I grandi problemi, le grandi soluzioni, le grandi idee ad Ischia, sulla nostra isola, sono magistralmente uniti da un filo unico: il grande assente. Una volta è l’istituzione, un’altra volta è il controllore, un’altra volta l’amministratore. C’è sempre qualcuno che manca all’appello, che scappa, che si fa trovare impreparato, che si dimostra non all’altezza. Si parla e sparla della notte violenta come le lampadine di natale, ad intermittenza. Ad ogni morto o ferito ci viene in mente un alert o un memo. L’ultimo che ci è arrivato è quello che ha lanciato Andrea Centrella, il tenente dei Carabinieri di Ischia. Ad un certo punto della notte ci siamo trovati con uno schieramento a cui non eravamo abituati e abbiamo iniziato a bestemmiare il brachetto appena bevuto o ci è venuto lo scrupolo di quei 7 o 8 short ingurgitati al bancone del bar. Arriva l’esigenza e, come per la volta scorsa, c’è chi ha l’idea brillante. Quei “mascalzoni” di Alex Cannava, Franz e gli altri tirano su un’alternativa al “trasporto” by night. Idea intelligente, smart, veloce da organizzare. Ma monca del passaggio istituzionale. Monca del passaggio di chi ci dovrebbe governare. Ma se non si riesce a dare una sembianza decente al servizio pubblico da piazza diurno e in alta stagione, quello che davvero ci caratterizza, come possiamo pensare che ci possa essere qualcuno che si preoccupi di organizzare il trasporto by night?
Manca la parte del dialogo. Manca la parte di chi prende le redini del comando in mano. Manca chi ha voglia di pensare al paese e si crogiola negli gangli della burocrazia, dei progetti, delle delibere e di tutto il resto appresso.
Lasciare che i ragazzi di “Esco in taxi” contrattino da “soli” con la categoria dei tassisti è nascondersi dietro una “procura” incedente, avallare concetti di auto giustizia, permettere che ci si diano regole allo stato brado. Tutto questo, però, non sia letto male nei confronti di ci ha fatto, ma sia di condanna a chi non ha valutato serio l’argomento di cui si dibatteva. Sindaci, assessori e consiglieri che perdono la loro agibilità di “amministratori” del loro paese e che si nascondono dietro l’intraprendenza di singoli cittadini che, stremati e senza fiducia, fanno cose che non dovrebbero fare.
Editoriale di Gaetano Di Meglio
Un Editoriale severo.
Purtroppo i problemi sono a vari livelli e Ischia oltre che è un’isola con tutto il carico dei problemi della mobilità da e verso Napoli e con l’Italia è anche un luogo che caratterizza la nostra Italia. La crescita che s’invoca è comunque in funzione del rilancio dei nostri beni culturali e Ischia è di attenzione internazionale. Al riguardo una svolta è necessaria in quanto i Comuni debbono amministrare e le tasse come cittadini le paghiamo e senza sconti e mese per mese e in conguaglio e a tutti i livelli come lavoratori (dipendenti e autonomi) e come imprenditori.
I servizi. Questo è il tema del millennio. Colpisce quando si legge: possiamo pensare che ci possa essere qualcuno che si preoccupi di organizzare il trasporto by night? Il problema è che se le difficoltà sono a livello diurno non vedo come si può pensare di organizzare il servizio by night. Naturalmente questo è un problema e non l’unico s’intende. Se si invoca la partecipazione dei cittadini bisogna anche mettere in conto che l’attivismo o l’intraprendenza è lecito. Ecco perché i servizi base, debbono essere all’attenzione di chi governa.