martedì, Ottobre 1, 2024

SCANDALO STATALE. Caserma della Forestale, Grasso ordina il ripristino dello stato dei luoghi!

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Un’opera “mai nata” che scaturì anche un processo terminato con un’assoluzione generale. Dopo la sospensione disposta nel 2009, l’anno dopo arrivò il sequestro penale. L’intervento era iniziato senza che fosse stato perfezionato il rilascio di tutti i titoli abilitativi. L’intera area versa in un completo stato di abbandono e degrado tale da costituire pericolo per la pubblica e privata incolumità

Ci siamo! Dopo 15 anni dalla sospensione dei lavori l’area del Bosco della Maddalena dove doveva sorgere la caserma della Forestale verrà ripristinata. Almeno, è quanto ha ordinato al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche il responsabile dell’Area VII Manutentiva – Patrimonio del Comune di Casamicciola ing. Gaetano Grasso.

Una storia ben nota ed emblematica delle incongruenze italiane, quella della caserma “mai nata”. Dopo gli esposti per impedire l’abbattimento dei pini in una zona di elevato pregio ambientale, la vicenda arrivò nelle aule di giustizia con il sequestro del cantiere per lavori abusivi e un processo che aveva visto tra gli imputati anche l’allora sindaco Giosi Ferrandino; conclusosi con l’assoluzione di tutti gli imputati con la formula perché il fatto non sussiste.
Il cantiere fermo allo stadio degli scavi per la realizzazione delle fondamenta è rimasto abbandonato per tutto questo tempo. Ma proprio Giosi Ferrandino, dopo essere tornato alla guida del Comune, a febbraio scorso aveva sollecitato l’ing. Grasso chiedendo una relazione sul ripristino dello stato dei luoghi: «Visto il perdurare di una non più sostenibile situazione di degrado ambientale, nonché di pericolo per la pubblica e privata incolumità, che fin da troppi anni caratterizza lo stabile dell’ex Caserma della Guardia Forestale in costruzione e l’area circostante presso il Bosco della Maddalena, con la presente si chiede di relazionare in merito al ripristino dello stato dei luoghi della succitata area.
In particolare si chiede se la specifica ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi è stata emessa. Nel caso di mancata emissione si chiede di conoscerne le motivazioni e di provvedere ad horas alla sua emissione».

UNA STORIA INIZIATA NEL 1986
Adesso l’ordinanza è stata adottata. E’ la n. 67 del 24 settembre.
Grasso in premessa ripercorre la lunga e “infelice” storia che abbiamo sintetizzato. Richiamando una nota dell’Utc risalente ad ottobre 2009 da cui era scaturita l’ordinanza di sospensione dei lavori. Qui si riportava che «l’area sulla quale realizzare la Caserma della Guardia Forestale venne assegnata con delibera di G.M. n.108 del 27/03/86 ed è individuata sull’area riportata in Catasto al Foglio 4 p..la 1 di mq. 782, come recante l’intestazione “ Comune di Casamicciola Terme – Area interessata alla variante del P.R.G. per la realizzazione “Caserma Forestale”; che con determina del Responsabile del Servizio n. 595 del 03/09/04 venne affidato incarico professionale al geom. Francesco Conte per il frazionamento dell’area su cui deve sorgere la Caserma in oggetto ed il suo picchettamento; che il geom. Conte ha prodotto l’elaborato relativo al frazionamento e lo ha presentato al Comune ma lo stesso non è stato mai vistato per la successiva presentazione al Catasto; che il progetto prodotto dal Provveditorato presenta una superficie maggiore a quella deliberata ed anche diversamente ubicato; che dagli atti non risulta che il Comune abbia mai provveduto a redigere apposito verbale per la consegna dell’area al Ministero; che, pertanto, il Provveditorato Interregionale per le OO.PP. – Campania e Molise, non ha ancora la piena disponibilità dell’area».

