lunedì, Novembre 25, 2024

Terremoto. Il fratello di Lina Balestrieri contro minimizzazione fenomeno: “Abbiate rispetto”

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Basta con il “non è successo niente” o “con i distinguo sulle zone interessate dal sisma” dello scorso 21 agosto a Casamicciola (Ischia): rompe il silenzio Pasquale Balestrieri, consigliere comunale a Ischia e fratello di Lina, la prima vittima della scossa di 4 gradi della scala Richter verificatasi alle 20,57 dello scorso 21 agosto.

“Finora – dichiara Balestrieri – anche se certe esagerazioni non le ho mai condivise, non sono entrato in causa perché parte della famiglia coinvolta dal tragico lutto per la perdita di mia sorella Lina”. Balestrieri elenca i dati del sisma: “1500 persone sfollate, giovani e anziani che piangono perché non possono più mettere piede a casa loro, due persone che hanno perso la vita sotto le macerie, piante dai propri cari, per loro non valgono niente”.

 

[ANSA]

2 COMMENTS

  1. La penso come l’ Amico Pasquale Balestrieri… Non sono gli sono vicino per il grave lutto subito, ma ritengo che abbia perfettamente ragione: non si può “minimizzare” quanto è avvenuto: vi è stato un TERREMOTO grave per tutta l’ Isola d’ Ischia, che ci ha colpito duramente, causando morte e dolore a TUTTI gli Isolani… Ora – consapevoli di questa estrema gravità, di questo grande dolore – è necessario rialzarsi, rimboccarci le maniche e procedere alla RICOSTRUZIONE (come ed ove è possibile) materiale e morale… senza dimenticare gli Amici che sono scomparsi in questa tragedia !

  2. Caro, sindaco è vergognoso quello che sta accadendo con il tuo innegabile consenso, tutto ciò è disguistoso l’isola intera ha subito gravi perdite in tutti i sensi!
    Massima solidarietà al consigliere Balestrieri e a tutta la famiglia anche dell’altra vittima!
    Sono convinto che ci siano tantissimi modi di celebrare la vita senza essere innegabilmente rozzi e inrispettosi mortificando le famiglie delle vittime e di tutti gli isolani che si trovano a dormire nelle auto anche costretti dai propri figli che dallo spavento non voglio tornare nelle case e mettendosi le mani sopra le orecchie per evitare che i boati dei fuochi pirotecnici che richiamino il terremoto.
    VERGOGNA

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