Un protocollo di Intesa tra Regione Campania, Commissari dell’area interessata, i Comuni isolani e l’ANCIM, per cercare di salvare la sanità insulare; una relazione da firmare ed inviare entro la settimana in corso con una breve relazione che riporti la propria organizzazione e con eventuali proposte, al Sindaco di Capri, Ing. Gianni De Martino, ed all’ANCIM, Segretaria Generale G. Usai, in modo che possa essere predisposto il documento di proposta di soluzioni in occasione del prossimo incontro che ci sarà a breve.
Questa la ricetta fornita dall’ANCIM per poter cercare di salvare quanto prima il comparto sanitario delle isole.
Un documento fondamentale da presentare nel prossimo incontro che sarà svolto a Roma e che segue quello dello scorso 4 maggio.
Sì, l’emergenza sanitaria sempre più acuta sulla nostra isola (e non solo) è giunta fino a Roma. Lo scorso 4 maggio si è svolto a Roma l’incontro con il Prof. Coscioni con delega alla salute per la Regione Campania.
Sul tavolo della discussione sono stati portati i principali problemi della sanità nelle isole campane sottolineandone le particolarità e l’impossibilità di disciplinarlo alla stregua del servizio sanitario sulla terraferma “perché le isole sono aree interne ultraperiferiche” ha aggiunto il presidente ANCIM Corongiu.
Il concetto centrale da cui far partire tutto è semplice e spesso sottovalutato: i cittadini stabilmente residenti e quelli temporanei, quali i turisti, hanno il diritto alla prestazione di un servizio essenziale, quale la sanità, in maniera uguale ai cittadini sulla terraferma.
Temi importanti estremizzati anche dal periodo di profonda crisi in cui versa tutto il comparto e le inefficienze che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle.
Da qui l’appello all’unità di intenti. Per far sentire la propria voce in modo concreto ed unitario per il prossimo incontro che si svolgerà a breve.
Che sia la volta buona che le particolari esigenze della sanità isolana siano prese in considerazione e i problemi risolti?