LE “CARTE” MANCANTI E LA DIFFIDA
Fatto sta che i lavori di scavo erano iniziati. “Misteri” italiani. La nota riferiva ancora «che con determina dirigenziale n. 727 del 29/12/06 è stato affidato incarico al prof. Sebastiano Conte – Urbanista, di redigere insieme all’UTC, la variante al P.R.G., tra l’altro, anche per la Caserma della Guardia Forestale, come da disciplinare di incarico debitamente sottoscritto in data 09/02/2007; che tale variante non risulta ancora redatta né tanto meno approvata dal Consiglio Comunale; che il progetto per la realizzazione della caserma è stato sottoposto all’esame della C.E.I. (Commissione Edilizia Integrata) nella seduta del 20/09/2005 verbale n. 7 e debitamente approvato; che il Decreto Dirigenziale n. 8 del 05/10/2005 di autorizzazione paesaggistica, in uno alla documentazione di rito, è stata trasmessa alla Soprintendenza in data 10/10/2005, debitamente ricevuto in data 14/10/2005; che a seguito di richieste della Soprintendenza, in merito al progetto de quo sono state fornite integrazioni con note del 16/03/2006, del 24/01/2007 e del 07/05/2007; che alla data di ricezione delle integrazioni dagli atti del fascicolo non risulta pervenuta al Comune alcuna nota di ulteriore richiesta di integrazione o di annullamento del Decreto Dirigenziale n. 8 del 05/10/2005; che la Provincia di Napoli, con nota a firma dell’Assessore Francesco Emilio Borrelli, datata 04/05/2009 ed acquista al prot. gen. in data 08/05/2009, comunicava che era stato già espresso parere negativo all’abbattimento di alberi nella pineta di Casamicciola; che il Ministero per i BB. e le AA. CC. – Soprintendenza per i BB. AA. e per il Paesaggio di Napoli e Provincia, con nota indirizzata al Responsabile del Procedimento della Caserma del Corpo Forestale dello Stato arch. Buono, del 8/5/2009 ribadiva quanto già comunicato con nota del 14/04/2009, che, per quanto di competenza, diffidava a dare inizio ai lavori perché illegittimi; che agli atti non risulta acquisito il parere dell’Autorità di Bacino e la relativa autorizzazione dell’Amministrazione Provinciale relativamente al vincolo idrogeologico (L.R. 11/96); che nella conferenza dei servizi del 13/05/2009 i partecipanti invitavano il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, Provveditorato Interregionale per le OO.PP. – Campania e Molise, a riconvocare la conferenza dei servizi per il completamento dell’iter procedurale e nel frattempo a sospendere i lavori.

Che con nota del 15/07/2005 il Ministero delle Infrastrutture chiedeva alla Regione Campania l’accertamento di conformità urbanistica delle opere di interesse statale ai sensi art. 81 del D.P.R. 616/77 e ss. mm. e ii., ai fini dell’intesa Stato – Regione; che il Settore Urbanistica della Giunta Regionale della Campania, con propria nota a firma del Dirigente Arch. Gabriella De Micco, del 28/07/2005, in merito al progetto per la costruzione della nuova Caserma Forestale dello Stato, chiedeva una certificazione in merito alla conformità o non agli strumenti urbanistici comunali vigenti nonché parere di merito sul progetto, espresso dal Responsabile del Procedimento; che con nota del 13/09/05, il dirigente dell’Area Tecnica del Comune certificava quanto richiesto; che successivamente a tale certificazione non risulta acquisito agli atti alcuna determinazione da parte della Regione».
Un certo numero di iniziative e un corposo scambio di corrispondenza, ma nella sostanza nulla.

L’ORDINANZA DI SOSPENSIONE DEI LAVORI
Si arriva all’esito del sopralluogo dell’Utc del 13/10/2009, che accertava che «per conto del Provveditorato alle OO.PP. Campania e Molise, la Ditta G. Lombardi e Company – Costruzioni Edilizie srl – Amministratore Parracino Domenico, aveva dato inizio ai lavori tesi alla realizzazione della Caserma della Guardia Forestale».

