Gaetano Di Meglio | Quando a Forio ci sono di mezzo i Della Speranza e i figli di Cuscitiello da Serrara Fontana non ce n’è per nessuno. Quello che vogliono, ricevono. Qualcuno ha scambiato il Comune di Forio per il culo di una gallina che sputa uova d’oro in grande quantità.
Questa è la volta della grande area di Via Baiola dove, attualmente, vengono parcheggiati gli autobus (senza targa) della ditta Ischiabus srl una società di Giorgio Di Scala, Ciro Messina, Francesco Mattera, Giovanni Mattera, Antonio Coppa e di Arcamone Massimo che è anche l’amministratore.
Un’area, questa, che grazie alla relazione tecnica del geometra RAFFAELE BUONO (per tutti Lello) in occasione dell’istanza di accertamento di conformità paesaggistica ai sensi del disposto degli art. 167e 181del Testo Unico dei Beni Culturali, ha avuto il suo parare positivo rilasciato dalla Soprintendenza di Napoli, quando il funzionario era il dottor ALDO IMER. Una parere positivo, questo della Soprintendenza di Napoli, che tra l’altro, prevedeva la VINCOLANTE PRESCRIZIONE CHE VENGA TUTELATA LA PIANTAGIONE AUTOCTONA.
E, ancora, la previsione che “L’Amministrazione comunale interessata in ragione della necessità di adempimento del potere di vigilanza in materia edilizia ed urbanistica vorrà verificare altresì il puntuale rispetto delle prescrizioni impartite in sede di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.. Si evidenzia che le opere risultano, in ogni caso, non assentibili se relative ed incidenti su ulteriori aree, manufatti o parti di essi abusivamente modificati/realizzati e non sanati. Al Comune e demandata la verifica della legittimità dello stato di fatto del sito e dei manufatti esistenti”.
Alla fine, di tutto questo, come si vede dalle foto, non c’è niente. Tante belle parole che restano scritte sulla carta ma che non vengono prese in considerazione.
Però, attenzione, prima di andare avanti nel racconto è interessante riportare un passaggio della relazione tecnica del geometra Buono: “A tal proposito l’istante intende provvedere anche alla riqualificazione e mitigazione dell’opera, non visibile né dalla strada, in quanto sottoposta alla stessa, né da punti di massima panoramicità, attraverso la rimozione del massetto in calcestruzzo e la riconduzione della rampa stessa in terra battuta, come evidenziato nella documentazione tecnica allegata, nonché ad una ulteriore intensificazione della piantumazione di essenze tipiche della macchia mediterranea.”
Alla faccia delle intenzioni dell’istante. Ischiabus voleva rimuovere il massetto in calcestruzzo che è attualmente la rampa di accesso al fondo e voleva piantare essenze tipiche della macchia mediterranea.
Il massetto è rimasto là! I bus ci sono arrivati e ora arrivano anche le auto e i due ruote sequestrati e presi con il carro attrezzi.
Una storia “triste” che continua e che schiaccia tutti quelli che si sono messi in mezzo.
Ne sa qualcosa il dirigente “incaricato”. Secondo alcuni rumors, infatti, sembra che ci sia voluta più di una pressione del “Papa” affinché arrivasse l’ok. Gli uffici preposti, infatti, erano restii a dare il parere favorevole, sia perché la rampa d’accesso in calcestruzzo non era stata eliminata (come aveva proposto l’istante) sia perché si sarebbe autorizzato (come poi è avvenuto, chissenefrega delle regole) un assurdo. Ovvero si è dato l’ok ad un’area in cui dovrebbero accedere mezzi pesanti attraverso una rampa in terra battuta! Ma a Forio è tutto possibile. Perché?
Perché è giusto parlarvi, a questo punto, dell’altro aspetto che riguarda questa vicenda.
Una vicenda che si lega a doppio mandato con il grande amico del sindaco Francesco Del Deo.
La giunta del Comune di Forio decide il 16 luglio 2021 di avviare l’attivazione del “servizio di rimozione, deposito custodia, ai sensi dell’ art.159 del d.lgs. n.285/92, dei veicoli che sostano in violazione alle norme del codice della strada” approvando il proprio atto di indirizzo con la delibera numero 86/21
Un mesetto prima, il 19 giugno, guarda caso, si costituiva la Green Mobility srl una società con sede in Forio, Via Baiola, 196.
