Pasquale Raicaldo | Uno fa i selfie, anche in macchina. L’altro resta sobriamente al suo posto, salvo poi lanciare frecciatine al cianuro. Uno gioca con gli hashtah, le frasette col cancelletto a uso e consumo dei social: sceglie “vamos Ischia”, in ossequio forse alla dominazione borbonica o al semplice gusto per l’esotico, chissà. L’altro veicola virgolettati con i comunicati stampa, anche perché intanto Giosi Ferrandino, il sindaco, ha altro a cui pensare e gli ha dunque dato carta bianca (o almeno non gli farà fare la figura della testa di legno).
Gianluca Trani da un lato, Enzo Ferrandino dall’altro: a Ischia la politica si infiamma tutt’a un tratto e pazienza se non di discute di massimi sistemi (per quelli c’è il Festival di Filosofia). Accontentiamoci delle frecciatine pepate tra il presidente del consiglio comunale, ringalluzzito dall’accoglienza esclusiva al governatore De Luca, e il vice sindaco, erede designato al trono a meno che – e non è da escludere – non nasca un nuovo aspirante Giosi.
Certo, ad oggi – dopo la sanguinosa (auto)esclusione di Isidoro Di Meglio (che intanto si prende la sua rivalsa contro i gufi, che gli avrebbero causato una distorsione alla caviglia) – i due protagonisti del proscenio sono loro. C’è chi si diverte dietro le quinte (Luigi Boccanfuso) e chi scalpita, ma il duello vero, più con la spada che con il fioretto, è tra Enzo e Gianluca.
E non v’è dubbio che quest’ultimo viva, dopo un lungo periodo di inconsueta sottoesposizione mediatica, un momento di estrema visibilità: ha accolto, con i suoi aficionados (Roberto Albano e Gianni Elia su tutti), il governatore De Luca. Uno scatto in macchina, uno al porto, una mano allo smartphone e un uso non troppo parsimonioso dei social network: ha marcato il territorio, insomma, e c’è già chi accusa Giosi e il gruppo del Pd, che invece s’è abbandonato alla pigrizia. Benché l’arrivo del presidentissimo inducesse a tappeti rossi e (soprattutto) incontri programmatici: al Capricho s’è visto solo lui, Enzo (Giosi preferisce evitare eventi di piazza, e fa bene), e peraltro è rimasto a lungo defilato.
Così, all’indomani dall’apertura della Festa regionale dell’Udc, Gianluca ha potuto comodamente dichiarare che “il presidente De Luca è stato chiaro e si è assunto un impegno dinanzi ad una platea folta e composta anche da addetti ai lavori: ci sono una serie di priorità da affrontare per ridare linfa al sistema Ischia che presenta diverse criticità, e il governatore ha preso ancora una volta l’impegno di affrontarle di petto”.
E nel comunicato – perché i comunicati, “veline” dei giorni nostri, vanno letti tra le righe – ha sottolineato che “lo stesso De Luca si è intrattenuto con Trani sia arrivando nella cittadina termale che poi facendo ritorno a porto d’Ischia prima di ripartire alla volta della terraferma”. Come a dire: lui c’era, la maggioranza ischitana che rappresenta (come lui) il Pd no.
E allora, l’occasione era troppo ghiotta per rimarcare che «è stata l’occasione per discutere di una serie di problemi ed emergenze». Perché «il presidente ha garantito ancora una volta la sua disponibilità a stare vicino all’isola, riconoscendone anche il ruolo di località trainante nell’economia turistica del territorio regionale, ma ha voluto trasferirmi anche un messaggio da estendere alle amministrazioni isolani. Ha apprezzato e non poco l’attenzione dei sindaci verso le problematiche della comunità e per questo ha sollecitato progetti da portare sui tavoli di Palazzo Santa Lucia, per poter proseguire in quella politica dei fatti che da sempre caratterizza l’operato di De Luca. Anzi, presto ci saranno anche tavoli istituzionali in Regione per passare alla fase operativa».
L’asse Trani-De Luca, che peraltro si era già consolidato alla vigilia delle elezioni, quando Gianluca aveva portato a spasso Vincenzo (con capatina sul Castello aragonese), c’è. E sui social non potevano passare inosservati foto e istantanee dei due, sorridenti, tra la gente.
Vittoria mediatica del presidente del consiglio comunale, che studia da candidato alle prossime amministrative? Chissà. Certo, nell’ultimo periodo Gianluca non ha perso occasione per lanciare siluri d’ogni tipo a Giosi e ai suoi, soffiando sui fragili equilibri della maggioranza (destinata a una morte certa, a suo dire) e raccontandone le manchevolezze a tutti, ivi compresi i poveri studenti delle scuole ischitane. Che a un certo punto devo essere stati persino confusi, stritolati nella morsa delle lettere dal contenuto quasi esclusivamente politico: Giosi da un lato, Gianluca dall’altro.
E allora, di fronte alla sovraesposizione di Mister 673 voti («Gli sono costati mille promesse», accusano i detrattori), Enzo Ferrandino ha deciso di distaccarsi dal “low profile” che ne è da anni il suo marchio di fabbrica («Eterno consigliere, non ha mai influito», accusano i detrattori) per lanciare un siluro mica da ridere. Nell’annunciare la sistemazione definitiva del campetto di calcetto nell’area dell’ex Liceo, il vice sindaco ha aggiunto con malcelata perfidia: «Ci lavoravamo già da qualche giorno, anche se non gli avevamo dato risalto. Siamo per la politica dei fatti, non per quella dei selfie o delle polemiche». Fatti, non selfie. Epperò anche lui, Mister “La Dolce Sosta”, ha imparato nelle ultime settimane a saltellare da un evento all’altro, studiando da presenzialista con il chiaro (benché non dichiarato) obiettivo di rendere naturale quella che sarà la sua candidatura.
Ecco, chissà che non siano – queste – le prove generali per un duello non troppo lontano nel tempo. A meno che Ischia non esprima davvero la novità che in molti auspicano e che, ad oggi, non è neanche lontanamente immaginabile.
Personagetti!!!!