La Giunta di Serrara Fontana ha approvato il Piano Triennale Azioni Positive 2024-2026 finalizzato a fornire garanzie di pari opportunità uomo-donna nel campo del lavoro. Redatto dal presidente del Comitato Unico di Garanzia, il P.A.P. ha ricevuto anche l’assenso della Città Metropolitana di Napoli.
Nella delibera si analizza innanzitutto il contesto comunale: «A fronte di una continua ridefinizione delle strutture organizzative e del contesto normativo di riferimento, oltre che della sempre più pressante richiesta di servizi di qualità da parte dei cittadini, il personale del Comune di Serrara Fontana è costantemente calato e, in assenza di turnover, non si è verificato un ricambio generazionale. Il blocco delle retribuzioni dal 2010 prima ed al 2015 poi ha inoltre limitato l’applicazione di un sistema di valutazione della performance effettivamente premiante.
In questo contesto la valorizzazione delle persone è un elemento fondamentale che richiede politiche di gestione e sviluppo delle risorse umane coerenti con gli obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi resi al cittadino e alle imprese». L’impegno dell’Amministrazione Comunale è sempre stato orientato a valorizzare le figure femminili nell’ambito lavorativo.
E lo confermano i dati sulla struttura organizzativa dell’Ente: «La presenza della donna impegnata nel Comune è superiore al 50% della forza lavoro. Attualmente vi sono 13 dipendenti a tempo indeterminato, 1 dipendente a tempo determinato e due dipendenti assunti ax art. 5 comma 9 del DL 95/2012, Non vi sono dirigenti ma 6 responsabili di servizio tra cui n. 3 di sesso femminile. Il Segretario Generale attualmente è donna».
Quanto agli organi politici, la Giunta è composta da due donne (tra cui il sindaco) e tre uomini. Il Consiglio Comunale è composto da12 consiglieri oltre al Sindaco (donna). I consiglieri donna sono 4 (oltre al sindaco). La spesa per il personale la ammonta nel previsionale 2024/2026 competenza 2024 ad euro 905.708,00 e di questa il 53,85% è destinata a donne.
GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO
Vengono poi enunciati gli obiettivi generali del Piano, tra cui «intervenire sulla cultura della “diversità” uomo/donna; improntare la gestione delle risorse umane all’interno dell’organizzazione dell’Ente con interventi specifici di cambiamento in un’ottica di genere, ponendo al centro l’attenzione alla persona contemperando esigenze dell’organizzazione con quelle dei dipendenti; favorire politiche di conciliazione tra responsabilità professionali e familiari attraverso azioni che valorizzino le differenze di genere all’interno dell’organizzazione del lavoro; individuare competenze di genere da valorizzare per implementare nella strategia dell’ente la capacità di trattenere all’interno le professionalità migliori oltre che migliorare la produttività e il clima lavorativo generale».
Quattro i progetti in elaborazione, articolati su più anni, suddivisi in azioni positive: 1. Organizzazione, sul tema della rappresentanza; 2. Istruzione, sul tema dei diritti; 3. Gestione del personale; 4. Tutela dell’ambiente di lavoro da casi di molestie, mobbing e discriminazioni di genere.
Il Progetto n. 1 sulla organizzazione ha come obiettivo: «rimuovere gli ostacoli che impediscono la realizzazione di pari opportunità nel lavoro per garantire il riequilibrio delle posizioni femminili nei ruoli e nelle posizioni dove sono rappresentate». Prevista anche una azione positiva rivolta alla cittadinanza: «L’Ente dovrà avviarsi verso la predisposizione di un bilancio di genere ed a tal fine l’Ufficio economico finanziario dovrà allocare le risorse sui servizi in funzione delle diverse esigenze delle donne e degli uomini nel territorio di riferimento».
Obiettivo del Progetto n. 2 – Istruzione: «Aggiornamento del personale dipendente teso al miglioramento delle risorse umane. Aumentare la fiducia reciproca, migliorare l’organizzazione del lavoro e la gratificazione dei lavoratori di entrambi i sessi. Particolare attenzione alla partecipazione e frequenza a corsi di formazione sia per donne che per uomini».
Il Progetto n. 3 Gestione del personale si prefigge in sintesi di «coniugare le necessità di tipo familiare o personale presentate dai dipendenti con le esigenze di servizio e di miglioramento dei servizi offerti al cittadino».
Particolarmente importante il Progetto n. 4: «Il Comune si impegna a fare sì che non si verifichino situazioni conflittuali sul posto di lavoro, determinate da (a titolo esemplificativo): Pressioni o molestie sessuali; Casi di mobbing; Atteggiamenti miranti ad avvilire il dipendente, anche in forma velata ed indiretta; Atti vessatori correlati alla sfera privata della lavoratrice o del lavoratore, sotto forma di discriminazioni. Il Comune si impegna altresì a garantire il rispetto della privacy dei propri dipendenti e collaboratori». Previsti monitoraggio e aggiornamenti del Piano.