Il Real Forio archivia la vittoria interna contro il Givova Capri Anacapri e riparte. La squadra biancoverde torna subito in campo per affrontare il turno infrasettimanale, il programma propone la trasferta allo stadio Solaro di Ercolano.
Mister Carlo Sanchez, alla vigilia dell’appuntamento sulla terraferma, torna ad analizzare brevemente la prestazione di sabato: “È stata sicuramente una partita difficile. Non è stata proprio bella a livello di qualità di gioco, avevamo fatto prestazioni migliori precedentemente, ma abbiamo ottenuto tre punti fondamentali. Volevamo la vittoria per dare anche una scossa dopo le due sconfitte e dimenticarle, soprattutto quella di Pompei non proprio meritata. I ragazzi hanno messo in campo un cuore enorme, grande merito va a loro perché hanno approcciato con decisione e voglia. Sono stati bravi tutti. Chi è subentrato, ha dato qualcosa in più e ci ha permesso di portare a casa un successo importante per il prosieguo del campionato”.
Poi un suo commento su un altro caso che sta tenendo banco nel calcio campano, la questione Mariglianese: “Paradossalmente forse l’ultima partita seria fatta dalla Mariglianese è stata contro il Forio, dove ha ottenuto i tre punti. A me dispiace tantissimo perché questo poteva essere uno dei campionati più belli a livello nazionale, così agguerrito e importante, con piazze che hanno investito. È anche vero che non stiamo nella testa dei presidenti che decidono di non dare continuità alle loro idee, però è vero pure che, da allenatore di una diretta concorrente, preferirei un’esclusione diretta dal campionato, invece di continuare a giocare con i ragazzini perché si falsa ancora di più.
La Mariglianese è una grande squadra, aveva giocatori di qualità e importanti per questa categoria. Aveva un buon allenatore, giovane ed è stato un mio ex calciatore, Polverino. Aveva uno staff organizzato. Oggi, che vanno a giocare questi giovani, non si fa altro che penalizzare tutte le società che hanno degli obiettivi. A questo punto è meglio che venga presa una decisione simile a quelle di Casoria ed Aversa, lo dico in maniera molto diretta. Abbiamo criticato il Casoria contro la Mariglianese per un 23-0. Se in campo vanno ragazzi di 15/16 anni, in un campionato come questo, i risultati poi sono eclatanti. Abbiamo criticato quella partita e adesso? Nessuno ne parla? Personalmente, mi dispiace dirlo, preferirei che venga estromessa una società, invece di continuare con una farsa di altre cinque o sei partite”.
Sulla gara contro l’Ercolanese: “Ci siamo preparati bene. Abbiamo avuto due giorni di tempo, come tutte le altre squadre perché abbiamo giocato quasi tutte in contemporaneità sabato. L’Ercolanese è una grande compagine, anche loro forse sono tra le deluse del campionato perché all’inizio della stagione si aspettavano un cammino da vertice, diverso rispetto a quello attuale. Avevano allestito un gruppo forte. C’è un grande presidente, competente e con tanta passione. Ha un tecnico preparato che è Squillante. Sarà una partita complicata, anche loro dovranno conquistare qualche altro punto per la salvezza. Il nostro obiettivo è quello di dare continuità alla nostra piccola striscia positiva per dare una scossa al campionato e per dare la certezza di una salvezza che società e piazza meritano”.
Sanchez torna a parlare anche del gol di Acosta che ha deciso l’ultima partita giocata al Calise: “È stato bellissimo. Ha fatto un grande gol. Da bambini sognavamo con il film: “Fuga per la vittoria”. Siamo nati con quella rovesciata di Pelè. Un gol così porta sempre emozioni particolari. È il gesto tecnico più bello del calcio. Domenica un’altra rete bellissima l’ha fatta Prisco con la Puteolana. Rinnovo i complimenti ad Acosta che ha finalmente trovato la via del gol, ne avevamo parlato in settimana. È un ragazzo che si impegna. Ad oggi gli attaccanti stanno facendo un grande lavoro. Contro l’Ercolanese sarà una partita importante, servirà il contributo di ogni calciatore”.
Il tecnico fa altresì un punto sulla condizione di Arcamone: “Ha avuto un risentimento, per via precauzionale l’ho tenuto fermo. La sua voglia di tornare a giocare è enorme. Sta bene, non ha nulla di particolare. È un piccolo fastidio, ma dalla prossima settimana credo che riprenderà gli allenamenti. Ad aprile sarà disponibile e mi metterà ancora di più in difficoltà. C’è un bel gruppo di 28 giocatori, manca la sua presenza in campo tra i calciatori che ho utilizzato, oltre a Re, Santaniello e Vitiello. È stato dato spazio a tutti, con enorme soddisfazione. Sono contento di allenare questo gruppo ogni giorno. Quando finisco l’allenamento non vedo l’ora che venga il giorno successivo, questa è una cosa bellissima per un allenatore”.
Sulla crescita dei giovani, Sanchez è sicuro: “Per me i giovani sono importantissimi e vanno valorizzati. Su questo territorio ci sono tanti ragazzi bravi, ma alcune volte sono poco pubblicizzati. L’isola raccoglie sempre poca pubblicità rispetto all’ampiezza della terraferma ed è un peccato. Qui bisogna dare valore anche a chi ha lavorato con questi ragazzi, è un orgoglio portarli in un campionato complicato. Alcuni di loro non sono under. Per noi è una grande soddisfazione. In Italia forse non abbiamo questa cultura e dovremmo averla perché sono i giovani che ti aiutano dal punto di vista della qualità e della freschezza, ma soprattutto con il budget. Su alcuni aspetti sono all’antica, i calciatori di esperienza sono molto utili: Accurso ad esempio fa crescere un gruppo e ti aiuta con i ragazzi. Questa è un’altra fortuna per un allenatore”.