Gaetano Di Meglio | Continuiamo il giro di opinioni sulle prossime elezioni regionali raccogliendo i pareri di esperti della politica. Dunque diamo il benvenuto a terrazza Dispari a Benedetto Valentino che, da attento commentatore politico, ci può aiutare a comprendere lo scenario.
Che significa fare campagna elettorale ad Agosto?
«Specialmente per i candidati isolani e quelli che rientrano nelle località turistico balneari è un handicap forte perchè c’è più attenzione al lavoro che alla politica. Già in condizioni normali i votanti alle regionali sono sul 60%, ora saranno di meno. Penso vi sarà una astensione maggiore. Vi è anche difficoltà a far arrivare il messaggio dei candidati».
Il fatto di aver unito le votazioni, anche con il referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari, può aiutare o crea confusione?
«Credo che sia indifferente perchè il 90% delle persone non le segue proprio. E’ dato per scontato che il taglio dei parlamentari sia stato già fatto».
Veniamo alle regionali. Che idea ti sei fatto?
«Come diceva Dante: la politica è come il gioco della zara, dove va la palla là corrono i dannati. L’anno scorso, ad agosto, la palla era andata a Salvini, per cui quasi tutti scoprirono di avere simpatie per la Lega che sembrava veleggiare verso un grande successo. Poi vi fu la decisione di Salvini, a mio avviso non politica e scellerata. Dopo il Covid, ora, tutti corrono da De Luca. Certo, ci sono pochi che sono coerenti con le loro idee, come Luciano Venia e Vito Iacono. Ma oggi, l’unico voto ideologico è quello dei 5 Stelle, non quantificabile, ma è un voto ideologico, una fedeltà dell’elettorato che altrove non c’è più. La liquefazione di Forza Italia è uno dei grandi casi di questa estate».
IL NODO STAGIONALI
Questa è l’estate del Covid, questa proiezione all’apertura e di riappropriarci delle nostre libertà è assimilabile al voto?
«No. Ad Ischia c’è una parvenza forte di normalità. Roma, ad esempio, è deserta, non c’è alito di vita, è una città morta. Noi abbiamo una percezione della realtà diversa. Sul voto, però, a mio avviso incideranno una serie di situazioni. Ad esempio per Ischia è la situazione dei dipendenti d’albergo. Sento cose inenarrabili, di albergatori che approfittano dei lavoratori che sono in una situazione di grave difficoltà economica ».
Credo infatti che molti lavoratori stagionali stiano in sofferenza…
«C’è una fascia di contrapposizione al sistema che è molto più grande di quella che possiamo quantificare. Questo Covid avrà conseguenze anche per quanto riguarda gli elettori. Non so a ottobre se il sistema Ischia, che sembra inossidabile, reggerà. Sarà molto più forte di quello che possiamo pensare».
Viviamo nell’epoca del consenso, non c’è un politico che non scriva un post e che non sia dettato dall’esigenza del consenso. Fino a quando possiamo continuare a vivere con la ricerca del consenso?
«Ieri si è suicidato un filosofo francese che ha analizzato in modo critico il consenso e il predominio delle tecnologie, e in modo particolare il ritorno degli analfabeti con l’avanzare della tecnologia. Gli scenari nuovi non sappiamo definirli, ma questa comunicazione perenne, questa campagna elettorale che dura per sempre non è un viatico positivo per la riflessione politica. Oggi viviamo in un’epoca senza riflessione».
Nelle ultime campagne elettorali ci siamo soffermati sull’utilizzo dei social… quale sarà l’elemento che cambierà queste elezioni?
«La Campania è diversa dal resto del mondo. Il consenso sarà dato da chi avrà una “corte”. Nel senso che non essendoci più i partiti, ma ognuno è partito a sé con una propria “tribù”, non c’è nessuna influenza dei social e ognuno voterà secondo la propria pancia. Vi è una “clientela” definita, l’opinione pubblica in Campania è una percentuale ridotta all’osso».
IL PREMIO ISCHIA DI GIORNALISMO
Facciamo un volo a Lacco Ameno, dove si voterà per la nuova amministrazione. Da un parte vi è De Siano, dall’altra Pascale.
«Bisogna vedere se De Siano si candiderà realmente a sindaco, cosa che io non do per certa. Ma se si candida, le forze in campo da parte di De Siano sono così sovrabbondanti che verrà eletto sicuramente. Quando viene meno l’ideologia vera, la contrapposizione di idee, tutto diventa mercato e liquefatto, tutto è diventato interesse. E’ chiaro che De Siano, che ha molte attività commerciali, ha il paese in mano. Non c’è una concezione politica per cui si vota chi ha una migliore idea».
Parliamo del Premio Ischia di Giornalismo che risente dell’emergenza Covid…
«Abbiamo stabilizzato un format che non verrà cambiato, avremo gli ospiti presenti ad Ischia e, praticamente, abbineremo anche momenti di spettacolo di qualità. Il problema è che la parte dell’approfondimento non verrà fatta. Concentreremo tutto in due serate a porte chiuse, ma si potrà seguire online, gli approfondimenti saranno concentrati in un’unica serata».
Ultima domanda: come finiranno le elezioni regionali?
«De Luca sicuramente vincerà, ma non stravincerà. Credo che De Luca ha una ottima percentuale di consensi anche perchè ha una squadra come la Juventus che, anche perdendo le partite, vince il campionato. Non sarà una elezione plebiscitaria per De Luca perchè il nocciolo duro dei 5 Stelle da un lato e, dall’altro, il Centrodestra si unisce al fatto che De Luca non piace a tutti, è un personaggio divisivo. Ci sarà sempre una percentuale che non lo voterà».