sabato, Gennaio 11, 2025

Toccata & Fuga. Ischia e il consiglio dopo la lite

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Giosi, visto e non visto. Ottorino capogruppo del PD. Solita noia in aula…

Speravamo in un consiglio comunale che potesse dare un senso a tutto quello che abbiamo assistito nei mesi scorsi. Un appuntamento che poteva rappresentare il giro di boa che un intero paese aspetta da tempo, ma non è stato così.

La verità è che se non c’era l’obbligo di legge della convocazione entro i 10 giorni per la surroga dei consiglieri comunali, questo consiglio non si sarebbe tenuto. Un esercizio di poco conto che oltre a votare 3 debiti fuori bilancio ed approvare un regolamento (sconosciuto anche alla maggioranza) è servito solo a concedere un encomio ufficiale dal Luogotenente Tamburrino. Il resto è tutta noia.

Un consiglio comunale che arriva nel day after di un litigio tra Giosi ed Enzo Ferrandino. Già inizia a scricchiolare il rapporto tra il sindaco e vice? Già!

Motivo dello scontro? Bocche cucite. Resta un dato dal quale non si scappa, la giunta in programma giovedì non si è tenuta. I migliori rumors raccontano di una presa di posizione di Enzo Ferrandino contro il “volere” del Sindaco e la successiva decisione di lasciare la seduta e di andare via.

Incomprensioni? Vedute diverse? Posizione non concilianti? Tutto è possibile. Ora c’è da capire se questo ostacolo sarà superato (al netto dei possibili commenti denigratori contro questo articolo) o se resterà a covare sotto la cenere della guerra politica in atto nella maggioranza di Ischia. Qualche malignone suggerisce che è una strategia per minare alle fondamenta questa maggioranza. E così, facendo cadere un po’ di terra alla volta “dal cascione” alla fine ci si ritroverà con nulla in mano. Ma queste sono cattiverie di quelli che non credono (come chi scrive) che un progetto verticistico e fondato su una persona possa continuare a vivere anche se quel vertice o quel leader vada incontro al suo tramonto. Ma staremo a vedere.

OTTORINO CAPOGRUPPO
Lo scettro del capo del PD, passa da Pasqualino Migliaccio ad Ottorino Mattera. Dopo aver calpestato Christian Ferrandino e Luca Montagna, per il geometra che va d’amore e d’accordo con Luca Spignese il momento di sorridere e darsi un titolo.

GIOSI PREVEDIBILE
Giosi arriva in consiglio, legge la relazione che abbiamo pubblicato a pagina 2 e 3, e va via. Un’apparizione veloce e rapida che il primo cittadino giustifica con un articolo di legge, riducendo la necessità politica di un chiarimento ad un mero adempimento. Un atto dovuto che è stato volutamente svuotato di significato, non tanto dalla fugace apparizione, ma dal contenuto che non ha giustificato nessuna delle scelte assunte. Perché? Perché, la strada verso la normalità è ancora lontana. La mancanza di deleghe, l’incertezza dell’equilibrio politico e la formazione della nuova ipotetica coalizione politica sono ancora argomenti prioritari rispetto a quelli che, invece, vorrebbe il paese. Ancora. Purtroppo.

LA CRONACA
Solita storia. Solito consiglio. Con un ora di ritardo, anche ieri, l consiglio comunale di Ischia non ha regalato grandi sorprese. Tutto nella norma.
Dopo la surroga dei consiglieri comunali, con la dichiarazione di compatibilità di consiglieri comunali Giovanni Sorrentino e Vincenzo Zabatta, si parte.

Zabatta, nel suo discorso di ringraziamento, ha sottolineato il suo entusiasmo per questa carica e la voglia di contribuire fattivamente al miglioramento del territorio. Giovanni Sorrentino, emozionato per questo suo ritorno, ha letto un discorso preparato con cura, in cui ha tracciato il suo operato negli anni e ha esortato il presidente del consiglio comunale ad assumere un atteggiamento neutrale tra le parti e di agire solo per il bene del popolo e del territorio. Staccandosi dal testo preparato, il consigliere Sorrentino ha elencato le grandi opere pubbliche che è riuscito a portare a compimento con le poche risorse che aveva a disposizione. “Ho pavimentato alcune aree di Ischia Ponte – ha dichiarato Sorrentino – ho portato avanti opere anche impopolari, ma che dovevano essere fatte per migliorare le condizioni di vita di tutto il territorio. E per le decisioni anche impopolari che ho compiuto, ho affrontato molti procedimenti giudiziari, tutti conclusi nel migliore dei modi.”

Con l’augurio per una proficua e positiva opera all’interno del consiglio comunale, la parola è passata al sindaco Giosi Ferradino che ha dato lettura di un lungo e composito documento in cui, oltre a dichiarare l’ingresso in giunta (giù notificata con le delibere pubblicate nei giorni scorsi, ndr) di Paolo Ferrandino, Pasqualino Migliaccio e di Carmen Criscuolo.

Una comunicazione (che pubblichiamo integralmente in altra parte del giornale) dovuta da parte del primo cittadino che elenca non solo le opere compiute dall’amministrazione, ma spiega i progetti a breve termine della stessa. Una votazione avvenuta, però, senza il sindaco che, dopo aver letto il documento, ha lasciato la seduta facendosi sostituire dal vicesindaco Vincenzo Ferrandino. Prima della votazione (che ha avuto esito positivo) è stato lasciato spazio ad un dibattito che, in realtà, non vi è stato.

La minoranza, attraverso Ciro Ferrandino, ha dichiarato di avere intenzione di chiedere spiegazioni su alcuni punti elencati dal primo cittadino, ma che, non potendo avere un confronto diretto con lo stesso, lo avrebbe fatto attraverso la stampa locale. Il dibattito sul documento non prende il via e, dopo altre battute scambiate da Salvatore Mazzella e Carmine Bernado sul tema, si è passati alla votazione con i voti favorevoli della maggioranza e di Giovanni Sorrentino, l’astenuto di Scotti e Balestrieri, i voti contrari di Ciro Ferrandino, Carmine Bernardo e Salvatore Mazzella e Gianluca Trani. I lavori del consiglio comunale passano alla discussione del terzo punto, cioè l’encomio al Luogotenente dei Carabinieri Tamburrino che passa, come era preventivabile, all’unanimità.

Secondo l’ordine del giorno è il momento di parlare dei lavori pubblici. Il punto è stato rinviato dopo una lungo discorso di Enzo Ferrandino pescato nel manuale dell’ostruzionismo in consiglio comunale.

Stessa sorte per il punto all’ordine del giorno di Ischia Risorsa Mare. Per i due punti “caldi”, uno voluto da Gigi Mollo e l’altro da Carmine Bernardo, la maggioranza butta la “palla nella tribuna” e rimanda al prossimo consiglio comunale. Vi risparmiamo le motivazioni e le varie interlocuzioni perché sarebbe parlare del nulla cosmico.

Si approvano i debiti fuori bilancio e poi, dulcis in fundo, Luca Spignese riesce a far approvare il regolamento per il Museo di Aenaria. Un’approvazione che non fa felice il consigliere. Tutte le cariche che saranno nominate nel nascente Museo saranno “senza ulteriori oneri per l’ente”. Non c’è “zuppa sulle crastole”. Sicuramente qualcuno ci sarà rimasto male.

 

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