venerdì, Dicembre 27, 2024

Serie D. Ischia. Capitan Trofa, stagione da 9 in pagella

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La 8 sulle spalle e la fascia al braccio per rappresentare l’essenza gialloblù in ogni sua forma. È il più esperto, l’uomo carismatico nello spogliatoio, il leader in mezzo al campo e un punto di riferimento per i più giovani. Quando si parla di capitani sull’isola, il pensiero non può non andare all’attuale trascinatore dell’Ischia Calcio. Davide Trofa. Leader, guida e compagno: sono tredici le stagioni del classe ’88 a difesa della maglia. Dopo la vittoria del campionato di Eccellenza, la società dice di ripartire dalle certezze. E il centrocampista è la prima priorità del club e dello staff tecnico. Al ritorno in Serie D si presenta subito nel roster dei titolari, poi la tegola a metà ottobre: un lungo infortunio tiene Trofa lontano dal campo e dalla sua squadra, oltre un mese fermo ai box. Una vera e propria mazzata per mister Enrico Buonocore che non può contare sulla duttilità del suo pilastro.

Perché, nonostante l’esperienza, il trentaseienne ha una missione: mettersi sempre a disposizione degli altri e dell’allenatore, in qualsiasi zona del campo e con qualunque compito. E, al rientro a dicembre, gioca da mezzala destra, da terzino quando l’emergenza lo richiede e da ala. Fa tutto per la sua Ischia. Il motivo è semplice ed è da ricercare nella sua passione per il calcio perché “è il mio divertimento fin da quando ero giovane, non mi interessava dove si giocava, potevo farlo anche in strada, volevo dare tutto sempre”, racconta Davide in una sua intervista. Dall’inverno diventa praticamente inamovibile nello scacchiere tattico di Buonocore e, ad eccezione della gara saltata con l’Anzio, le affronta praticamente tutte. E a pochi minuti dalla sfida con il Budoni viene premiato per il prestigioso traguardo delle 300 presenze raggiunte. “Questo guaio lo hai fatto tu”, sono le parole rivolte a Franco Impagliazzo. È il 18 febbraio quando, al Comunale di Palma Campania, delizia il pubblico con un assist spettacolare: 86’, controllo e tacco per liberare Di Meglio al tiro che vale il raddoppio. Il gruppo corre ad esultare e ad abbracciare il suo highlander, con l’Ischia che si ritrova a vivere uno dei migliori momenti della stagione. L’isola lo vede come un professionista, al netto della categoria che si appresta ad affrontare. E il concetto di Davide è sempre chiaro: passione e lavoro.
“Non è una cosa che mi pesa, non è un lavoro, ma è qualcosa che faccio con piacere – rivela il capitano -.

La partita è lo specchio della settimana. Ho sempre detto che se ti alleni bene, sicuramente hai più probabilità di fare bene la domenica. Invece, se logicamente si tralasciano delle cose e ti applichi meno, la domenica verrà fuori quello che è il prodotto della settimana. Ma questo penso sia nel calcio come nella vita in generale, quindi la cosa la devi fare bene. Se non fai bene, è inutile”. Nel corso del campionato Trofa ha anche la possibilità di togliersi qualche soddisfazione personale, siglando due gol: uno contro la Romana, l’altro contro l’Ostiamare. Entrambi al Mazzella e davanti al pubblico amico. Un doppio boato e le esultanze con la squadra. Un’annata pirotecnica per la mezzala. Gioca, pressa, attacca e difende. Capacità tecniche che diventano fonte d’ispirazione per i più giovani, ma è lo spessore umano che fa la differenza. Davide lotta per la maglia dell’Ischia, accetta qualsiasi ruolo e spende tutte le energie, fisiche e mentali, nei minuti che lo vedono protagonista. Una pagella da 9 pieno, proprio come quella dei gialloblù. E ora qualche sogno nel cassetto: “Penso soltanto a giocare e a divertirmi, giorno dopo giorno. Poi, come ho sempre preso la realtà, penso un giorno alla volta. Vedremo quello che accadrà domani”. Campione.

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