venerdì, Settembre 20, 2024

Sport. Amato contro Buonocore: Sul caso Longo è stato fuori luogo. L’ho detto anche a Taglialatela”

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Dopo la conferenza di Buonocore, ho fatto una telefonata al presidente Taglialatela in cui ho voluto chiarire società-società, senza mettere ulteriori persone in mezzo, la vicenda perché non mi è piaciuta assolutamente. Per dire delle cose bisogna e viverle

La delusione per la sconfitta in semifinale di Coppa, il lavoro di mister Angelo Iervolino, il caso spinoso riguardante Michele Longo e gli obiettivi stagionali del Real Forio. Settimane particolari ed intense per i colori biancoverdi, con gli impegni affrontati e le parole dette fuori dal campo.

Ci ha pensato Luigi Amato, numero uno della società, a fare chiarezza e a raccontare l’ultimo periodo che ha vissuto il club isolano, partendo dal ko di Sarno: “Purtroppo, considerando come si è chiusa l’esperienza in Coppa, nel doppio confronto meritavamo qualcosa in più. Abbiamo testimonianze anche dei tifosi della Sarnese e degli addetti ai lavori. Perdere così la possibilità di giocarsi la finale, a cinque minuti dalla fine per una deviazione, fa male. Il terzo gol non lo considero, i giochi erano ormai chiusi. L’autogol ci ha penalizzato. Abbiamo preso il primo gol per una disattenzione difensiva abbastanza evidente. Questo verdetto fa male perché la squadra ha reagito e giocato bene, ha creato tanto e c’è stata anche l’occasione per fare il 2-1 con Pelliccia e con Acosta. Anche dopo la seconda rete della Sarnese, abbiamo avuto la chance per pareggiare di nuovo con Carissimi sul finale. È andata così, ma è stata una bella giornata, per me storica perché ha riportato tanti tifosi e famiglie al seguito della squadra. È stata una giornata importante per Forio e per i foriani che hanno ripreso quell’orgoglio che mancava da un po’ di tempo, quella passione che latitava da qualche anno. Questa partita ha dato la possibilità di riavvicinare i tifosi alla squadra. Le testimonianze a fine partita ci fanno capire che abbiamo imboccato la strada giusta”.

Il Forio ora si tufferà sul cammino nel girone di Eccellenza, ma nell’ultimo weekend la squadra ha osservato una giornata di riposo dopo l’esclusione del Casoria dalla competizione: “La sosta in campionato è arrivata probabilmente al momento giusto, tanti calciatori hanno sentito molto questa partita di Coppa, Filosa e Arcamone per citarne due. Questa pausa è importante perché ci permette di smaltire la rabbia per non aver raggiunto questa finale, ma non perché dovevamo raggiungerla per forza ma perché la meritavamo per il percorso fatto. Ricarichiamo le batterie e da mercoledì penseremo soltanto al campionato, partendo da Aversa e provando a vincere tutte le partite, sono ormai come finali per il Forio”.

Il presidente Amato ha parlato anche di eventuali riflessioni sul lavoro tecnico dopo una prima parte di stagione altalenante: “Si pensa sempre a qualsiasi cosa per il bene del Forio. Chi mi conosce sa che sono una persona che dà agli altri la possibilità di portare avanti un progetto senza stress, non vado ad interferire. Non sono un presidente che cambia allenatore se una partita va storta. Penso che si debba dare tempo alle persone di poter portare avanti il progetto. È normale che nel momento in cui ci fossero state delle situazioni tali che ci facevano capire che non c’erano alternative, purtroppo in quei casi non puoi cambiare una rosa intera e chi paga di conseguenza è l’allenatore. Ripeto, ho avuto sempre massima fiducia in Iervolino. È un allenatore con una forte conoscenza del calcio, è un ottimo motivatore dello spogliatoio e riesce a dare le giuste motivazioni. È vero che comunque su alcune cose ci possono essere state delle valutazioni che andavano fatte in maniera diversa, ma bisogna stare alle decisioni dell’allenatore, del direttore sportivo e del direttore generale nel momento in cui li scegli. Poi se le cose non vanno bene, bisogna fare valutazioni del caso. Se mi affido alle persone, do massima libertà perché ho fiducia”.

