sabato, Novembre 23, 2024

“Sei chiatta e forse incinta”, il marito la prende a calci. Attivato il “codice rosso”

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Una vicenda difficile da raccontare per le modalità e le motivazioni dietro un gesto assurdo e imperdonabile. Tuttavia, è una storia che, proprio nell’imminenza del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, assume un valore simbolico. Rosa, nome di fantasia, è la vittima di questa brutta storia. Dopo un lungo fidanzamento, si sposa con un giovane imprenditore e hanno una bambina di pochi mesi. Apparentemente, il loro rapporto procede bene, ma il marito inizia a “pizzicare” Rosa per non aver perso subito i chili presi durante la gravidanza.

La situazione peggiora alcune sere fa. Durante una discussione, Rosa lascia intendere al marito che potrebbe essere di nuovo incinta. Questo fa perdere la testa all’uomo, che reagisce con violenza, colpendo la moglie con calci alla pancia. Il motivo dell’ira non è la nuova paternità, ma la paura che la seconda gravidanza ritardi ulteriormente il ritorno di Rosa alla sua forma fisica.

Dopo l’aggressione, Rosa lascia la casa con la bambina e va all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Qui, racconta l’accaduto ai medici, che avvertono le forze dell’ordine. Rosa denuncia il marito ai carabinieri di Forio, guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati dal luogotenente Luigi Di Nola. I carabinieri raccolgono la sua testimonianza e trasmettono gli atti alla Procura della Repubblica di Napoli.

Viene attivato il “codice rosso”, una legge del luglio 2019 che prevede una corsia preferenziale per denunce e indagini su casi di violenza. La polizia giudiziaria deve riferire immediatamente al pubblico ministero, che entro tre giorni deve ascoltare la persona offesa. Questo termine può essere prorogato solo in casi particolari. La legge introduce anche inasprimenti di pena per reati violenti, soprattutto contro minori o donne incinte. Per esempio, la pena per maltrattamenti contro familiari passa da un minimo di 2-6 anni a 3-7 anni. Lo stalking passa da 6 mesi-5 anni a 1 anno-6 anni e 6 mesi. La violenza sessuale passa da 5-10 anni a 6-12 anni, mentre quella di gruppo va da 6-12 anni a 8-14 anni.

Il “Codice Rosso” include anche il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, con controlli mediante mezzi elettronici come il braccialetto elettronico. Ora, il marito di Rosa potrebbe affrontare provvedimenti restrittivi che lo terranno lontano dalla moglie, sperando che abbia il tempo e la volontà di riflettere su quanto accaduto. Stavolta, siamo davvero arrivati all’assurdo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos