IDA TROFA | Lo scorso mese di luglio, il giudice del lavoro aveva riconosciuto 160mila euro per i lavoratori licenziati. Nelle scorse ore, invece, è arriva una nuova tegola per Marina di Casamicciola. L’avvocato Marziale ha depositato agli atti del comune di Casamicciola Terme una richiesta di pignoramento per circa 89mila euro quali somme dovute per emolumenti ed indennizzi ai suoi assistiti, nonché ex dipendenti della Marina di Casamicciola, licenziati nel dicembre 2013. Soldi destinati agli ex dipendenti Ciro Pesce, Ciro Croce, Luigi Iaccarino e Giuseppe Senese.
Un fulmine a ciel sereno! Non proprio dopo le promesse elettorali e i continui contatti informali tra le parti, ma soprattutto alla luce delle cause e dei contenziosi in corso nel post licenziamenti. Acquisita la notifica ufficiale dell’atto di pignoramento l’amministrazione casamicciolese ha tentato l’accordo bonario.
Una prassi tutta locale quella di costruire porte in ferro dopo gli scassinamenti. Consentiteci la digressione.
In questa ottica si è cercato di carpire, per le vie brevi e senza alcun atto ufficiale, un accordo di massima tra le parti. Secondo tale ipotesi i lavoratori dovrebbero rinunciare al contenzioso firmando le relative liberatori per poi, in un futuro prossimo, essere assunti con un part time verticale presso l’altra partecipata, l’AMCa.
Senza atti scritti i legali, dando voce ai propri patrocinati, hanno rispedito al mittente la proposta pretendendo documenti concreti e validi in sede di trattativa: “occorre formalizzare quanto proposto in forma verbale ed in sede di confronto informale”.
Insomma, una bella gatta da pelare per un Ente già formalmente sull’orlo del baratro economico, arruffatasi, ci si passi il termine, proprio a ridosso della tegola Predissesto. Le somme ascritte con i pignoramenti, a rigor di logica, andranno a detrazione delle ordinarie cifre accantonate per l’amministrazione ordinaria, stipendi e pagamenti a rischio.
Lo ricordiamo, già il giudice del lavoro nell’accogliere le richieste degli ex dipendenti patrocinati dall’avvocato Giuseppe Marziale aveva riconosciuto loro ben 12 mensilità. Nel merito, in gennaio, è già pronta una nuova battaglia, i ricorrenti chiedono infatti di più: 24 mensilità e il reintegro in servizio visto, proprio, l’ampliamento dei servizi comunali in favore dell’altra partecipata AMCa.
Reintegro in servizio si, ma per formale e per iscritto (verba volant…), meglio se stabilito dal giudice!
Il comune di Casamicciola, dal canto suo, si è costituito senza esito con il legale rappresentante Pasquale Baldassarre Il dibattimento si è tenuto al Palazzo di Giustizia del centro Direzionale di Napoli circa un mese fa. Discussa il 3 giugno, la causa di servizio ha reso il suo esito solo il 3 luglio e ieri, alla data della sua pubblicazione che in sintesi reca le motivazioni e le deduzioni del dibattimento.
Per il giudice del lavoro i giardinieri Ciro Pesce, Ciro Croce, Luigi Iaccarino e il manutentore idraulico Giuseppe Senese in forza presso la partecipata prima del drastico taglio dei servizi dovranno essere risarciti. I ricorrenti, patrocinati dall’avvocato Marziale si sono imposti sull’Ente pubblico rappresentato dal legale Pasquale Baldassarre. A questi sono state riconosciute 12 mensilità arretrate, circa 40mila euro ciascuno.
Non dimentichiamoci dell’altra tegola da pagare, quella dei vigilini, anch’essi vincitori di causa
Chi ci rimette sono sempre i poveri cittadini, costretti a pagare per l’incompetenza e l’arrivismo di chi li amministra