martedì, Dicembre 24, 2024

Schilardi approva e taglia il progetto per via Serrato: spese tecniche troppo care!

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Sisma & Macerie. No a 18.152,96 euro. Intervento stralciato dal Piano d’Emergenza ma finanziato dallo stesso: “Peculiarità tali da renderne necessario l’inserimento nel piano opere pubbliche“

IDA TROFA | Con il “Primo stralcio del piano delle opere pubbliche danneggiate a seguito degli eventi sismici dell’Isola di Ischia del 21 agosto 2017” il commissario Schilardi approva e fa suo (si fa per dire) staccandolo dal fu Piano d’emergenza la “Rimozione macerie edificio crollato Via Serrato (completamento intervento urgente Stato d’Emergenza). Si tratta dell’approvazione del progetto esecutivo. A pagare, però, è sempre l’emergenza e le somme a ciò destinate.

Dettagli, insomma, per un’opera di messa in sicurezza primaria, attesa da 4 anni. Quando ormai la tragedia è solo un ricordo per tanti e una maledizione di pochi!
Con il Decreto n. 1183 del 3 agosto 2021, è stato nominato il gruppo di lavoro per le istruttorie relative alla demolizione e ricostruzione, alla riparazione e al ripristino degli edifici pubblici, delle chiese e degli edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, per gli interventi volti ad assicurare la funzionalità dei servizi pubblici, e delle infrastrutture, nonché per gli interventi sui beni del patrimonio artistico e culturale danneggiati o distrutti. L’intervento, inizialmente ricompreso nell’ambito del Piano degli interventi urgenti dello Stato di Emergenza “Lavori urgenti di rimozione macerie in via Serrato e lavori di messa in sicurezza alla via D’Aloisio”, a causa della peculiarità delle lavorazioni e dei relativi costi, è stato stralciato dal suddetto Piano e inserito nel “Primo stralcio del piano delle opere pubbliche danneggiate a seguito degli eventi sismici dell’Isola di Ischia del 21 agosto 2017”.

“La rimozione delle macerie interessa principalmente un immobile posto sotto sequestro nell’ambito del P.P.N. 543378/17 R.G. Notizie di reato/Mod. 44: Sisma Isola d’Ischia del 21/8/2017 – Edificio crollato in Via Serrato, per la Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli; l’intervento riguarda la rimozione controllata delle macerie del fabbricato parzialmente crollato, sito alla Via Serrato, al fine di consentire le indagini in atto dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli per l’accertamento delle cause del crollo – scrive il consigliere di Stato a capo della Ricostruzione di Ischia- con nota prot. n. 4942 del 4 giugno 2021 il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Casamicciola Terme ha inoltrato alla suddetta Procura della Repubblica un’istanza di dissequestro temporaneo dell’immobile al fine di procedere alla rimozione delle macerie e che il dissequestro è stato concesso con la raccomandazione di iniziare i lavori con ogni consentita urgenza; il 29 luglio 2021, il Soggetto Attuatore ha trasmesso il progetto esecutivo dell’intervento de quo per l’importo complessivo di €. 506.181,14, di cui €. 311.584,01 per lavori ed €. 194.597,13. Vista la relazione istruttoria del 12 agosto 2021 del Gruppo di lavoro istituito ai sensi del Decreto commissariale n.1183 del 3 agosto 2021 non si può che approvare il progetto stesso”.

Schilardi dunque approva, e inserisce nel piano opere pubbliche di ricostruzione il progetto per via Serrato. Intervento stralciato dal Piano d’Emergenza ma da questo finanziato: “Peculiarità tali da renderne necessario l’inserimento nel piano opere pubbliche” Ma soprattutto il commissario taglia e stringe la cinghia: spese tecniche troppo care! Via libera eccetto per le eccessive spese per i progettisti.

Via libera eccetto per le eccessive spese tecniche. “No” a 18.152,96 euro
Schilardi dà il via libera definitivo attestando anche l a necessaria copertura finanziaria alla rimozione delle macerie da via serrato , l’ultimo tratto di zona rossa.

Il team di Schilardi ritiene che “le lavorazioni, i prezzi e le relative quantità come da progetto esecutivo, sono congrui con la sola eccezione riportata infra e relativa alle spese tecniche esposte. Considerato che nella richiamata Ordinanza n. 14/2020 è stabilito che a seguito di opportuna rendicontazione delle spese effettivamente sostenute per la progettazione, si provvederà a rimodulare il Primo stralcio del piano delle opere pubbliche, determinando i costi definitivi delle spese tecniche e quelli complessivi per la realizzazione dei lavori, sulla scorta del progetto esecutivo; l’importo massimo delle spese tecniche ammissibili a contributo è determinato, progressivamente a scaglioni, secondo i criteri e i limiti già previsti dall’articolo 30, comma 3, del Decreto Legge n.109 del 2018, al netto dell’IVA e dei versamenti previdenziali, come di seguito indicato: per lavori con importi fino a €. 500.000,00 nella misura del 12,50%; per lavori con importi eccedenti €. 500.000,00 e fino a €. 2.000.000,00 nella misura massima del 10%; per lavori con importi eccedenti €. 2.000.000,00 nella misura massima del 7,50%”.

La struttura commissariale ha ritenuto, nelle more della rimodulazione del Primo stralcio del piano delle opere pubbliche, riformulare il quadro economico, con la effettiva determinazione del contributo complessivo da concedere.

Schilardi rifà i conti per le macerie
Ecco gli importi non ammissibili: Somme a disposizione della Stazione appaltante B.2) Spese tecniche per € 14.037,19; C.3) CNPAIA 4% su spese tecniche € 572,29; C.4) IVA al 22% su spese tecniche € 3.273,48. Per un totale di 18.152,96 Tenuto conto, per quanto in atti che, per l’intervento in parola, non è stata richiesta e quindi erogata alcuna somma al Soggetto Attuatore quale anticipazione delle spese tecniche, di cui all’ordinanza n. 14/2020. Attese le esclusive responsabilità del Comune di Casamicciola Terme, circa la progettazione, l’affidamento, l’esecuzione e il collaudo degli interventi di cui trattasi. Agli oneri economici derivanti dall’attuazione del presente decreto pari a €. 488.028,18 si provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 19 del Decreto Legge 28 settembre 2018, n. 109 convertito con modificazioni in legge 16 novembre 2018, n. 130, attingendo dalle risorse finanziarie trasferite dalla contabilità speciale del cessato Commissario delegato all’emergenza.

L’erogazione dei fondi, avverrà per Stati di Avanzamento dei Lavori secondo lo schema seguente: 1^ rata, pari al 20% dell’importo finanziato, al netto delle eventuali somme già erogate quale anticipazione delle spese tecniche, ad avvenuta aggiudicazione dei lavori e secondo il Quadro Economico rimodulato; 2^ rata pari al 30% dell’importo del Quadro Economico rimodulato ed a seguito del raggiungimento del 50% di esecuzione dei lavori; 3^ rata pari al 40% dell’importo del Quadro Economico rimodulato ed a seguito del raggiungimento del 90% di esecuzione dei lavori; 4^ rata pari al saldo dell’importo del Quadro Economico rimodulato finanziato, a ultimazione e collaudo dei lavori, sulla base del quadro economico a consuntivo. Spiccioli nel complesso degli sperperi sismici, una goccia nel mare magno di soldi pubblici stracciati, giri a vuoto e mal gestito. Ma andare avanti, svoltare, in Italia, nel disastro del paese dei commissari vuol dire accettare tutto, anche le inezie apparentemente inutili, pur di andare avanti.

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