Il 15 ottobre 2009 il dirigente dell’Area Tecnica emetteva l’Ordinanza n. 93 con la quale, a seguito «dell’accertamento tecnico redatto dall’UTC del 13/10/2009 da cui risulta che presso la Pineta del Bosco della Maddalena, il Ministero Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le OO.PP. Campania e Molise aveva dato inizio ai lavori per la realizzazione della Caserma della Guardia Forestale presso il Bosco della Maddalena, su parte dell’area individuata in Catasto al Foglio 4 p.lla n. 1» disponeva «Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le OO.PP. Campania e Molise – Via Marchese Campodisola n. 21 Napoli e per esso al R.U.P. – Coordinatore Territoriale Dott. Arch. Liviana Nicoletta Buono ed alla Ditta G. Lombardi e Company – Costruzioni Edilizie srl – Amministratore Parracino Domenico la immediata sospensione dei lavori». L’allora provveditore, la Buono e Parracino erano stati processati e assolti insieme a Giosi Ferrandino e Silvano Arcamone.

RESTITUIRE IL BOSCO ALLA COMUNITA’
Il rup Grasso a questo punto richiama proprio il sequestro penale: «I predetti lavori di costruzione della caserma della Guardia Forestale presso il Bosco della Maddalena vennero sequestrati con decreto di sequestro preventivo del Tribunale di Napoli del 10/05/2010 notificato in data 17/05/2010 e dal verbale di esecuzione decreto di sequestro preventivo del 17/05/2010, notificato dalla Guardia di Finanza – Comando Tenenza Ischia».
Da allora l’intera vicenda è finita nel “limbo”. Sollecitato dal sindaco, ora Grasso ricorda che «allo stato i lavori risultano ancora sospesi». Ovvero il cantiere è abbandonato.

E riprende le considerazioni di Giosi sulla necessità di intervenire per restituire dignità a quei luoghi, evidenziando «che allo stato l’intera area versa in un completo stato di abbandono e degrado tale da costituire pericolo per la pubblica e privata incolumità; che l’intera area allo stato rappresenta un vero e proprio scempio alla natura e al bosco che la circonda; che prima dell’inizio dei lavori la stessa area era destinata ad uso civico di legnatica; Visto che sono trascorsi 15 anni dalla sospensione dei lavori; Ravvisato, pertanto, la necessità di risanare l’intera area per restituirla alla cittadinanza del Comune di Casamicciola Terme all’uso civico quale era destinata in precedenza; Ritenuto, pertanto, anche ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità, ordinare il ripristino dello stato dei luoghi con la ripiantumazione delle essenze vegetali preesistenti all’inizio dei lavori».

Pertanto ordina «all’ing. Placido Migliorino, nella qualità di Direttore Generale del Provveditorato interregionale per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata, e a chiunque altro coobbligato, di provvedere ad horas: a ripristinare lo stato dei luoghi della zona del Bosco della Maddalena, sito in Casamicciola Terme e insistente sul terreno riportato in mappa nella maggiore consistenza della particella n.9 (ex.1) del foglio 4, dove doveva sorgere la Caserma della Forestale, previo ottenimento degli eventuali titoli abilitativi necessari per la esecuzione dei lavori; a ripiantumare le essenze vegetative presenti nei luoghi prima dell’inizio dei lavori della caserma della Forestale; a produrre a lavori eseguiti apposito certificato che attesti la corretta esecuzione dei lavori, a firma di tecnico abilitato; a munirsi, preventivamente, se le opere risultano eventualmente ancora sequestrate, del dissequestro penale presso la competente autorità».

Il provvedimento, oltre che al destinatario e alle forze dell’ordine, viene notificato anche alla procura della Repubblica di Napoli e alla Regione Campania- settore Genio Civile.
L’ordinanza ora è stata adottata. Si spera che per l’esecuzione non si debbano attendere altri 15 anni.

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