Con questa frase emblematica e di grande significato, la Famiglia di Vincenzo Cenatiempo ha annunciato la sua scomparsa.
Il Preside Vincenzo Cenatiempo ha segnato la storia della Isola di Ischia del secolo scorso.
Si era formato nel Seminario di Ischia, ed era stato, dapprima alunno, di Don Curo Scotti, Sacerdote e Letterato, e poi della Preside Anna Baldino, aveva insegnato materie letterarie nella Scuola Media, poi nel Liceo Classico Giovanni Scotti; indi, divenne Preside della Scuola Media di Barano ed Ischia ed, infine, concluse la sua missione di educatore nella Scuola Media “Giovanni Scotti” di Ischia.
Cultore del Latino e del Greco, era assertore che la cultura classica perfeziona il linguaggio, riporta l’uomo alla consapevolezza del suo ruolo nella società.
Cattolico praticante, egli aveva partecipato nel 1946 alla costituzione della Democrazia Cristiana nella Isola di Ischia insieme ai suoi fondatori Vincenzo Mennella, Antonio Castagna e Giovanni Di Meglio, cui era legato da un rapporto di stretta amicizia.
Vincenzo Cenatiempo era assertore dell’impegno politico dei cattolici per garantire la giustizia sociale, l’aiuto alle classi più deboli ed il rispetto dei diritti dei lavoratori.
Ebbe il sostegno del cugino Sacerdote Vincenzo Cenatiempo, Parroco della Cattedrale, deceduto prematuramente nel 1968, distintosi in iniziative sociali.
Impegnatosi in politica è stato Consigliere ed Assessore del Comune di Barano d’ Ischia dal 1952 al 1993 e Sindaco di Barano d’ Ischia dal 1964 al 1972.
Nel 1964 fu protagonista di una svolta storica nel Comune di Barano d’ Ischia; Segretario della locale sezione della Democrazia Cristiana non ricandidò il Sindaco uscente avvocato Giovanni Di Meglio e così divenne Sindaco.
La sua ultima apparizione pubblica vi è stata nell’Ottobre del 2013 allorquando fu presentata la sua pubblicazione sulla storia del dopoguerra del Comune di Barano d’ Ischia con la azione propulsiva del Sindaco Giovanni Di Meglio, che portando a Barano il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi nel 1952 riuscì da lui ad ottenere la promessa che la costruzione di una strada rotabile per la Piaggia dei Maronti sarebbe stata realizzata nel giro di qualche anno.
Così fu: la Cassa del Meozzogiorno finanziò il progetto e si aprì lo sbocco a mare per il territorio baranese, che a quella epoca aveva la sola attività della viticoltura.
Domani, 27 Dicembre, alle ore 15,30, nella Chiesa della natia Piedimonte, in Barano, saranno celebrate le esequie.
LUTTO CENATIEMPO
Giuseppe Agostino, Michele Conte, Sebastiano Conte, Nicola Di Costanzo, Pasquale Di Massa, Giuseppe Di Meglio, Francesco Garofalo, Gioacchino Mattera, Angelo Monti, che in epoche diverse sono stati Consiglieri Comunali di Barano d’Ischia, condividendo con lui la presenza nella Amministrazione Comunale, rendono omaggio alla memoria del
Preside Vincenzo Cenatiempo
Gia’ Sindaco di Barano d’Ischia dal 1964 al 1972,
Consigliere Comunale dal 1952 al 1993
distintosi per la sua passione politica e per le sue doti di equilibrio e trasparenza nell’interesse dei suoi concittadini.