Il nucleo operativo dei carabinieri di Ischia ed una squadra dei vigili del fuoco di Napoli, unitamente al vescovo Lagnese e a don Gino Ballirano, hanno recuperato importanti opere d’arte, ed in particolare una grande teca, situate all’interno della sagrestia della chiesa dell’Addolorata. Un recupero molto difficile fatto in una delle zone più pericolose della zona rossa.
Dalla chiesa sono stati anche rimossi altri oggetti preziosi e sacri. Atteso, ora, l’arrivo della soprintendenza beni ambientali.
Al termine delle operazioni la chiesa di via D’Aloisio dedicata alla Madonna Addolorata sarà sottoposta a sequestro come disposto dall’autorita giudiziaria.
Ad intervenire sono stati gli uomini della compagni di Ischia agli ordini del capitano Centrella e emergenza 4 e 19 B di Napoli coordinati dal CSE Del Monaco Alessandro e CSE Richiello Patrizio. Trattasi di operazione di intervento recupero beni religiosi.
Sul posto la soprintendenza Beni Ambientali di Napoli. La Madonna antica del 1800 Addolorata , il Cristo Morto, Gesù Cristo Cuore di Gesù e San Giuseppe con le tele della Madonna, del bambinon e il San Giuseppe che guarda la croce, una Sacra Famiglia, con L’Assunta saranno portati al museo diocesano si deposito della Curia.
Sul posto i vertici della Soprintendenza e la dottoressa Costanza Gialanella.
Una Chiesa sottoposta a Sequestro e nella tutela degli uomini del comandante Andrea Centrella, Maresciallo Maggiore Sergio De Luca ed Il brigadiere Flavio Trani che hanno curato personalmente è materialmente il recupero delle suppellettili e delle effigi sacre.
Un plauso agli uomini in divisa che, con non poca difficoltà, sono riusciti a compiere questi importanti recuperi all’interno della struttura.
