venerdì, Ottobre 18, 2024

SPORT. Peppe Caruso: “Sono tornato a casa Virtus. Ma tifo sempre Real Forio e Ischia Calcio”

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2Il mio amico, il Presidente Luigi Amato, ha fatto una campagna acquisti fenomenale. Sono contento per lui, per la società e per la piazza che merita una squadra di calcio a 11 degna della passione di Forio. È stata un’estate importante, il club ha portato a Forio grossi nomi"

Gaetano Di Meglio | Pepito. Al secolo Giuseppe Caruso. Sicuramente uno di quelli che fa lo sport sull’isola. Virtus Libera, Real Forio, Barano Calcio e dove c’è un pallone che rotola, in qualche modo, c’è stato lui. Uno dei protagonisti silenziosi, lontano dai riflettori e dal molto lavoro, Caruso ha firmato la salvezza “record” del Real Forio lo scorso anno in eccellenza e oggi, ha riveste la maglia del “suo” Virtus Libera nel campionato di Seria B di Calcio a 5. Quel Virtus Libera che “Pepito” venere con tanto di poster in camera. E con lui, abbiamo provato a fare il punto della situazione come ci piace fare, nella formula “protagonisti”.

Sei tornato a casa e hai riabbracciato la tua Virtus Libera che si è arricchita, quest’anno, della Scuola Calcio Torrione?
“La Virtus Libera è la mia nuova, vecchia, casa, perché torno a casa. Sentivo l’esigenza di ritrovare i miei amici, con i quali abbiamo costruito questa bella realtà che poi si è fusa con gli amici di Barano per arrivare a disputare un campionato nazionale che è la Serie B di calcio a 5. Volevo riabbracciare i miei amici e questo bel progetto che stiamo costruendo”.

Quest’anno la Virtus Libera è chiamata ad una prova più complessa, ovvero riconfermare l’esperienza dello scorso anno.
“Premesso che l’anno scorso non facevo parte del sodalizio Virtus Libera Isola d’Ischia, ma ho seguito dall’esterno e da lontano tutte quelle che sono state le vicissitudini della squadra che è partita con un progetto totalmente diverso dall’epilogo, ovvero una finale di playoff giocata in casa e a Belluno. Purtroppo, il risultato non è stato favorevole. Fondamentalmente si è partiti con sette partite e un punto, fissando come obiettivo stagionale la salvezza. Poi c’è stato il cambio tecnico che ha portato una ventata di aria nuova e la squadra si è coesa, i brasiliani si sono integrati con il gruppo storico isolano che era composto dai ragazzi di Forio e Barano. È arrivata una serie di risultati positivi che hanno portato la Virtus Libera a qualificarsi per i playoff. Quest’anno arriva l’arduo compito di confermare o almeno di fare una grande stagione, è l’obiettivo della squadra”.

Ho notato anche l’evoluzione del mercato che ha saputo guardare alla riconferma dell’ossatura e ha fatto registrare innesti mirati proprio a misura del disegno di mister Raffaele Di Costanzo.
“Esattamente. La nostra punta di diamante è l’allenatore, Raffaele Di Costanzo, che ha fatto un grandissimo lavoro l’anno scorso e quest’anno è andato a confermare lo zoccolo duro della squadra, reduce da una grande stagione e si spera che possa riconfermarsi nella nuova annata, sia dalla parte dei componenti isolani e sia dei brasiliani. Sono stati riconfermati i migliori, Leonardo Colhado De Moraes e Thomas Egea, e abbiamo inserito una vecchia conoscenza della Virtus Libera, Renè Soares Ortega, protagonista della vittoria del campionato di Serie A2 a Mantova. Ha voluto fortemente l’isola, è tornato e il mister l’ha voluto, ricopre un ruolo in cui eravamo scoperti. Abbiamo preso un portiere di Serie A, Amedeo Fusco, reduce da un campionato con il Real San Giuseppe, e il laterale Roberto Follo che è un calcettista giovanissimo, soltanto 2003, ma autore di una notevole stagione con la Barrese”.