Il calcio isolano, nelle ultime settimane, è stato caratterizzato dal caso Longo. L’attaccante, appena un mese più tardi dalla sua ufficialità in biancoverde, ha lasciato il Forio per trasferirsi all’Ischia. Non sono mancate polemiche e commenti: “Dopo la conferenza di Buonocore, ho fatto una telefonata al presidente Taglialatela in cui ho voluto chiarire società-società, senza mettere ulteriori persone in mezzo, la vicenda perché non mi è piaciuta assolutamente. Per dire delle cose bisogna viverle e vederle. Mister Buonocore non c’era a Pozzuoli, quindi tante cose non ha potuto vederle, si è dovuto fidare di ciò che gli è stato detto. Io c’ero e ho vissuto questi atteggiamenti in prima persona, non mi sono assolutamente piaciuti nei miei confronti, in quelli della squadra e dello staff tecnico. Questa cosa mi ha dato enormemente fastidio. Non voglio entrare nel merito perché non mi piace fare inciuci, ci sarebbe tanto da dire. A me dispiace che poi venga detto che bisogna avere il coraggio, credo sia riferito al nostro allenatore, di dire le cose. Longo è stato trattato benissimo, da tutti, a partire dal mister che è sempre stato molto chiaro. Tutto quello che sto dicendo ora, ho avuto la possibilità di parlarne anche con il presidente Taglialatela: abbiamo avuto una bella conversazione, lui conveniva sul fatto che non sia stata un’uscita felicissima quella del suo allenatore. Voglio chiudere questa situazione. La settimana prima della Puteolana, Longo non si era proprio allenato, doveva fare terapie e andò a vedersi la partita dell’Ischia, senza dire nulla. Alla rifinitura aveva una caviglia gonfia. Se ti viene detto dall’allenatore: “Guarda non ti voglio rischiare dall’inizio perché è un campo complicato, difficile, la partita è molto fisica. Preferisco partire con Acosta che sta bene fisicamente, poi nel secondo tempo ti inserisco e ci risolvi la partita”, non credo che abbia detto una cosa così grave il mister.

Il Forio ha un gruppo a disposizione ed è giusto che il tecnico lo gestisca come meglio creda. Iervolino si è preso una grande responsabilità facendogli giocare la prima partita subito da titolare, creando delle situazioni con altri calciatori. Il nostro allenatore ha guardato al bene del Forio, dando a Longo dimostrazioni di stima ed affetto. Siamo stati ripagati con una moneta sbagliata, ma ormai fa parte del passato. Ci tenevo a dire questa cosa perché mi è dispiaciuta l’uscita di Buonocore, ho grande stima ma era una cosa che non doveva dire perché non riguardava la sua società. Non ci siamo mai permessi di fare commenti sull’Ischia, anzi se li facciamo è sempre in maniera positiva. Non era il caso di fare quell’uscita”.

La squadra ora avrà un girone di ritorno per riscattarsi, ma cosa cambia? “Fondamentalmente, nulla. Il mio obiettivo è quello di vedere il Forio sempre nella zona sinistra della classifica, possibilmente nella zona playoff. Non sto dicendo un’eresia, ma di cose concrete. Se guardiamo la classifica, siamo a pochi punti dalla squadra che occupa l’ultima posizione utile per i playoff. L’obiettivo è fare un campionato importante, ma le partite vanno sempre giocate. La nostra vittoria ad Afragola non era scontata, ma anche in altre partite ci sono stati risultati sorprendenti. Sono sempre più convinto che la nostra squadra, al completo, sia importante. Non mi sono mai nascosto, ho costruito una squadra per un campionato importante, altrimenti avrei fatto delle scelte diverse sia economicamente che tecnicamente. Il Forio ha giocatori che in passato hanno vinto campionati, ho preso giocatori che l’anno scorso erano in piazze importanti. A dicembre ho rilanciato. Quando alcuni calciatori sono andati via, non li ho rimpiazzati con profili di livello più basso ma ho investito su giocatori davvero importanti. Non ho mai giocato al ribasso a Forio e non lo farò mai, per me è una questione di cuore, fondamentale. Se faccio una cosa, voglio farla bene”.

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