È diventato un punto di riferimento per l’Ischia Calcio e la sua posizione a destra, nel 3-5-2, gli consente di dare un valido contributo nelle due fasi di gioco. Silvio Colella, esterno gialloblù, racconta la sua esperienza sull’isola e parla del periodo che vive la squadra.
Partiamo dal tuo arrivo ad Ischia, in corsa e con un nuovo mister. L’arrivo in una nuova squadra è sempre un momento importante. Come ti sei trovato e come ti stai trovando
“L’arrivo a Ischia è stato un mix di emozioni forti: entusiasmo, curiosità, ma anche un po’ di pressione, soprattutto perché sono arrivato in corsa e con un nuovo mister. In queste situazioni devi adattarti in fretta, capire subito lo spogliatoio, le dinamiche, e metterti a disposizione. Devo dire però che il gruppo mi ha accolto benissimo, c’è grande unità e voglia di fare. Con il mister il rapporto è subito stato diretto e chiaro: sa quello che vuole e questo aiuta tanto a entrare nei meccanismi. Oggi posso dire che mi sto trovando molto bene, sia con i compagni che con lo staff. C’è un buon ambiente e tanta voglia di raggiungere gli obiettivi.”
Il momento dell’Ischia è un po’ “sospeso” tra buone prestazioni, qualche proprio no, qualche altra meglio. Che idea ti sei fatto di questo momento
“È vero, il momento dell’Ischia è un po’ “altalenante”, ma credo sia normale in un percorso di crescita come il nostro. Abbiamo dimostrato di avere qualità, sia individuali che di squadra, e in tante partite lo abbiamo fatto vedere. Allo stesso tempo, ci sono stati momenti in cui non siamo riusciti ad esprimere al meglio quello che preparavamo durante la settimana. A volte manca quel pizzico di cattiveria o concentrazione nei momenti chiave, ma l’atteggiamento del gruppo è sempre positivo, e questo è fondamentale. L’idea che mi sono fatto è che siamo una squadra con potenziale, ma che deve trovare quella continuità che fa la differenza. E ci stiamo lavorando ogni giorno.”
Tra Fidelis Andria e Manfredonia ci passa il “mare”, consentimi il termine pensando alle prestazioni. Qual è il tu commento
“Hai perfettamente ragione, tra Fidelis Andria e Manfredonia c’è davvero un “mare” in mezzo, soprattutto a livello di prestazione. Contro la Fidelis abbiamo fatto una grande partita, con personalità, intensità e idee chiare. È stata una gara che ci ha dato consapevolezza. Poi però arriva Manfredonia, ed è come se si fosse spenta la luce. Siamo stati sotto tono, poco cattivi, meno lucidi. E queste cose, in un campionato così equilibrato, le paghi. Il commento che mi viene da fare è che dobbiamo imparare a restare sul pezzo, sempre. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia nemmeno per un attimo, perché ogni partita è una storia a sé, e nessuno ti regala niente.”
Nuova società, nuova posto (un’isola tra l’altro) e nuovo mister. Quanto incidono questi fattori secondo te
“Incidono, certo. Cambia tutto: ambiente, abitudini, modo di lavorare. Ma se il gruppo è unito e lo staff ha idee chiare, ti adatti in fretta. E qui ci sono tutte le condizioni giuste”.
Sabato arriva il Costa d’Amalfi, gara importante. Come la state preparando e come la state vivendo
“La stiamo preparando con grande concentrazione, sappiamo bene quanto sia importante questa partita. Abbiamo voglia di riscatto, di dimostrare chi siamo davvero. In settimana stiamo lavorando bene, curando ogni dettaglio, sia tattico che mentale. Il Costa d’Amalfi è un avversario tosto, ma abbiamo fiducia nei nostri mezzi, consapevoli che dobbiamo dare tutto per portare a casa un risultato importante.
Com’è vivere sull’isola con il mare attorno?
“È qualcosa di speciale. Vivere sull’isola ti regala tranquillità e un contatto continuo con il mare che ti rilassa anche nei momenti più intensi. Ti dà equilibrio, anche fuori dal campo”.