giovedì, Settembre 19, 2024

Serie. Uri-Ischia Calcio. “Voglio una grande prova. è la nostra parte nel ricordo del 26 novembre…”

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26 novembre. Un anno dopo la tragedia di Casamicciola, l’Ischia Calcio scenderà in campo per una nuova partita di campionato. I gialloblù, impegnati in un’altra trasferta sul suolo sardo, andranno sul rettangolo verde dell’Atletico Uri nel ricordo di quell’evento drammatico che resta impresso nella mente e nel cuore del popolo isolano. E proprio la memoria è un argomento prioritario per mister Enrico Buonocore in conferenza stampa: “Quella del 26 novembre è una partita sentita, l’anno scorso ci è capitata questa tragedia. Al di là della gara, che non può portarci indietro niente, dobbiamo fare una grande prestazione per il ricordo di ciò che è successo. Il 26 novembre non sarà mai più un giorno come gli altri qui ad Ischia. Voglio che la squadra faccia una grande partita, poi per il risultato si vedrà. Voglio vedere determinazione e spirito, bisogna arrivare prima sul pallone e vincere i contrasti. La motivazione deve essere alta”.

Buonocore parla anche della prossima uscita dell’Ischia sul terreno di gioco dell’Atletico Uri: “Dobbiamo cercare di fare una buona partita, mettendo in pratica le cose che abbiamo preparato durante la settimana, solo così avremo la possibilità di conquistare un risultato positivo. Dobbiamo fare la nostra solita prestazione, siamo una squadra costruita su queste basi e quindi dobbiamo cercare di fare una partita importante. Sfidiamo un avversario fisico, strutturato e con buoni giocatori, ha fatto più punti in trasferta che in casa, con delle vittorie esterne importanti. Sarà una compagine difficile da affrontare, poi c’è la questione campo. Ha un sintetico buono, un po’ più piccolo, simile a quello che abbiamo qui al Rispoli. Sarà una gara difficile, ma siamo pronti, consapevoli di ciò che ci attende e come dover affrontare l’impegno. Diventa importante quello che dobbiamo fare come squadra, essere compatti e cercare di giocare bene, di qualità, vincendo i contrasti e fare le cose giuste per arrivare ad un risultato positivo”.

Poi arriva la tegola dall’infermeria per Montuori: “Si è stirato, quindi resterà fuori per un po’ di tempo, per tre o quattro settimane. Facciamo il cambio con Chiariello, ha caratteristiche diverse ma è lui che andrà ad affiancare Pastore. Abbiamo tre difensori centrali, possiamo adattare Luigi Buono o Florio. Faremo questo cambio alla pari”.

Sulla prestazione contro la Cynthialbalonga: “Leggo cose molto interessanti. Domenica scorsa credo che siano stati fatti venti minuti molto brutti nel primo tempo. Abbiamo subito gol, ma poi c’è stata la reazione. Giochiamo su un campo non in perfette condizioni, noi però abbiamo voluto costruirla così la squadra, con il direttore Mario Lubrano che ha ascoltato le mie richieste. In una partita intera non si può applicare un dominio, ma anche domenica sono arrivati segnali importanti, dagli under e da chi è subentrato. Bene l’ingresso di Pinto che ci ha aiutato molto e ha fatto bene, lo stesso discorso va fatto per Quirino. Cambieremo qualcosa negli under, però nel complesso la squadra rimane quella. Il test a Panza ci è servito per fare una partita su un sintetico”.

Sulle parole rilasciate da Longo nel giorno della sua presentazione con il Real Forio: “Gli voglio bene, oltre l’aspetto calcistico. È un po’ particolare come ragazzo, va preso in una certa maniera. Quando ci parli, riesce a capire le cose. È un giocatore molto bravo per la categoria, è normale che debba trovarsi in una condizione favorevole, ma è un discorso valido per tutti i calciatori. Riesce a fare delle cose importanti in uno spogliatoio come il nostro dello scorso anno, per noi è stato importante e per lui è stato gratificante. L’esperienza qui gli ha fatto capire tante cose. È migliorato. Volevamo tenerlo, l’avevamo confermato due mesi prima. Poi dopo lui ha fatto altre scelte, credo che abbia sbagliato. Sono molto contento del suo passaggio al Forio, può aiutare molto. Gli facciamo l’in bocca al lupo. Poi qui sull’isola ci sarà la possibilità di vederci, potrà venire al campo quando vuole, Longo è uno di casa qua”.

Buonocore si sofferma anche sulla mentalità: “Credo sia fondamentale per la crescita di un giocatore. Ad oggi non so cosa potrà capitare, ma Patalano credo che l’anno prossimo debba andare. A 19 anni, se ci sarà una squadra che gli darà la possibilità di giocare in una categoria superiore, deve provarci. Lo stesso discorso è per Matteo Arcamone. Sono cresciuti molto. Il calcio è totalmente diverso. Quando ero al Cosenza, ci mettevamo sul pullman e ci voleva mezz’ora per arrivare allo stadio Marulla: c’era una tensione diversa. È stata la squadra dove ho avuto più tensione quando si giocava, perché è un ambiente non facile. Un’esperienza del genere fa bene, è importante. Su questa cosa è consapevole anche la società, i ragazzi però devono andare in un posto dove poter crescere perché non devono perdersi. È molto importante trovare situazione e allenatore giusti. Molto dipende anche dal carattere. Anch’io mi sono trovato in periodi di difficoltà, ma ho dovuto lavorare di più per mettermi al pari con gli altri. Quando sali di livello nelle categorie, aumenta la competizione perché trovi giocatori importanti. Nella mia Serie B, c’erano giocatori che oggi farebbero la Serie A. Era un livello altissimo. Devi andare in competizione ed è fondamentale perché non basta saper giocare a calcio, ci vogliono forza e carattere”.

Poi la questione mercato, con Buonocore che affronta – seppur brevemente – anche il tema sportivo sull’isola: “Non lo so (ride, ndr). È una domanda da fare a Mario (Lubrano, ndr). Parliamo di quello che possiamo fare, il direttore conosce i giocatori. Maiorano, Giacomarro, Talamo e Baldassi sono tutti profili portati dal direttore. Se ci sarà la possibilità di migliorare l’organico, faremo qualcosa. Ma sono contento di ciò che ho a disposizione. Credo che la priorità sia strutturarci come società, è fondamentale. Forio ha la sua squadra, investe tanto per la sua crescita, Lacco Ameno stessa cosa in Prima Categoria, poi so che ci sono tantissimi tifosi dell’Ischia. Credo che l’obiettivo è strutturarci come proprietà, deve esserci un prosieguo e la società deve essere forte. Se l’Ischia avrà la forza di andare avanti e col tempo troverà persone che investiranno, credo che questa piazza possa fare più della Serie D, ma anche più della Lega Pro. Dico quello che penso: il calcio va di pari passo con la politica.

In questo momento non c’è quest’equilibrio perché la politica non è interessata all’Ischia Calcio. Secondo me è molto importante questo connubio. L’Ischia, in categorie importanti, porta tanta gente e fa lavorare. Questa cosa non è stata capita ancora, ma spero che in futuro possa accadere perché è la base per avere una società solida.

Ho girato tante squadre nella mia carriera e ho notato questa cosa. Siamo un’isola con 6/7 squadre, gli investimenti si fanno alla compagine d’appartenenza di un determinato comune. Ci sono meno introiti. Quello che facciamo in questo momento è tantissimo. Ritornando al mercato, più che prendere i giocatori dobbiamo salvarci e strutturarci”.

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