società e la squadra. Torno a ripetere che quando li alleno mi diverto”.

Mister, ci puoi fare un aggiornamento sull’infermeria?
“Ho Francesco Verde, il mio preparatore dei portieri, infortunato. La rosa è al completo, stanno tutti bene. Siamo in 26, metterne 6 fuori dalla distinta sarà dura, però si fa tutto nella trasparenza e nel bene della società e della squadra”.

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