Gaetano Di Meglio | Ancora una volta al comune di Ischia. Ancora una volta a sorpresa. Ancora una volta e, forse, per l’ultima volta. A Ghirelli non servono i missilini di carta suggeriti ai ragazzuoli del quaglissimo Silvitelli, questa volta Enzo Ferrandino (dopo Ischia Risorsa Mare) gli ha servito una sostituzione senza preavviso che è arrivata come una doccia ghiacciata.
E così, all’improvviso, al CISI, il consorzio dei Comuni dell’Isola (dove Procida non c’entra, ditelo ai commentatori atteggiati locali che parlano di aria fresca pensando di poter aver titolo, sprecando paginate pagate con i soldi pubblici), arriva l’avvocato Raffaele Montuori. Una nomina che non piace a Ghirelli e a tanti altri ischitani (che avevano goduto quando Enzo Ferrandino lo aveva messo fuori gioco) e che segna una svolta storica. Ora cambia tutto e viene fuori la verità delle gestione pubblica più “nascosta” perché, purtroppo, stiamo attraversando le peggiore fase politica della storia dove i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione hanno lasciato il gioco nelle mani di Pierluca Ghirelli, di qualche altro sconsiderato dirigente dell’acquedotto e di qualche Sindaco che pensa agli affari in capitale.
Piccola soddisfazione, oggi per noi de Il Dispari è un giorno di festa. Stappiamo la prima bottiglia di bollicine e festeggiamo. Piccole soddisfazioni che ogni tanto fanno bene. Portiamo a casa un paio di querele per cui il PM ha chiesto l’archiviazione, qualche minaccia, qualche offesa nel personale per aver sostenuto una solida narrazione contro corrente, in solitaria, che si conferma quella giusta.
I sindaci dell’isola, si sono “svegliati” da quella infatuazione adolescenziale per il liquidatore che viene da L’Aquila (a cui paghiamo la trasferta, ovviamente) e hanno iniziato a cambiare rotta. Speriamo sia la volta giusta.
Ieri mattina, tra le varie e eventuali (proprio come vi abbiamo raccontato alla vigilia di questa assemblea) è arrivata la nuova nomina del liquidatore del CISI. Una nomina che Francesco Del Deo e Giacomo Pascale hanno ingoiato come un boccone amaro. Nonostante il voto all’unanimità (anche perché su Montuori, nomina avanzata da Enzo Ferrandino, nessuno ha avuto da dire) il sindaco di Lacco Ameno e di Forio hanno avuto la loro dose di ricino. Amarissima!
Ma il fallimento politico della gestione Ghirelli, la sistematica gestione “contro” Ischia e Barano e il fallimento di pochi obiettivi autorizzati (uno su tutti, il bando per il nolo per il traghetto dei rifiuti) sono stati i motivi che non hanno potuto salvare quel Ghirelli che già una volta aveva ricevuto lo schiaffone dei sindaci.
Quella volta fu la volta in cui Ghirelli aveva provato a farsi firmare, in una sola volta, sia l’uscita dalla liquidazione dell’EVI e del CISI sia la sua nomina ad “capo” di entrambe le aziende dell’acqua. Anche allora i sindaci si riunirono al comune di Ischia e, all’insaputa del loro “nominato” affidarono al prof. Parrella il lungo studio che ha smontò, punto per punto, il disegno organizzato da Ghirelli.
Ma veniamo al presente e a quello che sarà il futuro.
Finalmente, i sindaci hanno capito che il CISI non va chiuso. Anche questa è stata una battaglia di questa testata e che, finalmente, vediamo che il buon senso prevale.
Il CISI, il consorzio dei comuni, merita una nuova vita e uno nuovo scopo. Un soggetto pubblico a cui affidare servizi condivisi tra le amministrazione. Il trasferimento marittimo dei rifiuti, o l’ufficio di public relation o di ufficio stampa o di coordinamento tra le amministrazione.
Con la nomina di Lello Montuori quale liquidatore del CISI, nei fatti, crolla il sistema Ghirelli. Fino ad oggi, infatti, con la doppia nomina di Ghirelli, liquidatore sia al CISI sia all’EVI, è sempre venuto meno il tassello del controllo. E abbiamo subito, per anni, il gioco delle casse (prendi il debito di qua e metti il credito di là…) e delle decisioni che prendeva Ghirelli. Una sorta di ricetta già scritta che i sindaci dovevano solo approvare.
Ma questa dell’uscita della liquidazione e, in particolar modo, la grana della manutenzione straordinaria (che vedremo tra poco) è una storia a cui i sindaci non hanno mai creduto. E non a caso dicono no a Ghirelli da diversi anni.
Con l’arrivo di Montuori, ora, però, cambiano le carte sul tavolo. Da una parte Ghirelli che fa i conti all’EVI e dall’altra, Montuori che controlla cosa dice Ghirelli. E qui il filtro dell’avvocato di Barano non sarà facilmente aggirabile.
La legge deve essere seguita per filo e per segno. E, se si applica questo principio, arriviamo direttamente alla bontà dei bilanci. Per legge la manutenzione straordinaria per gli impianti dei comuni è una voce che non può essere inserita. Senza questa voce, però, i bilanci non tornano e il castello di carte cade giù. Rovinosamente.
Come se non bastasse, però, c’è un’altra particolarità che va raccontata e che non piacerà, di certo, a Pierluca Ghirelli.
Ieri mattina, stando alla convocazione del Commissario Prefettizio di Serrara Fontana, all’ordine del giorno c’era l’approvazione dei bilanci. Nulla da fare. Se ne parlerà il prossimo 5 luglio. Una data già fissata dal prossimo presidente dell’associazione, il sindaco di Barano Dionigi Gaudioso.
Per Lello Montuori, che nel frattempo lascerà il ruolo di dirigente dal comune di Ischia perché incompatibile, sarà un tour de force per garantire i sindaci nella prossima approvazione degli atti.
Ma il disegno di Enzo Ferrandino è più tecnico.
L’assemblea, con la decisione di nominare Lello Montuori alla liquidazione del CISI, ha deciso di commissariare Ghirelli. L’avvocato Montuori, infatti, ora ha tutti poteri per indirizzare il lavoro dell’Evi (essendone il “padrone”) e anche, volendo, per sostituire Ghirelli nelle decisioni.
E la tanto e agognata uscita dalla liquidazione? E veniamo al dunque e alla sostanza dei fatti che ci interessano.
Dopo il parere affidato al Prof. Parrella di qualche anno, sembra che qualcosa si sia mosso e, anche in forza di quanto detto dai revisori dei conti (e stendiamo un velo pietoso su alcuni di essi, ndr) una sostanziale correzione va fatta a quanto rappresentato.
Dal primo luglio, però, con Dionigi Gaudioso presidente dell’assemblea e Lello Montuori liquidatore, scommettiamo che qualcosa cambierà.
Siamo pronti a scommettere che, finalmente, il bando per l’affidamento del servizio di traghettaggio dei rifiuti verrà portato in vita ed affidato e che, in tempo congruo, sarà predisposto anche un piano industriale che porterà fuori dalla liquidazione sia il CISI sia l’EVI.
Una sfida importante se pensiamo che sono decenni, ormai, che la politica locale si è sempre affogata nelle acque dell’ex Via Leonardo Mazzella.
Come andrà a finire? Bella domanda
E visto che hanno perso la causa sulla depurazione fogne hai notato le continue perequazioni sull’allontanamento acque in bolletta? Un mc fognatura costa quasi quanto un mc acqua potabile…..