Una srl composta da tre soci: Ischiabus srl, Della Speranza Claudio e Della Speranza Amedeo.
E non finisce qui. Con atto del Notaio Regine, in merito alle particelle di cui sopra, i “nuovi soci” hanno costituito dei diritti a titolo gratuito consistenti nell’usufrutto dei terreni agricoli a favore della società di Della Speranza (la nuda proprietà alla Ischia bus) nella quale Ischiabus è solo un socio!
E, per magia, ovviamente la società AUTOSERVIZI NAPOLI SRL, a cui il comune ha affidato il 30 luglio “in via sperimentale il servizio di rimozione, deposito e custodia veicoli art. 164 e ss. del d.lgs. 50/2016” ha individuato l’area giusta.
L’affidamento del servizio, infatti, subordinava l’avvio del servizio “alla individuazione ed alla comunicazione al Comando di Polizia Municipale della disponibilità di area di custodia e relativi titoli di proprietà/possesso coerenti alla destinazione d’uso”
Ops, secondo l’agenzia delle entrare, infatti, la Green Mobility srl, la “nuova” società di Della Speranza ha l’usufrutto su zone a “vigneto” e “seminativo”. Non certo a parcheggio di autobus e per il deposito e la custodia veicoli art. 164 e ss. del d.lgs. 50/2016”.
Ma davvero basta una semplice CILA per avere un cambio di destinazione d’uso? Sembra molto strano, ma conosciamo i personaggi. Eggià, appunto perché li conosciamo, ci siamo chiesti come mai il comune abbia rinunciato all’agio del 10% offerto da AUTOSERVIZI NAPOLI SRL. La motivazione è quella di aver un ribasso della tariffa, ma gli incassi? Dove vanno a finire? Quanto paga AUTOSERVIZI NAPOLI SRL a Green Mobility per l’uso dell’area di Baiola?
Su questo non abbiamo risposte, però vi possiamo dire che se questa sera, o domani, il carro attrezzi di prende la vostra auto, sappiate che dovete andarla a riprendere in un terreno con una rampa da eliminare e destinato a “vigneto”…
IL PASSATO. La rampa di calcestruzzo
L’accesso a questi terreni, anni fa, fu oggetto di un sequestro per la realizzazione abusiva del varco con l’apposizione di cancello e la realizzazione della rampa di accesso in calcestruzzo. Successivamente, l’area viene dissequestrata dopo autorizzazione paesaggistica in sanatoria che la Soprintendenza ha rilasciato prescrivendo che venga eliminata la soletta in cemento realizzata per la rampa d accesso. Purtroppo, però, allo stato, non solo è presente la rampa con la soletta in cemento, ma nei terreni sono parcheggiati decine di pullman della Ischia Bus senza targa. Il tutto in terreno agricolo per cui nessun ente ha autorizzato il cambio di destinazione! Potrà mai una C.I.L.A. superare gli strumenti di pianificazione territoriale per il cambio di destinazione a parcheggio?
IL FUTURO. Aspettando i camion della NU.
Leggendo l’oggetto sociale della società di Della Speranza, si legge che la società “ha per oggetto le seguenti attività: – la gestione di aree destinate a parcheggio, unitamente alla fornitura di tutti i relativi servizi connessi ed accessori, per ogni tipo di veicolo ivi compresi i mezzi della nettenza urbana, gli autobus ed i mezzi di trasporto industriali; – la fornitura di servizi di manutenzione e rimessaggio per ogni tipo dei veicolo ivi compresi i mezzi della nettenza urbana, gli autobus ed i mezzi di trasporto industriali». E’ tutto chiaro, a breve i camion della NU arriveranno in Via Baiola! E’ quasi tutto pronto! Manca solo la monnezza!
Basta questi favoritismi .un po’ di dignità
Fate proprio capire che il comune di forio un bancomat solo per poche famiglie smettetela …….
Cosa sarà peggio? L’immondizia a Zaro (c’è sempre, vero?) o alla Baiola? Penso che Zaro va liberata al più presto. Altra zona non c’è vista la cementificazione generale e quindi… opto per la Baiola.