Il giornalismo è fatto di buone relazioni, di fonti, di esclusive, di notizie date prime. E oggi, per noi de Il Dispari, è un giorno di soddisfazione professionale. Di grande soddisfazione. Un modo per mettere in chiaro – se ancora ce ne fosse bisogno – certe argomenti. Veniamo alla sostanza dei fatti: “Mons. Gennaro Pascarella, Amministratore Apostolico della Diocesi di Ischia, in comunione con il Vescovo Eletto di Pozzuoli e di Ischia, Mons. Carlo Villano”, ha comunicato le nomine che cambiano gli equilibri della Diocesi. Mettono una pezza a colori sui disastri fatti lo scorso anno e consentono – allo stesso tempo – una uscita di scena del Vescovo Pascarella meno rumorosa. Di certo meno rumorosa non tanto del suo ingresso, bensì del suo “stare”.
Delle nuove nomine, almeno quello più importanti, nell’edizione di ieri vi abbiamo raccontato il succo. Serviva solo l’ultima conferma, quella che è arrivata ieri pomeriggio.
“Il Rev.do presbitero don Gioacchino Castaldi parroco della Parrocchia di S. Maria delle Grazie in S. Pietro – Ischia”
Ieri vi abbiamo scritto: “Partiamo da Don Agostino Iovene. In questi giorni ho letto delle porcherie difficili da ripetere. Contro Agostino, quando era davvero potente, ne ho scritte tante e, sono sincero, nel suo caso ho scritto l’unica cosa di cui mi pento ogni giorno ed è sempre il momento opportuno per chiedere scusa (non solo a lui!), ma le cose lette in questi giorni sono anonime e ingiuste. Don Agostino è arrivato al suo stop e al suo posto, stando i rumors, dovrebbe arrivare da Lacco Ameno don Gioacchino Monti. Parroco di esperienza, con capacità gestioni sicure, ben visto in curia e che potrebbe sostenere il peso di una parrocchia meno impegnativa rispetto agli impegni delle sette chiese di Lacco Ameno”
il Rev.do presbitero don Carlo Candido parroco della Parrocchia di SS. Annunziata in S. Maria delle Grazie – Lacco Ameno, con il Rev.do presbitero don Antonio Mazzella vicario parrocchiale;
A Lacco Ameno, invece, al posto di Don Gioacchino, da un patrono all’altro, dovrebbe – il condizionale è sempre molto d’obbligo – don Carlo Candido. Per il parroco di San Giovan Giuseppe, cacciato dalla sua parrocchia e dalla sua comunità per un errore proprio di Pascarella (leggeremo tra poco che lo ha ammesso lui, ndr) un’altra sede di qualità. Quella dell’altra patrona dell’Isola e di un altro Santuario, quello di Santa Restituta. Carlo conserverebbe la possibilità di fare ancora “u mast e fest” e sarebbe anche (con le batterie ricaricate, tra l’altro) pronto per sostenere l’impegno delle sette chiese di Lacco Ameno e di tutti gli altri impegni come l’ufficio della comunicazione e come la “patata bollente” delle Congreghe di Casamicciola”. La nomina di Pascarella, aggiunge anche un altro cambiamento, ovvero lo spostamento di Don Antonio Mazzella. Il giovane Mazzella, infatti non si è mai integrato nella sua “missione” foriana e non ha mai trovato in Don Beato Scotti quel parroco su cui far leva. In questa fase di “parroco-mercato”, Don Carlo Candido fa la sua plusvalenza e porta a casa un giovane che potrebbe dargli una mano. Magari iniziando con una seria attenzione e cura della Cappellania del Rizzoli che, di fatto, è trasformata solo in una sala di attesa. Questo a voler essere buono. A voler essere onesti, invece, forse per don Mazzella è arrivato il tempo di “imparare” a fare il prete sul serio e gli serve un corso di correzione e aggiornamento professionale che gli faccia perdere quella spocchia che non si addice alla professione scelta.
il Rev.do presbitero don Pasquale Trani parroco della Parrocchia di S. Maria Assunta – Ischia;
Nell’edizione di ieri vi abbiamo raccontato che: “Ultimo, ma solo in ordine di elenco, sarebbe il cambio che vedrebbe protagonista un altro prete molto discusso della nostra diocesi: quel prelato divisore di Don Pasquale Trani. Per Pasquale sarebbe arrivato il tempo di cambiare e di lasciare (in santa pace, qualcuno dice) la Parrocchia di Barano. Per Trani, il compito di far nascere (e non state a pensare alle voci che si sono in giro) un “nuova” parrocchia ad Ischia Ponte. Si, al posto di Carlo Candido. Per Trani, una mission resa anche più facile dalla desertificazione che è riuscito a creare Don Gaetano Pugliesi. Quasi un’Attila, pensando a cosa è oggi quella creatura creata da Carlo Candido”. La storia della parrocchia di Ischia Ponte è molto complicata. Quello che è riuscito a combinare il Vescovo Pascarella è da ricordare. Ma ora c’è una creatura da far nascere, come direbbe qualcuno e, forse, stando alle voci del paese, nessuno potrebbe essere più adatto di Don Pasquale Trani. In alcuni frangenti è anticipato dalla “gloria” che lo precede. L’essere stato ordinato insieme con Don Carlo, averlo “vissuto”, forse, potrebbe essere quell’ingrediente particolare che potrebbe consentire alla parrocchia del patrono di Ischia di poter rivivere quello splendore che aveva fino ad un anno fa. Ma anche qui, vedremo cosa succede. E come si dice, auguri e figli maschi…
il Rev.do presbitero don Luigi Trani parroco delle Parrocchie di S. Maria La Porta e di Maria SS. Madre della Chiesa e Amministratore parrocchiale di S. Sebastiano Martire – Barano d’Ischia, costituende un’“unità pastorale” con il Rev.do presbitero don Paolo Buono vicario parrocchiale;
Ieri vi abbiamo scritto: “Sempre secondo le voci di paese, infatti, Don Paolo Buono potrebbe essere in pole position per lasciare San Pietro e salire a San Rocco. Una salita in “compagnia”. Secondo i rumors, infatti, sembra che don Luigi da Piedimonte, dopo le sue escursioni lontane dallo scoglio avrebbe ritrovato quel filo importante per dare una mano. Vedremo…” Anche in questo caso avevamo visto molto bene ma la scelta di Pascarella è andata nella direzione della “riduzione delle parrocchie”. Il vescovo che a settembre lascerà la nostra diocesi, infatti ha deciso di unire in “unità pastorale” le parrocchie di Barano e di Piedimonte guidate da Don Luigi Trani che dovrà formare e allenare la new entry della Diocesi, il giovane prete don Paolo Buono.
il Rev.do presbitero don Antonio Scala parroco delle Parrocchie di S. Giorgio Martire e della Natività di Maria SS. – Barano d’Ischia, costituende un’“unità pastorale” con il Rev.do presbitero don Carlo Busiello vicario parrocchiale.
Stessa sorte per le parrocchie di Testaccio e dello Schiappone. Anche qui una “unità pastorale” che semplifica il modo di fare chiesa ad Ischia. “Nel mese di settembre i Rev.di presbiteri inizieranno il loro ministero pastorale nelle nuove destinazioni” è la frase finale del comunicato di Pascarella.