Sono ormai giorni che non si placano le polemiche ed i malumori per la conduzione dei lavori pubblici e i ritardi maturati che impediscono la vivibilità e sopratutto la ripresa delle attività imprenditoriali in vista dell’estate. Martedi si è tenuto un infuocato incontro in Municipio. Le imprese alberghiere, o meglio quel che resta delle tante imprese che prima caratterizzavano il paese, hanno protestato vivamente con l’amministrazione Castagna per le condizioni in cui versa la zona alta tra il Maio e la Sentinella. Una zona da mesi, ormai ,isolata a causa dei Lavori in via Sassolo ed abbandonata al suo destino . Lavori infiniti sembrerebbe. Infatti nessuna indicazione, tranne i divieti ballerini di transito, indicano una luce oltre il tunnel. Di che lavori si tratta, chi sia il responsabile e quando devono essere consegnati e conclusi nessuno pare saperlo ufficialmente.La cartellonistica prevista per legge è assente sui luoghi di lavoro! Neppure il Municipio ha saputo spiegare ai cittadini intervenuti quale tipo di vello e copertura avrà il manto stradale. Ovvero quello previsto dalla sovrintendenza ai beni architettonici ed ambientali per un auspicabile recupero dei luoghi come da progetto iniziale o quelli che consentiranno economie di spesa, spartizioni di prebende e qualche soddisfacimento in termini di promesse elettorali. Gli albergatori e qualche commerciante ha chiesto di conoscere lo stato di avanzamento dei lavori ed il programma del governo locale al fine di poter iniziare, o almeno di provare a farlo, la stagione estiva.
Le incognite ed i dubbi, però, sembrano le uniche certezze di questa vicenda.
Ieri mattina alcuni bambini della zona hanno avuto difficoltà ad andare a scuola persino a piedi, lo scavo proprio all’imboccatura della strada, realizzato gioco forza dagli operai, ha reso difficile l’attraversamento pedonale, per lunghi minuti non è stato possibile transitare neppure a piedi nell’unico tratto percorribile per raggiungere gli istituti scolastici. Non tutti hanno le auto o mamma e papà che possono accompagnarli percorrendo altre strade!
Disagi insormontabili per una realtà,la zona alta, preda, da settimane di lavori pubblici, certamente necessari, ma nella totale assenza di organizzazione. La via Sassolo è stata chiusa completamente al traffico dalle 7,00 del mattino alle 18,00.
Via D’Aloisio a senso unico, via Nizzola chiusa ed in teoria accessibile solo ai residenti.
” La mattina si va nel panico!Non vi dico il caos ed il blocco che c’è. L’inferno. Uno schifo”– ci dice una cittadina della zona.
Per raggiungere il posto di lavoro, le scuole, il municipio ed i principali centri la direzione obbligata è Lacco Ameno, o addirittura Forio se le strade sono interessate dai lavori.
Assurdo!
La mattina i più piccoli per raggiungere la scuola, lo dicono i fatti, fanno fatica e le uniche strade libere sono completamente intasate.
Forse oltre la sterile propaganda elettorale, con tutti i soldi sperperati sin qui non sarebbe stato il caso di pensare davvero ad uno scuola bus almeno per le zone alte e liberare le arterie negli orari di punta?
A cosa serve quel “mausoleo” giallo che si teneva come obelisco nelle pertinenze del Comune al Palazzo Bellavista?
Se non funziona sarebbero bastate poche centinaia di euro per chiedere ai Tassisti, ai privati con rimesse ed autonoleggi di svolgere in vista dei lavori il servizio scuola bus, organizzare, perchè no, un piedibus.
Ma Forse questa è fantasocietà! Fantapolitica…
Forse questa è politica che non fa interesse, che non porta guadagni e voti?
Da giorni non esistono collegamenti pubblici, da ore la zona è senza collegamenti elettrici e neppure telefonici. La cosa sta gettando letteralmente nello sconforto i cittadini eppure nessuno se ne fotte!
La ditta che si occupa dei lavori all’atto di accettare l’appalto ha acquistato i materiali e la pavimentazione, un amministrazione degna, un direttore dei lavori che non faccia solo i suoi interessi ma quelli dell’intera comunità avrebbe fatto si che la posa in opera del manto stradale e dei basoli fosse già stata realizzata. Senza cercare strataggemmi, senza forzare la mano in direzioni e metodi che nulla hano a che fare con l’interesse pubblico.
Intanto le zone alte, sopratutto Piazza Maio e La Rita sono ostaggio della totale assenza di programmazione.
E cosi, ne siamo, certi, sarà fino al termine dei lavori.
Tanto la zona è già morta e continuerà ad essere distrutta anche da queste stoltezze.