Non serve la fascia al braccio per dimostrare di essere un capitano. Anche se qualche volta l’ha indossata con le assenze di Trofa e Chiariello. Per essere un leader è necessario l’esempio che si dà, in campo e fuori. E Filippo Florio è il calciatore che incarna lo spirito isolano. Dall’etichetta di “bomber” in Eccellenza alla straordinaria stagione in Serie D, il laterale destro sta contribuendo al cammino dell’Ischia Calcio e in campionato ha anche messo a segno due gol importanti, entrambi al Mazzella: uno decisivo contro la Costa Orientale Sarda, l’altro che ha chiuso il confronto con la Boreale.
Il rapporto unico con la piazza e il lavoro agli ordini di Enrico Buonocore hanno permesso a Florio di diventare un terzino moderno. Non solo corsa sulla corsia di competenza e aiuto nella doppia fase di gioco, l’esterno sta esplorando anche la zona centrale del campo, dando ulteriori soluzioni ai compagni in costruzione. Imprescindibile nello scacchiere tattico, il classe ’96 ha tagliato un traguardo prestigioso con il club. Sono 150 le presenze in maglia gialloblù: “Esempio di professionalità, passione e senso di appartenenza, questo rende merito al tuo successo”, ha commentato l’Ischia.
Florio è stato omaggiato nel pre-partita di domenica tra gli applausi dei tifosi presenti al Mazzella. Il ventisettenne, che in estate aveva giurato fedeltà, ha ringraziato con un lungo post pubblicato sui social: “Era il 2006, l’Ischia vinceva il campionato di Eccellenza, avevo 10 anni, papà mi portava alle partite e mamma mi cuciva le bandiere giallo-blu per festeggiare. Andavo allo stadio a fare il raccattapalle, poi tornavo a casa e nel giardino sognavo di giocare al “Mazzella”. Il 29 aprile del 2012 avevo 16 anni e 6 giorni e per la prima volta ho indossato quella maglia che tanto avevo sognato.
Anche se sembra ieri, di tempo ne è passato tanto. Ci sono stati tanti momenti bellissimi ma anche tanti momenti difficili, ho amato il calcio tanto quanto l’ho odiato.
Mai avrei immaginato di giocare 150 partite con una squadra e farlo con quella della mia isola, con la maglia di casa mia, è un qualcosa che mi riempie di orgoglio e felicità. Farlo con la maglia di cui sei tifoso da sempre è qualcosa di unico e indescrivibile. Sulla targa c’è scritto “grazie”. Ma sono io a dover dire grazie a questa maglia perché mi ha preso bambino e mi ha fatto diventare uomo, ma soprattutto mi ha insegnato a sognare. E sono sempre i sogni a dare forma al nostro mondo”.
E ora Florio vuole chiudere al top questa fantastica annata sportiva, aiutando il team ad arrivare ai playoff nella miglior posizione di classifica. I ragazzi di Buonocore, reduci da due successi consecutivi, hanno recuperato sei punti alla Nocerina e hanno messo la freccia per il sorpasso. L’Ischia, seconda assieme al Cassino, vuole confermarsi in alto e si affida anche all’esperienza del suo terzino per consolidarsi in vista degli spareggi di fine stagione.