Sull’edizione cartacea in edicola, una lunga intervista ed esclusiva all’allenatore dell’Ischia Calcio, Antonio Porta che, senza paura della platea alza i toni e scarica sui tifosi parte delle responsabilità di questo difficile momento della squadra (“all’Ischia ho dato tanto e loro non mi hanno mai amato”)
Se fosse un film, forse il titolo più adatto sarebbe “Sprofondo gialloblù”. Chi si aspettava la gara della riscossa con la Paganese è rimasto infatti del tutto deluso. La reazione alla doppia sconfitta con Foggia e Catanzaro (in mezzo anche quella con la Juve Stabia di Coppa) non c’è stata. La Paganese dell’ex Marruocco e degli ex mancati De Liguori e Bernardo ha fatto marameo al “Mazzella” ed ha messo la freccia.
Tornando alla vostra posizione, i tifosi chiedono con sempre maggior insistenza le vostre dimissioni…
«Ripeto: capisco il rammarico dei tifosi. Ma i tifosi devono anche capire che questo è il mio lavoro. All’Ischia ho dato tanto, a cominciare dall’anno scorso. Probabilmente non sono mai stato amato e non mi spiego il perché. Un altro allenatore che avesse vinto il campionato l’anno scorso (in realtà l’Ischia chiuse settima, ndr), forse avrebbe avuto più consensi. Ma io vado avanti per la mia strada. Chiaramente, mi rimetto nelle mani della società, che può decidere ciò che vuole. Ma chiedere le dimissioni dell’allenatore mi sembra poco opportuno per il rispetto della persona, indipendentemente dalla qualità dell’allenatore».
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