domenica, Settembre 8, 2024

Sempre più tennis anche ad Ischia | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 14 luglio 2024

Ma sì, chiudiamo il cerchio e parliamo per l’ultima volta, almeno per quest’estate, di tennis.
Jasmine Paolini ha perso la finale di Wimbledon contro una Barbora Krejcicova che dopo la sorprendente vittoria in semifinale non si è smentita affatto, pur costretta a giungere ancora una volta al terzo set e spuntandola solo al terzo match point.

Dovremmo forse ritenerci delusi, noi italiani amanti del tennis, rispetto alle sconfitte della Paolini all’ultimo ostacolo, di Musetti in semifinale e di Sinner ai quarti? Assolutamente no. C’è invece da riflettere sul fatto che a differenza del calcio, dove la nostra nazione arranca rispetto ad altri paesi sicuramente in condizioni nettamente migliori delle nostre (a cominciare da Spagna e Inghilterra, finaliste agli Europei in cui noi siamo usciti agli ottavi), il tennis mondiale continua a parlare italiano come non mai, catalizzando anche un’attenzione mediatica senza precedenti e paragoni.
Bene ha scritto l’amica Regina Buono dopo l’approdo in finale della Paolini: “Ha superato tutti i limiti di chi mette schemi negli sport…..ora da super appassionata di questo sport….e chi mi conosce sa come ho chiamato le mie figlie ….MI AUGURO CHE LA FEDERAZIONE DISTRIBUISCA RACCHETTE AI RAGAZZI, COSTRUISCA CAMPI OVUNQUE….E RENDA FINALMENTE QUESTO SPORT accessibile a TUTTI….. perché i nostri campioni si sono formati in circoli privati a spese della famiglia, e prima di arrivare a Wimbledon ce ne vogliono…
C’è anche da dire che al di là dei proclami alquanto propagandistici del presidente Binaghi, la Federazione Italiana Tennis e Padel ha dato vita negli ultimi anni ad una serie di iniziative molto importanti per la diffusione degli sport di racchetta tra i giovani, come ad esempio il progetto “Racchette in classe”. Ed è altrettanto vero che sia i progressi di Sinner, oggi numero uno al mondo, insieme alla vittoria della Coppa Davis e alle ultime prestazioni dei già nominati, hanno dato un ottimo contributo alla causa. Anche ad Ischia i campi disponibili sembrano essere tornati insufficienti rispetto alla domanda e il numero degli appassionati praticanti cresce progressivamente, specie tra i giovanissimi. Ma si può fare ancora di più, è fuor di dubbio: a cominciare dal prevedere strutture coperte, anche stagionali, che non scoraggino la pratica del tennis e del padel nella brutta stagione. E perché no, nel caso di Ischia, fare chiarezza, al di là dei ricorsi ormai imminenti, sulla gestione delle strutture pubbliche in mano ai soliti privati, talvolta beneficiari sine titulo e contra legem.
Comunque sia, sempre e solo VIVA IL TENNIS! E anche il padel, perché no.

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