domenica, Dicembre 22, 2024

Stato di emergenza, Dionigi presenta l’elenco dei danni. Richiesta di interventi alle autorità competenti

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Il primo atto spetta alla Regione. La delibera approvata dalla Giunta trasmessa a tutte le istituzioni interessate per ottenere di rientrare nelle azioni di prevenzione e ripristino e soprattutto nell’assegnazione di risorse economiche

La violenta perturbazione che si è abbattuta sull’isola sabato 26 novembre, come è noto, ha causato diversi danni anche nel comune di Barano, tra cui la frana ai Maronti. Ebbene, Dionigi Gaudioso ha deciso di rivolgere una formale richiesta che questi danni vengano ricompresi nel quadro dello stato di emergenza dichiarato il giorno successivo dal Consiglio dei Ministri in conseguenza degli eccezionali eventi alluvionali e franosi verificatisi nel territorio dell’isola. sollecitando in parole povere interventi delle autorità preposte e l’assegnazione di risorse finanziarie.

Nella delibera approvata dalla Giunta si evidenzia infatti che «gli eventi meteorici sopracitati non hanno risparmiato il Comune di Barano d’Ischia, dove si sono verificati allagamenti, smottamenti, crolli di muri, caduta di alberi e la frana di un costone che affaccia sul mare dei Maronti».

Quindi si richiama quanto previsto dal Codice della Protezione Civile, ovvero che lo stesso Dipartimento insieme alle Regioni, collaborino con il Consiglio dei ministri «nella valutazione dell’effettivo impatto dell’evento calamitoso».

Una volta valutato questo impatto, il Consiglio dei ministri individua le ulteriori risorse finanziarie necessarie finalizzate a diverse categorie di interventi elencati nella delibera di Giunta: «a) all’organizzazione ed all’effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall’evento; b) al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale o delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi e alle misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea; c) all’attivazione di prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale nei confronti della popolazione e delle attività economiche e produttive direttamente interessate dall’evento, per fronteggiare le più urgenti necessità; d) alla realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connesso all’evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti».

E’ compito delle Regioni inviare al Dipartimento della protezione civile una dettagliata e documentata relazione in ordine agli interventi ed alle misure che si intendono porre in essere. Allegando un dettagliato programma e soprattutto «gli interventi urgenti attuati nella fase della prima emergenza e i costi sostenuti, le misure che si intendono adottare per il superamento dell’emergenza».

Il Comune di Barano, da parte sua, ha già stilato un elenco dei danni riscontrati ad alcune infrastrutture presenti sul territorio, che si riserva ad ogni modo di integrare dopo ulteriori verifiche.

La Giunta ha dunque approvato la delibera con cui chiede alla Regione Campania «di riconoscere e ricomprendere i danni verificatisi nel territorio comunale di Barano d’Ischia per effetto dell’eccezionale ondata di maltempo del 26 settembre 2022 nell’ambito emergenziale di cui alla Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 27 novembre 2022».

Inoltre chiede «al Governo, al Dipartimento della protezione civile, al Prefetto di Napoli, al Ministro dell’Ambiente ed al Ministro per l’Ambiente e per le Politiche del Mare, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, di prendere parimenti atto dei danni di cui alla relazione e di assumere i provvedimenti conseguenziali, sempre con riserva di integrare l’elencazione ivi contenuta all’esito di ulteriori accertamenti».

Dionigi dunque chiede interventi da parte di tutte le autorità competenti, a cui è stata trasmessa la delibera. Per danni comunque non paragonabili a quelli di Casamicciola ma che non vanno trascurati e richiedono ugualmente azioni concrete di prevenzione e ripristino.

1 COMMENT

  1. quella frana ai maronti è iniziato anni fa….andasse a spiegare a cosa è servito spendere soldi per quelle quattro carriolate di sabbia che osano definire ripascimento invece di usarli per mettere in sicurezza quel costone…ps….se cerchi di bloccare l erosione fai mettere frangiflutti che rallentino il moto ondoso non un pò di sabbia che poi si sa che il mare dei maronti non perdona….ripascimento del 2002 docet!

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