dal Dispari in edicola di oggi | di Giovanni Sasso | La domenica di mezzo non ha consentito ai pochi soci rimasti di riunirsi per prendere una decisione. Nel chiuso delle quattro mura dell’ufficio di Celentano, lo stesso presidente onorario (che detiene il 33,3 per cento della Green Island Srl che a sua volta è proprietaria dell’88% circa della S.S. Ischia Isolaverde Srl), era in compagnia di Maione e dell’amministratore unico Di Bello. Carlino è all’estero per impegni di lavoro ma telefonicamente ha dettato gli indirizzi, perché se alla fine è stata presa la decisione di proseguire il rapporto con Porta, sicuramente c’è stato l’avallo della proprietà. E su queste colonne, Carlino non più di dieci giorni fa ha ribadito che Porta non era in discussione. Sorprende l’assenza al Cis di Nola di Pino Taglialatela, che non sarà il presidente per la Lega, ma finora ha dato un’immagine a questa Ischia, si è fatto in quattro per questa Ischia, soprattutto s’è preso responsabilità non sue per questa Ischia.
L’addio di Taglialatela mette fine ad un equivoco che dura da oltre tre mesi. In estate “Batman” ha mosso mari e monti, ha dato fondo a tutte le sue conoscenze per cercare di allestire un parco giocatori che costasse poco ma che nel contempo desse delle garanzie sotto il profilo tecnico, rientrando nel budget stimato in un milione di euro tutto compreso: stipendi al lordo di tesserati e collaboratori e spese accessorie. Da massimo esponente di un comitato tecnico e in assenza della classica figura dell’uomo-mercato, Taglialatela pensava di poter avere l’ultima voce in capitolo per quanto riguarda gli acquisti, ma col passare dei giorni s’è reso conto che tutto avrebbe dovuto passare per le mani dell’allenatore. Il cosiddetto comitato tecnico s’è svuotato di contenuti, anzi è letteralmente naufragato tre settimane fa, la sera in cui Carlino portò tutti a cena sulla Riva Destra per farsi conoscere dal gruppo (su insistenza dello stesso Taglialatela), per festeggiare il compleanno di Celentano ma anche per chiarire ruoli e situazioni. Da quel momento Taglialatela ha funto da presidente “di bandiera” dell’Ischia, senza alcun potere decisionale per sua stessa ammissione. Si è sentito sollevato di un peso ma restando all’interno della struttura, continuando a metterci la faccia. Così come accaduto sabato dopo la prestazione più brutta offerta dalla squadra, pre-campionato compreso. Dopo quella serata, anche il direttore sportivo Pino Iodice ha fatto formalmente un passo indietro, limitandosi al ruolo istituzionale in occasione del GOS per le gare interne, fungendo da referente per la Lega Pro. La segreteria da tempo è affidata ad Antonino Trotta, collaboratore di Iodice alla Nocerina (e non solo).