Arriva la notizia dell’esonero di mister Antonio Porta. Una decisione attesa dalla piazza, forse da troppo tempo. Dopo ben sette sconfitte consecutive, di cui sei in campionato, arriva il suo sollevamento dall’incarico di allenatore della prima squadra. Antonio Porta è stato sulla panchina per meno di un anno, dove ha avuto la possibilità di subentrare in II Divisione su una panchina scomoda, dopo l’esonero di Campilongo ed il conseguente smantellamento di una squadra costruita per il vertice, e di riuscire a traghettarla contro ogni pronostico in Lega Pro Unica. Nonostante questo risultato eccezionale, non è stato mai amato dalla piazza. Molto amato invece dalla società e quindi da Lello Carlino, che l’ha voluto confermare per quest’anno con un ruolo molto più ampio e di grossa fiducia. Dopo aver accettato il programma sulla famosa età media da schierare in campo, ha costruito la squadra, ha avuto carta bianca su tutte le decisioni, anche extracalcistiche. Molte decisioni discutibili, molte scelte poco chiare. E’ stato, in quest’annata, avversato quasi subito dalla piazza, che non si è mai riconosciuta nel suo modo di fare. Ora non siederà in panchina nelle prossime partite, ma resta una squadra piena di problemi, con una società senza né capo né coda. Il problema non era certo Antonio Porta, almeno non era l’unico problema. Forse con l’esonero a guadagnarci sarà proprio l’allenatore, che oltre a essere sollevato dall’incarico, si è scrollato di dosso anche tutte le responsabilità tecniche future dell’Ischia. Per i tifosi oltre ad un iniziale momento di soddisfazione, continuerà l’angoscia in attesa di capire quale sarà il futuro prossimo della squadra del cuore.