Si celebrerà ad Ischia il processo a carico di Simone Conte per la morte di Manuel Calise. La dottoressa dr.ssa Federica De Bellis, al termine dell’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per l’imputato e ha fissato il processo innanzi al Tribunale di Napoli, Sezione distaccata di ISCHIA, in composizione monocratica, per l’udienza del 24.05.2023 ore 09.00.
Martedì mattia si è svolta, finalmente, l’udienza preliminare e Simone Conte, come aveva annunciato il difensore Antonio De Girolamo si è sottoposto ad interrogatorio durante il qualche ha detto “di ricordare tutto fino all’impatto, poi una grande luce e poi nulla più”. Ancora Conte, ha dichiarato di procedere “a velocità moderatA2.
Il giudice della sezione distaccata di Ischia dovrà emettere la prima sentenza a carico di Simone Conte, accusato di omicidio stradale per la morte di Manuel Calise avvenuta il 2 dicembre 2021 sulla litoranea che collega Casamicciola e Lacco Ameno. Un impatto terrificante tra la Panda guidata dal Conte e lo scooter su cui viaggiava il diciassettenne, che non aveva lasciato scampo al Calise. L’ennesimo tragico incidente che vide come vittima un giovanissimo e che lasciò attonita e sgomenta la comunità isolana.
Simone Conte è a giudizio: «Perché cagionava per colpa la morte di Calise Manuel, con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, in particolare degli artt. 142 e 143 del d.l. n. 285/1992 (cd. Codice della strada), relativi ai limiti di velocità dei veicoli a motore ed alla posizione dei veicoli sulla carreggiata. Segnatamente il predetto, conducente del veicolo Fiat Panda, percorrendo la SP 270 (via Litoranea), direzione Forio d’Ischia, alla velocità compresa tra i 70 e i 75 km/h (di gran lunga superiore al limite fissato in 50 km/h), giungendo in prossimità di un tratto curvilineo, invadeva la corsia opposta, impegnata dalla vittima, che si trovava a bordo del motociclo Honda SH e, dopo averne urtato la porzione anteriore della fiancata sinistra, lo sbalzava oltre il margine destro della carreggiata, facendolo rovinare sulla scogliera sottostante; in tal modo ne determinava la morte post-traumatica conseguente a lesioni toraciche parenchima/i, addominali multiple e cranio encefaliche».