Lo abbiamo detto fin dal primo giorno e lo continueremo a dire: il centro di ogni attività relativa alla gestione dell’emergenza legata al sisma del 21 agosto non può essere presso l’ex Capricho in Piazza Marina. Questo per due ordini di motivi: è lontano dai luoghi dove vi sono le necessità e dove si opera ed è un edificio pericolante, con crepe, intonaco staccato e metri e metri di nastro rosso e bianco sistemato un po’ ovunque.
Esatto, quello che vedete in foto, che delimita una balconata che affaccia sulla strada principale di Casamicciola Terme è il classico nastro che segna una area di pericolo e di interdizione per la pubblica incolumità. Cosa che non viene affatto rispettata da istituzioni, professionisti e “imbucati”.
Nelle foto vediamo il sindaco intento a dialogare in pieno sole sul balconcino delimitato, o ancora squadre dei Vigili del Fuoco, tecnici e altre persone che, in verità, non sappiamo a che titolo siano presenti nelle aree, a ridosso della balconata in teoria interdetta, destinate agli addetti ai lavori.
Tante persone in piedi sulla balconata, altri appoggiati sulla ringhiera che ospita il nastro di segnalazione del pericolo… il tutto senza curarsi della sicurezza e delle regole… bell’esempio per i cittadini… cosa si attende, che qualcuno si faccia male così da far l’ennesima figuraccia, come quando pochi giorni fa alcuni operai di fretta e furia hanno dovuto intervenire sul lato opposto del Capricho?
Ci siamo dimenticati che la struttura era stata dichiarata inagibile? Misteri casamicciolesi, comportamenti cui si deve porre un freno…