giovedì, Dicembre 26, 2024

Serie D. Enrico Buonocore: “Vogliamo finire bene, con la Romana servono forti motivazioni”

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Cosa metterò da parte di questa stagione? Quello che mi è successo perché sto a casa la domenica, la squalifica durerà fino a ottobre se le cose non cambiano. Butto questo e basta...

Playoff da quarta in classifica e trasferta in programma per la prima fase del girone. L’Ischia Calcio, dimenticata la sconfitta di Nocera, si prepara alla tappa in esterna: la squadra di Enrico Buonocore sfida la Romana, in palio c’è l’accesso alla finale. Il tecnico gialloblù, in conferenza stampa, commenta: “Il campionato è stato fatto abbastanza bene. Dovevamo salvarci, siamo arrivati quarti e adesso affrontiamo questi playoff. La partita di Nocera ci ha un po’ destabilizzato, abbiamo preso gol a sei minuti dalla fine in una partita dove abbiamo fatto poco noi e poco loro. Su una situazione, abbiamo preso questo gol così. Ci siamo allenati non benissimo, mi auguro che le motivazioni tornino in questi due giorni perché è molto importante provare a fare una buona prestazione. Vogliamo proseguire e riuscire ad arrivare alla finale”.

Quali errori ha commesso l’Ischia al San Francesco? L’allenatore analizza: “Abbiamo sbagliato qualcosa nella gestione del pallone, di solito facciamo meglio. Abbiamo fatto bene nella prima mezz’ora, siamo stati aggressivi. Poi siamo calati. Nel secondo tempo avevo tanti giocatori in difficoltà fisica, ma credo anche la Nocerina. Ci sono stati errori nella gestione della palla, in quello che dovevamo fare e sul piano fisico. Poi ci siamo abbassati troppo, anche se non abbiamo subito nulla. La partita è andata così, non abbiamo disputato una prestazione all’altezza delle solite gare, altrimenti si parlerebbe di un’altra cosa. Ora andiamo a fare questi playoff fuori casa. Speravamo di farli al Mazzella, è andata così e ora ci attende questa trasferta a Roma”.

Sul momento della squadra: “Le motivazioni sono molto importanti. Abbiamo un altro giorno di lavoro prima di finire la settimana, faremo la rifinitura sabato. Mi auguro di ritrovare quelle motivazioni che ci hanno portato a fare dei risultati. La Romana ora gioca su un campo in erba abbastanza grande, quando siamo andati a giocare all’andata il campo era molto piccolo e in sintetico. Affrontiamo una buona squadra, ci conosciamo e sappiamo come giochiamo. Dobbiamo limitare le loro qualità sulle ripartenze, sono molto bravi ad abbassarsi e ad andare in contropiede. Accompagnano l’azione in area in quattro o cinque, hanno giocatori importanti in avanti e a centrocampo. Sono organizzati e con un tecnico bravo. Non sarà una partita semplice, ma noi andremo lì per fare quello che sappiamo. Dobbiamo capire i vari momenti della partita e il tipo di gestione, se farà caldo sarà importante tenere il pallone e non rincorrere gli avversari. Bisogna essere aggressivi o almeno provare a farlo e stare attenti alle situazioni che la Romana cercherà di creare. Conosciamo la forza dell’avversario, dobbiamo limitarlo. Voglio che la mia Ischia sia alta, chiedo personalità nelle giocate veloci e in verticale”.

Sulle condizioni di Florio: “Non recupera. Dovrà fare la risonanza magnetica e ci vorrà ancora qualche giorno. Forse potrà essere disponibile per la finale. Sta meglio. La squadra sta bene, c’è qualche acciaccato e Baldassi che si è fatto male, ha avuto un piccolo stiramento. Poi ci siamo tutti”.

Buonocore parla anche dei pregi della sua Ischia: “Salvo la qualità del gioco, i miei ragazzi sono stati eccezionali. Certo, potevamo fare meglio in tante partite, ci è mancato qualcosa perché in alcune gare pareggiate forse avremmo meritato di vincere. Arrivare quarti significa aver costruito una buona base e non dobbiamo perderla, assolutamente. Poi bisogna migliorare questa squadra. Per la gente e per Ischia, tutto quello che abbiamo fatto quest’anno non si deve disperdere. Cosa metterò da parte? Quello che mi è successo perché sto a casa la domenica, la squalifica durerà fino a ottobre se le cose non cambiano. Butto questo e basta. Vincere nell’anno del Centenario è stato fantastico, un qualcosa di straordinario. In questa stagione i ragazzi si sono riconfermati. Siamo arrivati quarti, è stato fatto qualcosa di importante, però per me il concetto è “se arrivi primo sei stato il più forte, se arrivi quarto sei stato bravo”, ma a me non interessano queste cose”.

Sul forte legame squadra-tifosi: “Stanno nascendo tanti club, è una bella cosa. Vuol dire che è tornata la passione per l’Ischia. Per noi è motivo d’orgoglio, vuol dire che nel nostro piccolo abbiamo fatto qualcosa di importante, a partire dalla società fino a tutti coloro che contribuiscono alla causa. Poi c’è il lavoro del direttore sportivo, fondamentale in questi due anni, ha portato giocatori forti. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ma tutti sono stati importanti, il mio staff e chi lavora dietro le quinte”.

Chiosa sulle difficoltà del ritiro che hanno condizionato la prima parte di campionato dei gialloblù: “Sicuramente potevamo partire meglio. Non abbiamo fatto amichevoli. La condizione migliora con le partite, attraverso la conoscenza in campo. Quello ci è mancato e poteva aiutarci, all’inizio abbiamo patito questa situazione. Poi chi può dirlo? Il ritiro non è stato indimenticabile, ma abbiamo appreso subito. In avvio di stagione abbiamo fatto poche vittorie, è vero, ma si è notata la qualità della squadra fin da subito”.

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