venerdì, Dicembre 27, 2024

Tassazione per il naviglio inquinante, passa l’emendamento di Giosi

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L’iniziativa anti inquinamento adottata dall’Unione Europea denominata Emissions Trading System è sicuramente positiva, ma in alcuni settori come quello dei trasporti la tassazione porterà inevitabilmente ad un aumento dei costi e delle tariffe a carico degli utenti. Di qui la decisione dell’europarlamentare ischitano Giosi Ferrandino di proporre un emendamento che concedesse una esenzione alle compagnie di navigazione che effettuano un servizio pubblico. Alla luce delle tariffe già non economiche e per evitare un danno all’utenza in un momento già difficile per la nostra economia. Emendamento poi approvato dal Parlamento Europeo.

In proposito lo stesso Ferrandino spiega: «E’ una deroga che si applica alle compagnie che hanno un contratto di servizio pubblico. E’ pensata per tutelare i cittadini, perché li mette al riparo da eventuali ed indiscriminati aumenti del costo dei biglietti. Parliamo di aumenti del costo di un biglietto del 25-30%, come sottolineato più volte dagli stessi armatori. Oggi il diritto alla mobilità è al centro di molte riflessioni che si stanno compiendo in Europa. La necessità di abbattere le emissioni ci sta portando a rimodulare le nostre priorità».

Aggiunge in proposito l’europarlamentare: «Si parla sempre più di trasporti integrati, perché l’obiettivo è quello di ridurre al minimo le emissioni nocive. Le navi in questo sono quanto di più inquinante possa esistere per le tipologie di carburanti che utilizzano. Pensate che le navi da crociera battenti bandiera europea, e parliamo di una ventina di unità in tutto, in un anno producono più Co2 di tutte le auto che circolano sul territorio europeo».

C’erano però altre esigenze da tutelare: «L’introduzione dell’ETS sancisce un principio sacrosanto, cioè chi inquina paga, e lo declina attraverso una serie di parametri che sono oggettivi e molto stringenti. Però per quanto riguarda il trasporto passeggeri con servizio pubblico entriamo in un campo delicato, perché lì entrano in gioco le libertà individuali, la libertà di movimento, la continuità territoriale. L’emendamento che ho proposto serviva proprio a tutelare queste libertà ed il fatto che il Parlamento lo abbia approvato a larghissima maggioranza testimonia il nuovo paradigma dell’Ue, tanto nelle politiche ambientali quanto nella tutela dei diritti dei cittadini».

Un risultato accolto con soddisfazione da Assormatori, come si evidenzia nella lettera inviata a Giosi Ferrandino, a firma del presidente Stefano Messina e del segretario Alberto Rossi: «A valle del voto in Plenaria sulla posizione del Parlamento Europeo relativa alla proposta di revisione del sistema dell’ Emissions Trading System, si rinnova la gratitudine dell’intero comparto marittimo nazionale per aver proposto e supportato l’inclusione di disposizioni specifiche di deroga per le tratte effettuate nell’ambito di un contratto di servizio pubblico o soggette a obblighi di servizio pubblico a norma del regolamento CEE n. 3577 /92 sul cabotaggio marittimo. Tali esenzioni risultano infatti imprescindibili per tutelare la continuità territoriale garantita dai collegamenti marittimi che in considerazione dell’elevato numero di passeggeri trasportati, porti, abitanti, PIL prodotto sulle isole e la morfologia territoriale si affermano come un’infrastruttura strategica ed indispensabile del sistema Paese. In tale contesto, si rammenta che, nell’ambito del Pacchetto europeo Fit For 55, la sola applicazione del sistema ETS al settore marittimo comporterà un costo aggiuntivo del trasporto pari al 20-25% a singola tratta, con un inevitabile e sensibile aumento delle tariffe di trasporto nei collegamenti marittimi con le isole nazionali maggiori e minori e con notevoli ricadute sul fragile contesto della mobilita e del turismo locali che dipendono quasi esclusivamente dal trasporto via mare. Pertanto, alla luce di quanto sopra, Assarmatori reitera il proprio riconoscimento per aver garantito un compromesso che vede la presenza della suddetta disposizione di deroga, che ricordiamo essere fondamentale per la continuità territoriale degli Italiani costituzionalmente riconosciuta e la coesione economico-sociale tutelata nei Trattati europei (Art. 174 TFEU). Auspichiamo, infine, che nei negoziati interistituzionali finali la suddetta esenzione venga estesa altresì a tutti i collegamenti marittimi con le isole e alle navi che operano all’interno delle Autostrade del Mare, in linea con la promozione dell’intermodalità e dello shift modale che l’Italia persegue da anni, non ultimo attraverso gli incentivi pubblici del Marebonus. Nel ringraziarla nuovamente a nome di tutto il cluster nazionale».

1 COMMENT

  1. Si accettano scommesse che questa tassa verrà fatta pagare da passeggeri e sarà sul biglietto con la scritta” Volevamo più soldi dai turisti che vengano sul isola, ma non sapevamo come fregarli i soldi allora abbiamo avuto questa idea geniale”! D’altronde i laghi e i fiumi secchi fanno sempre effetto

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