Se l’obiettivo della Virtus Libera è quello di consolidare un risultato sul piano agonistico, l’altro aspetto fondamentale è la fusione con la Scuola Calcio Torrione. Quali sono state le motivazioni?
“La Virtus Libera, e qui mi tiro un attimo fuori non perché non condivido, anzi è stato fatto un grande passo, è pioniera delle fusioni. L’anno scorso Francesco Castaldi, Fiore D’Angelo e Giovanni Castagliuolo sono stati i promotori di questa fusione con gli amici di Barano e i risultati si sono visti, le due società si sono fuse e si è arrivati a un determinato obiettivo, anche dal punto di vista proprio territoriale perché la Virtus Libera Isola d’Ischia è una realtà consolidata. Quest’anno la Virtus Libera entra nella Scuola Calcio Torrione, è una storica società di scuola calcio isolana, legata al territorio foriano. Questa è un’occasione di crescita per entrambe perché la Virtus Libera si tuffa finalmente in un ambito in cui purtroppo in questi anni, per mancanza di spazi, non è riuscita ad entrare, ovvero insegnare ai più piccoli lo sport del calcio in generale. Si parte dal calcio a 5 perché è giusto che i bambini giochino in uno spazio ridotto, poi quando crescono possono andare su un campo più grande. Questa collaborazione che è nata servirà per una cresciuta ulteriore del progetto. Anche personalmente sarà uno stimolo, non ho mai fatto scuola calcio e sono sicuro che pian piano riusciremo a fare una bella cosa”.

Oggi c’è anche il doppio tesseramento tra calcio a 5 e calcio a 11, rende tutto più semplice.
“Assolutamente, sì. Questa cosa però non tocca proprio la scuola calcio, interessa più le prime squadre, addentrate in obiettivi importanti, vedi il Real Forio che ha costruito una grande rosa e l’Ischia che si trova in Serie D. Questo fattore sicuramente non combacia con un giocatore che possa fare sia il calcio a 5 che il calcio a 11. Per i piccoli però è importante questa miscela”.

Eri con il Real Forio, protagonista di una salvezza importante. Sono stati fatti sforzi importanti da parte della società in estate.
“Assolutamente. Il mio amico, il Presidente Luigi Amato, ha fatto una campagna acquisti fenomenale. Sono contento per lui, per la società e per la piazza che merita una squadra di calcio a 11 degna della passione di Forio. È stata un’estate importante, il club ha portato a Forio grossi nomi. La sfortuna di essere capitati in un girone di ferro dispiace un po’, ma sono sicuro che lo staff tecnico, i giocatori e la società andranno avanti e non molleranno. C’è una proprietà seria e solida, il presidente mantiene gli impegni fino alla fine e questa potrebbe rivelarsi la forza del Real Forio: a differenza di quanto accade spesso in terraferma, i biancoverdi daranno continuità al progetto e proveranno a migliorarsi. A dicembre inizierà un nuovo campionato che potrebbe portare Forio a raggiungere un grande risultato, lo auguro a tutto l’ambiente. Il mio cambiare squadra e casacca è stata una questione di cuore. Sono stato bene a Forio, ringrazio il Presidente Amato per aver riposto fiducia nei miei confronti, però sentivo la necessità di riabbracciare i miei amici e il mio ambiente”.

E ora l’Ischia. Anche i gialloblù hanno fatto un mercato intelligente, sarà un bel banco di prova in un campionato comunque complicato.
“La Serie D è una categoria importante, difficile e nuova per quest’ambiente Ischia, sicuramente. Taglialatela ha esperienza da vendere, se c’è Pino quella già è una garanzia di serietà e di cose fatte in maniera intelligente. Mister Buonocore l’anno scorso è stato un vero protagonista, facendo esprimere alla squadra un grande calcio. Nessuno si aspettava che l’Ischia vincesse il campionato in quel modo, soltanto i tifosi ci credevano, mentre gli addetti ai lavori non immaginavano una stagione così. Ci aspettiamo un’altra annata importante dell’Ischia”.

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