Ida Trofa | Stessa spiaggia, stesso mare e stessi ombrelloni ruba posto. Così, canonici, come i bagni d’estate si ripropongono le querelle sulla sabbia negata e i posti occupati sin dall’alba con arredi balneari, ma senza che nessuno ne fruisca. E’il caso della spiaggia libera della Chiaia. Un caso che segnaliamo da anni e che pure non è mai stato risolto dalle istituzioni. Evidente le omissioni di chi dovrebbe intervenire e non lo fa nonostante gli esposti e le richieste in tal senso.
Già alle 6 di mattina sul lungomare di Forio presso la spiaggia della Chiaia, anche il tratto pubblico è pieno di sdraio e ombrelloni, benché non ci siano ancora bagnanti, ma pronte per l’uso di chi ne faccia richiesta. Ovviamente dietro apposito corrispettivo in danaro. Una moda tutta nostrana quella di impegnare anzitempo i fazzoletti sabbia migliori che si chiama “occupazione abusiva” o furto di sabbia, scelga il lettore. Fatto sta che la questione anima il dibattito di chi, complice anche la calura di queste settimane, vorrebbe godere di un po’ di bagni rinfrescanti e di pubblici beni. Una missione quasi impossibile.
“Come ogni anno la spiaggia della Chiaia viene occupata da ombrelloni di persone prepotenti che occupano la spiaggia e poi si presentano all’ora di pranzo se tutto va bene- ci spiega il lettore che documenta questo malcostume con tanto di foto e video-da tempo il mio auspico è che portando l’attenzione dell’opinione pubblica la questione, finalmente qualcuno intervenga mettendo fine a questo assurdo modo di fare. Si tratta di soprusi, a mio giudizio. Da soli, però non possiamo difenderci!”.
A quanto ci è dato apprendete la spiaggia, molto frequentata dalle famiglie è letteralmente preda di privati imprenditori abusivi, qualcuno molto improvvisato e anche pericoloso, ma anche dai maleducati che piantano le proprie cose vicino al mare impedendo agli altri di usufruire degli spazi, a discapito di chi, invece, vorrebbe godere liberamente delle bellezze marine. Si tratterebbe di alcune persone dedite al fitto conto di terzi di ombrelloni e lettini sistemati sulla spiaggia libera che da anni avvelenano il clima del popolare lido turrita.
Finora ogni intervento era risultato vano puntualmente al termine di ogni accesso della Guardia Costiera, dei Carabinieri, Comune, UTC, scampato il pericolo si ritorna punto e a capo.
Da tanto, troppo tempo orami, al fenomeno degli stabilimenti balneari che occupano abusivamente aree che dovrebbero essere lasciate alla spiaggia libera, si aggiunge un altro fenomeno, i “lidi abusivi” che tolgono ancor più spazio, quindi, alla pubblica e gratuita fruizione dei bagnanti. A questo punto è chiaro, quanto siano indispensabili azioni mirate, con interventi repressivi forti che possano dissuadere una volta e per tutte questi “ladri“ di sabbia e mare impenitenti.
Ma lungo la spiaggia di San Francesco controlli mai?
Ma fargli trovare tutto a mare no..eh?