giovedì, Novembre 28, 2024

Sisma. Al via il recupero delle Campane dell’Addolorata. Parte la rimozione del vecchio campanile

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Un recupero frutto del lavoro certosino del già Commissario all’Emergenza Giuseppe Grimaldi sostenuto dal conforto del compianto Parroco Don Vincenzo Avallone, della Dottoressa Ania Iacono della Università Federico II di Napoli e della Dottoressa Lucia Annicelli della Biblioteca Antoniana di Ischia. 5 mila euro e sei giorni di intervento stimati. Le operazioni di messa in sicurezza curate dall’Ingegnere Vincenzo Mattera nell’ambito del più ampio intervento per la riapertura di Via D’Aloisio e delle sue traverse, le ultime zone ancora ricadenti nell’area rossa del Cratere. I lavori, questi ultimi, affidati per complessivi 731.361,85 euro alla ditta Edera Costruzioni srl di Parete

IDA TROFA | Saranno recuperate questa mattina le Antiche Campane della Chiesa di Santa Maria dei Suffragi a Casamicciola Terme. O almeno si lavorerà per farlo.Cominceranno infatti oggi e dureranno ben sei giorni, secondo le ottimistiche previsioni dei progettisti, le operazioni di messa in sicurezza del Campanile della Chiesa del Purgatorio sita nel cuore del sisma, fulcro dell’immane tragedia del 21 agosto 2017.

Da qui i lavori funzionali al disgaggio e posa a terra dei quattro elementi bronzei che compongono la torre campanaria del complesso sotto il cui fregio trovò la morte Lina Balestrieri e posto sotto sequestro all’indomani della tragedia.

Un recupero frutto del lavoro certosino del già Commissario all’Emergenza Giuseppe Grimaldi che fortemente volle inserire il recupero delle quattro campane, dimenticate da tutti e mollate come rifiuto senza valore dalla Soprintendenza e della Curia stessa. Grimaldi prima di concludere il suo incarico a capo del terremoto, nella terza ed ultima rimodulazione del suo piano di interventi per l’emergenza sisma stanziò le somme necessarie prevedendo l’intervento di rimozione di 4 capane alloggiate nel campanile pericolante, risalenti 2 al 1695 e 2 al XVIIl secolo, e di messa in sicurezza della medesima chiesa.

731.361,85 euro alla ditta Edera Costruzioni srl di Parete.

Per il solo recupero e messa in sicurezza delle quattro campane alloggiate nella torre campanaria fu stanziato un complesso di 5 mila euro ed un tempo di intervento di 60 giorni. Ottenuto già nel febbraio 2018 il dissequestro dell’immobile, a curare in queste ore la messa in sicurezza l’Ingegnere Vincenzo Mattera e l’Ingegnere Giuseppe Mattera.Sul posto anche il sindaco Giovan Battista Castagna, l’UTC dell’ing Mimmo Baldino e L’arch.Stefania Paparatti. Le operazioni si inseriscono, infatti nel più ampio intervento per la riapertura di Via D’Aloisio e delle sue traverse, le ultime zone ancora ricadenti nell’area rossa del Cratere. I lavori, questi ultimi, affidati per complessivi 731.361,85 euro alla ditta Edera Costruzioni srl di Parete. Non suoneranno più a festa, forse non scandiranno neppure più il suono cupo della morte del suo gregge, ma almeno saranno al sicuro dopo aver scandito per decenni il tempo di questi luoghi. Aver riempito i giorni e ridestato le membra di una comunità che al 26 maggio 2020 non c’è più.

Un giorno che non dimenticheremo

Questo sarà un giorno che non dimenticheremo, un giorno che la gente del Majo e di La Rita non dimenticherà. Nulla è stato più come prima dal 21 agosto e nulla lo sarà mai più. Il Purgatorio saluta il suo Campanile, la sua vecchia chiesa, riabbraccia le campane e ringrazia chi ha consentito un miracolo minuscolo in uno sconfinato deserto di devastazione pietre poste alla rinfuse che nessuno potrà mai risistemare. Servono, potere e soldi, azioni ed interventi in deroga. Cose del quali al momento siamo sprovvisti. Serve curare i particolari ed i dettagli per poter finalmente recuperare un quadro di insieme. Partiamo dalle piccole cose. Riapriamo dalle campane affinché il loro suono muto e dimenticato in questi tre lunghi anni ci risvegli dal torpore.

L’Architetto Giuseppe Grimaldi per questo si adoperò. Si adoperò per le piccole campane di Casamicciola, per una fedele ricostruzione storica dei luoghi attraverso il conforto del compianto Parroco Don Vincenzo Avallone, della Dottoressa Ania Iacono della Università Federico II di Napoli e della Dottoressa Lucia Annicelli della Biblioteca Antoniana di Ischia. A testimonianza che le cose bisogna volerle perché accadano. Nulla è per caso.

Oggi si compie il primo passo per strappare finalmente anche via D’Aloisio dalla Zona Rossa. Tutto è ancora molto più difficile e complicato. Ma questa è l’Italia, questa è l’isola del dramma e dell’inconcludenza amministrativa. E’ il paese dove bisogno aggrapparsi alle piccole cose, i sassi che ci aiuteranno a smuovere le montagne e farci largo tra le macerie di questo dramma irrisolto. Per sperare ancora, per non arrendersi mai.Ripariamo da qui, affinchè le cose, la ricostruzione finalmente accada.

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